Ciao!
Non importa affatto che Natale sia già passato, questa storia è bellissima e perfettamente godibile anche dopo il 25! ^_^
Qui Chiara è da pochi mesi in America e si sente terribilmente da sola. Non sai quanto sono dispiaciuta per lei; strappata dalla sua famiglia, per la seconda volta in poco tempo, a causa di “qualcuno” o “qualcosa” (sono terribilmente curiosa a tale riguardo) e costretta a vivere in un posto estraneo, senza amici o conoscenti (almeno ad Asgard aveva qualcuno con cui parlare), almeno in “Panacea Project” ha Talia ed Annibale, almeno.
Eppure non si è lasciata prendere dallo sconforto e ha tratto il massimo dalla situazione in cui si trovava.
La vedo che si esercita con le palline di carta e i cestini dei rifiuti, è proprio da lei! ^_^
Il fatto che poi si ingegni per cucinare qualcosa, per abbellire l’austero stanzone mensa denota la sua bontà e innocenza.
Caratteristiche che poi si evincono (mamma mia che parola pomposa! ^_^) anche dal bigliettino che Chiara scrive a Fury…
Il regalo di Fury poi non è stato sprecato da Chiara, infatti in “Panacea Project” ha uno scambio di battute con una vicina proprio in spagnolo. ^_^
Insomma il primo Natale di Chiara lontano dai suoi cari in qualche modo è passato, grazie anche alla telefonata a casa, la malinconia è divenuta sopportabile e la nostalgia più gestibile.
Anche Natasha poi ha fatto la sua parte, regalandole tutto l’occorrente per disegnare e per “scuotere la polvere dall’anima” e sappi che voglio sapere come mai Natasha le ha fatto quel regalo; come sapeva della passione di Chiara per il disegno? Oppure la passione è nata proprio in seguito a questo dono?
Credo di averti detto tutto, comunque la prossima volta fammi un fischio quando pubblicherai un’altra one-shot, perché altrimenti temo di perderla!
La citazione è bellissima, i miei complimenti!
Un bacione!
Ciao!
Ragdoll_Cat
P.S. Secondo me la password era “FURYROCKS!” un po’ come quella di Rhodey… ^_^
P.P.S. Tutto maiuscolo ovviamente. |