Adoro Melkor! Si può dire che è uno dei personaggi più intriganti mai creati da Tolkien. Indubbiamente, il male ha il suo fascino e Melkor non è di certo privo. L'ho sempre trovato un personaggio incompreso, quasi desideroso di redimersi, ma creato da Eru proprio per essere crudele, come se la strada da lui tracciata fosse già decisa e senza possibilità effettiva di scegliere.
Sei stata molto coraggiosa a scrivere di lui, perchè è un po' come scrivere un nuovo "paradise lost" versione Arda. Melkor è l'incarnazione del Male per antonomasia, che da lui si è generato. E' un tema molto complesso da trattare, ma tu lo hai fatto benissimo. Mi piace anche come hai tratteggiato l'accenno di follia che si insinua nella sua mente.
In definitiva, è un'ottima fic, davvero!
Fjorleif

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Ciao Sylvie,
che bello poter leggere altri tuoi lavori, ammetto di non aver mai letto il Silmarillion anche se mi riprometto di iniziare a farlo presto, ma qualcosina ho letto qua e là, ma nonostante questo ho letto con piacere questa tua flashfic, mi è piaciuta molto la descrizione che hai fatto di Melkor e spero di leggerne altre. 
Scusa della recensione vergognosa e scialba ma non sono molto ferrata su questa opera di Tolkien :( e me ne vergogno visto che è considerato un capolavoro, devo impegnarmi a leggerlo per forza ;) 
Un bacione a presto <3

Marika 

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Ciao!
Ho letto alcuni tuoi lavori su Lo Hobbit (fandom che ha attrirato anche me alla scrittura oimè) e sono contenta che tu abbia "osato" scrivere anche sul Silmarillion.
Pur non avendo mai letto il Silmarillion mi sono informata su un bel pò di personaggi antecedenti la trilogia vera e propria e devo dire che questa descrizione di Melkor rassomiglia molto all'immagine che avevo di lui.
Come ben sai essendo una sorta di creatura "angelica" caduta, Morgoth è largamente ispirato a Satana e in particolare questa parte della tua descrizione me lo ricorda
Guarda con i suoi occhi rossi la grata posta sopra la sua testa, unica fonte di fredda e chiara luce.
Luce che gli illumina il volto rovinato dalle cicatrici e dalle brutture del suo animo.
Le labbra piegate in un macabro sorriso, gli occhi fieri rivolti verso l’alto nel guardare quella goccia, già pronta a scendere.
Mi ricorda in un certo senso anche Caronte, il traghettatore delle anime, che appunto era il Caron dimonio, dagli occhi di bragia.
Faccio questo collegamento per dirti come in poche righe tu sia riuscita a colpirmi con la tua descrizione veramente particolareggiata e ben riuscita di questo personaggio.
Non posso che farti i miei complimenti per il tuo modo di scrivere, che adoro a dir poco.
Spero di non averti fatto venir sonno con la mia recensione.
A presto
Sara

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