Premio IC nel contest: Mr. Holmes, I suppose
Cara, eccomi.
Questa storia è davvero incredibile, giuro di non aver mai avuto la gioia di trovare niente del genere nel mondo delle fanfiction, ho anche dovuto leggere due volte... per non rischiare di non capire qualche passaggio!
Tutto si svolge lungo un arco temporale così ampio e attraversa strati di coscienza ed evoluzione di pensieri tali da aver bisogno di una lunga rilfessione.
Il primo sogno è il più chiaro, diretto: infatti si parte da John che scopre di avere una innegabile attrazione per Sherlock. Il mare rappresenta proprio l'inconscio, per cui non poteva essere più giusto. "Non sono gay". E già...^-^
Quello di Sherlock che segue è abbastanza in linea come contenuti, però si avverte la differenza della sottigliezza e contorsione mentale dell'investigatore, che ha bisogno, persino per sognare, di sdoppiarsi tra corpo e mente. Questo è in assoluto il mio preferito.
Il terzo è tristissimo, e torna verso la rielaborazione della realtà. In effetti non ci sono speranze o desideri ma i ricordi a fare da ossessioni per John, che pensa di aver perso tutto.
Il quarto mi ha spezzato il cuore, e lasciata con un dubbio: forse è quello che non ho capito bene. Sherlock è dai torturatori e sogna John, o si è liberato e sogna il periodo della prigionia? Sono troppo curiosa e devo approfittare per chiederlo!
Il quinto regala un balzo tra due emozioni differenti.
La prima parte è anche un po' divertente, sapevo che dietro il velo c'era Sherlock, e volendo è una scena buffa. Volendo. Quando però John svegliandosi ha addirittura il vomito, perché qualcosa vuole fuoriuscire ma non può, si è trasformata in qualcosa di terribilmente doloroso.
Mary mi è odiosa, ma certo avere il proprio marito che sogna un uomo nel tuo letto è orribile... mi hai lasciata con un grande dilemma morale.
E' per questo che alcune fiction vanno ben oltre questa definizione che le vorrebbe "storielle". Siamo proprio su un altro livello, qui.
Il sesto ci fa incontrare il peggior "incubo vivente" di Sherlock, cioè Moriarty, che ha ufficialmente questo ruolo, anche nel canone. C'è lui in fondo al Mind Palace, come il nucleo scuro di quello che porta disturbo alla mente. Indovinatissimo.
Nel settimo John unisce tutte le perdite: Sherlock che si butta, la paura della fine della sua famiglia. Perché solo da sveglio sa che è Mary ad essere morta; simbolicamente solo la fine della sua bambina conterebbe. Ancora una volta, sei stata sottilissima.
Nell'ottavo il povero Sherlock deve smaltire psicologicamente quello che sarebbe il rifiuto peggiore possibile, dato con lucidità e quasi crudeltà da John, dopo una dichiarazione aperta. Ma sarà vero?
p.s.= domani vado a veder It. Non ho paura di nulla nell'horror, di nulla... tranne i pagliacci!
Il nono è la vera svolta. John ha ricreato una guerra intorno a sè, e lo è davvero. Ha l'aspetto di quella autentica che ha combattuto, perché è più semplice ricoonscerla così, credo, ma si parla dello stato in cui ha ridotto la sua vita.
E la dolcezza di Sherlock che è li, lo culla, a scolta la confessione del dramma che è la sua esistenza è infinita. Mi hai fatto venire le lacrime agli occhi. Il mattino dopo c'è un bacio che vale come mille gesti forti. Una meraviglia.
E il finale? quel bacio doloroso, come una prova definitiva?
la sua stessa natura vorrebbe che finisse male per tutti i due: morte e avvelenamento. Ma non è così. c'è accettazione e tutto il mondo gira sul suo asse. Il prato è stato arato, seminato, annaffiato, protetto, amato.
E ora è perfetto. Non so dirti come sono stata contenta e onorata di averti nel contest, cara
ti aspetto ancora!
baci dorati
Setsy |