Ed eccomi qui, ovviamente, pronto a recensire; ultimamente siamo fertili di belle parole, soprattutto tu.
Non è recensire una shot di Doctor Who ora, è qualcosa di più.
Di più intimo e personale, qualcosa che non sfocia nel fantasioso o nel irreale, bensì qualcosa di vero, che è cicatrice, che è marchiato sulla nostra pelle.
È una pagina di diario? Forse.
È un flusso travolgente di emozioni, sentimenti, ricordi? Probabilmente sì.
È difficile se non impossibile capire il momento esatto dove sembra che i tuoi pensieri diventino qualcosa di più universale, dove il ricordo si muta profondamente in una vera e propria storia. Oserei dire che è possibile individuare una storia in una storia, o meglio ancora, una storia che parla di una storia. Ok, è intricato e non mi aspetto che tu abbia capito, ma è ciò che denoto. Devo sottolineare che noto anche un cambiamento nel tuo modo di scrivere. Più deciso, sporco (positivamente parlando), graffiante. Forse la descrizione più adatta è la seguente: una scrittura sanguinante. Trasporti le parole con un peso tutto loro, ogni virgola, ogni punto sembra essere sempre stato lì, testimoni dalla notte dei tempi. Ciò che hai scritto è fisso ora su carta, ma nella tua mente ancora di più e sei riuscita ad estrapolarlo in maniera perfetta.
È tra le cose migliori che ho letto di te, come fai ogni volta a migliorarti?
Divaga, divaga e fallo ancora.
Voglio le tue meravigliose digressioni, voglio perdermi dentro.
Voglio conoscere le pieghe profonde che si instaurano tra una parola e l'altra.
Continua così.
Sempre.
-Prior.