L'ho dovuta leggere due volte, e non è stato facile per me. Ho trovato così tanta malinconica dolcezza, un'analisi così profonda - incredibile, per l'essere stata fatta in così poco spazio - della nostra natura di uomini, che mi è rimasto il magone. Non volevo recensire, perché le cose davvero belle hanno bisogno di silenzio, come il "dialogo muto" che descrivi tra John e Sherlock nel loro sapersi lì, per poter sedimentare. Ma non volevo che il tuo tornare a scrivere dopo anni sembrasse ignorato. È uno sforzo, grande, e lo conosco bene: dopo due romanzi pubblicati e anni di distacco, sono tornata anche io alla scrittura, pochi mesi fa. Tutto questo per dirti: se è questo che sai creare, dopo anni di inattività... Continua, perché hai un dono. È i doni sono merce rara, e vanno messi a frutto. Un abbraccio