Recensioni per
Autolycus in Limbo
di barry_doyle

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/02/16, ore 21:31

- “Autolycus in Limbo” di Barry.Doyle.
Totale: 54.2/65.

1) Grammatica e ortografia: 8.2/10.

La grammatica va bene, ci sono solo alcune sviste.
“Non ce ne sono altri ad Hogwarts e le serre sono occupate dalle coltivazioni di Mandragola”: la “d” eufonica non va davanti ai nomi inglesi che iniziano con “h” (- 0.15).
Stessa cosa qui: “L'ingegno per il quale è famoso, ad Hogwarts, è ben meritato.” (- 0.15).
Stessa cosa qui: “Ora, mentre il sonno mi richiama a sé, la voce della donna che mi stringe mi ricorda che mia madre è via, con Godric e Salazar, per risolvere un'importante questione che ha portato scompiglio ad Hogsmeade” (- 0.15).
Stessa cosa qui: “E qui ad Hogwarts chi chiede aiuto lo troverà sempre” (- 0.15).
Stessa cosa qui: “Dato che qui aveva trovato l’aiuto che in vita gli era sempre stato negato, avrebbe offerto il suo ad Hogwarts ogni volta che i suoi abitanti lo avrebbe chiesto” (- 0.15).
Stessa cosa qui: “Era la donna più forte che conoscessi e io l’avevo fatta a pezzi. Non potevo tornare ad Hogwarts.” (- 0.15).
“Helena dove vai?”: ci vuole una virgola dopo il vocativo (- 0.10).
Stessa cosa qui: “Helena vai nel magazzino delle scorte e prendi le erbe che ho lasciato essiccare sul panno bianco” (- 0.10).
“Sua moglie era morta e tutto ciò che gli era rimasto era la sua figlia”: “sua figlia”, “la sua figlia” non è corretto (- 0.25).
“Come perdere sé stessi, pezzo dopo pezzo, istante dopo istante”: “se stessi” (- 0.25).
Ci sono anche un paio di errori di distrazione.
“soffermandosi a lungo sulla sfumatura ferrigna di una paio di occhi che guardano il mondo intorno come per eviscerarne i significati.”: “un paio” (- 0.10).
“un angolo della bocca di Elena si incurvava verso l’alto in maniera appena percettibile”: “Helena” (- 0.10).

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 8/10.
Per quanto riguarda lo stile, devo dire che non mi ha convinta del tutto.
Ho adorato l’organizzazione della storia, con l’alternarsi delle scene e di passato e presente, molto interessanti i flashback, tutti volti a spiegare al meglio la situazione e i personaggi che hai deciso di gestire.
Mi è piaciuto l’alternarsi dei punti di vista e in particolare quello di Helena, l’ho trovato gestito meglio e anche più appropriato al suo personaggio. Tom, invece, mi ha lasciato qualche dubbio: soprattutto all’inizio, quando è un bambino, ha un modo di pensare che è troppo adulto. Nell’insieme risulta poco naturale, ed è anche un po’ “insipido”.
Penso anche che, in generale, l’inizio sia troppo lento, la narrazione scorre pesante (il che non è un bene, visto che la storia è anche molto lunga!). Ho apprezzato di più il finale, più avvincente, più secco e decisamente più incisivo.

3) Titolo: 2/5.
Sinceramente il titolo non mi piace molto. Il riferimento ad Autolico è sicuramente adatto, ma non essendo ripreso nel testo nemmeno una volta trovo che si discosti troppo dalla storia. Più apprezzabile quando citi il “limbo”, perché è effettivamente in un limbo che la loro relazione si evolve.

4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 13/15.
Devo dire che ho apprezzato particolarmente come hai organizzato la storia e le scene che hai inserito, non le trovo per nulla dispersive e, anzi, ognuna di loro serve a spiegare perché i personaggi sono quello che sono.
Helena è semplicemente perfetta, secondo il mio parere. Spocchiosa, altera, rigida, diffidente, fredda ma non del tutto. Piena di rimorsi, di catene – non meno del Barone. Hai sviluppato il suo carattere in maniera lenta e del tutto verosimile, scoprendone piano piano sempre più sfaccettature, senza mai rendere forzato il suo rapportarsi con Tom.
Mi sono piaciuti molto anche gli scorci sulla sua infanzia e ho trovato davvero commovente il finale, col racconto del suo ultimo incontro con la madre, che sapeva eppure ha taciuto tutto. Inoltre, la scena in cui fende il velo che la separa dai vivi per baciare Tom mi ha elettrizzato, hai reso la scena in maniera eccellente!
Anche Tom mi è piaciuto molto: sarcastico, pungente, così bravo a controllarsi eppure, nei momenti cruciali, così poco bravo nello stesso. Paziente, un seduttore nato. Eppure i lati di lui che ho preferito maggiormente sono stati quelli più sinceri, quelli che non mi sarei aspettata, e che tu hai integrato con naturalezza nella sua indole.
Il motivo per cui, però, non ti ho dato il punteggio massimo è proprio Tom. In particolare il Tom bambino, ho provato una sensazione di straniamento leggendo di lui: non è naturale, ha un pensiero troppo razionale, che trovo in fondo non sia nemmeno troppo canon (sia per Tom che poi per Voldemort). D’accordo che la narrazione può essere vista come lui che racconta da adulto e rivive il momento, ma ti assicuro che è davvero strano leggere qualcosa di così adulto e quasi “schematico” sapendo che a “parlare” è un bambino.

5) Attinenza ai contenuti del pacchetto: 10/10.
Per quanto riguarda il pacchetto devo complimentarmi perché l’hai usato veramente bene, ci hai accontentate in tutto!
Per quanto riguarda l’ambientazione, cioè la Stanza delle Necessità nelle vesti della Hogwarts dei tempi di Helena: 3/3.
Mi è piaciuto molto come hai descritto l’aspetto che prenda la stanza, il meccanismo che ci hai messo dietro, la descrizione minuziosa degli ambienti e di ciò che emotivamente significano per Helena. Inoltre, le parti più importanti della storia sono ambientate lì, per cui non posso lamentarmi.
Per quanto riguarda la situazione, ovvero che Tom si avvicini a Helena per estorcerle informazioni sul Diadema: 3/3.
Sicuramente Tom si avvicina a lei con quell’intenzione e, coerente con se stesso e il desiderio di rubarlo che ha provato fin dall’inizio, alla fine la tradisce.
Tuttavia, come hai scritto tu, “è finito col metterci del suo” e ho apprezzato molto che tu abbia descritto in maniera così dettagliata e particolareggiata il legame che, giorno dopo giorno, costruisce con lei, il suo esporsi, nonostante tutto.
Per quanto riguarda l’obbligo di Helena, ovvero che Helena, inizialmente diffidente verso Tom, inizi a esserne attratta per le domande insistenti che lui le rivolge: 2/2.
Hai spiegato davvero bene questo aspetto della vicenda: la ritrosia di Helena, il suo disprezzo quasi, la sua freddezza; le lusinghe di Tom, insinuante come un serpente; la sua ossessione per la morte che lentamente contamina anche lei; il lento, ma inesorabile, cedimento; la vittoria di Tom che in fondo è soltanto l’ennesima sconfitta.
Per quanto riguarda l’obbligo di Tom, ovvero la sua ossessione riguardo a come sia morire: 2/2.
Mi è piaciuto particolarmente che Tom usi la sua stessa curiosità come strumento per ottenere ciò che vuole: si sa che una bugia per essere convincente deve contenere almeno un briciolo di verità!
La cosa veramente interessante, comunque, è che Tom è davvero ossessionato dall’idea di comprendere a pieno cosa sia la morte, ma il tocco da maestro è che, proprio questo, proprio l’aver compreso, l’averlo vissuto fino in fondo, fanno di lui ciò che sono, lo spingono nella direzione che lo porterà a diventare Lord Voldemort – o almeno è così che io ho interpretato la vicenda, dimmi se la mia ipotesi è corretta.

6) Originalità della trama e dei contenuti: 5/5.
Devo dire che, pur rispettando il canon alla perfezione, sei stata molto molto originale! La storia è curata nei minimi dettagli ed è in tutto e per tutto molto particolare.
Hai inventato una storia credibile fin nei minimi particolari e hai caratterizzato al meglio due personaggi che non sono facili da manovrare. Davvero brava, complimenti!

7) Gradimento personale: 8/10.
La tua storia mi è piaciuta molto.
L’ho trovata piacevole, soprattutto nel finale che, ti dirò, mi ha anche commosso un po’. In particolar modo ho apprezzato il tuo mettere Tom davanti a una scelta, a un bivio, l’ha reso molto più umano ed è una cosa che purtroppo non si vede spesso nelle storie con lui come protagonista (anche se, appunto, una punta di umanità non guasta: dovrà pure averne avuto un briciolo!).
Non ti ho dato il punteggio pieno per Tom, che non mi ha convinto del tutto, e per lo stile iniziale, che ho trovato troppo lento e pesante (il che, come ti ripeto, è un brutto difetto per una storia di questa lunghezza: scoraggiante, direi).

Nuovo recensore
15/01/16, ore 16:50

Nonostante io non sia un'appassionata lettrice di HP posso dire di aver letto una storia interessante,come l'originale del resto, e di aver letto di un personaggio-Tom Riddle-interessante e approfondito al medesimo modo.
Sei riuscita a rendere palpabile la materia di Helena.
E' come se io fossi riuscita,leggendo,ad aver ben chiara in mente la sostanza di cui è fatta e così il suo aspetto. 
E la stessa cosa vale per la morte la cui descrizione, ti giuro, mi ha messo un'angoscia...
E' Helena ,e la sua maledizione,divenuta reale e coerente.
La  morte che Tom cerca di comprendere è diventata una realtà affascinante  
(che no..non mi porterà al suicidio...XD)
E' davvero una bella storia.
Complimenti :)