Seconda Recensione Premio per il contest "Ignotus - Indovina chi?"
Appena ho iniziato a leggere questa storia ho avuto un colpo al cuore: Bellatrix che gioca con la cenere? Polvere che sporca la sua nobiltà e che si trova nei posti più miseri o attaccata ai corpi dei più deboli? Ho pensato, quindi, che avessi giocato molto di fantasia descrivendo una Bellatrix bambina assurdamente diversa da quella adulta.
Poi ho proseguito la lettura, e più andavo avanti, più restavo con gli occhi attaccati alla pagina, e più il tuo disegno prendeva profondità e connotati sempre più macabri e azzeccatissimi per questo personaggio.
La cenere, che tu chiami nel titolo con il suo nome inglese, non è simbolo di povertà e miseria(quindi di compassione e modestia) ma è distruzione, disintegrazione della vita, simbolo di morte e di fine. Bellatrix è ammaliata dal suo aspetto più oscuro e nefasto. Insieme a questo poi si va a sommare il suo comportamento ossessivamente fedele e prostrante nei confronti del "sangue". Anche questo, all'inizio, sembrava scontrarsi con la donna irriverente, folle, diabolica e spietata descritta dalla Rowling; ma anche qua mi hai fatto ricredere, dando una sfaccettatura più profonda e complessa di quella che la stessa autrice, credo, abbia architettato. Io credo che Bellatrix sia stata vittima involontaria della sua educazione e di quel pizzico di follia che abbiamo imparato ad associare ai Black. Crescendo con l'idea del Purosangue - un'idea molto spiccata in lei, che sempre l'ha affascinata e a cui si è votata totalmente - ella ha sviluppato in sé l'idea malsana che tutto il resto sia spazzatura, cosa che va a braccetto con il suo amore per la tortura e "l'incenerimento", ovvero la distruzione totale di colui che è diverso da tale condizione. Ella è una donna che si vota totalmente alla sua causa. E' quasi priva di amore - verso suo marito, verso un futuro coniugale o familiare di qualsiasi tipo - è la razza ciò che conta. Prendi ad esempio il suo rapporto con Narcissa: per lei è sua sorella, non perché hanno la stessa famiglia, ma perché anche lei è purosangue; il suo legame consiste nel volere che la sorella abbia fede e che si voti completamente a questa causa, cosa che non le passa per la mente con Andromeda, la quale è una traditrice e basta. Sembra quasi una consacrata asessuata, che si dà a tale scopo e che lo serve con esaltazione e smodata fedeltà. Lo ha fatto da bambina verso gli insegnamenti che le sono stati inculcati, e lo ha fatto da adulta votando il suo corpo e la sua mente e le sue azioni verso il suo Signore. Sembra quasi che ella abbia scelto di mettersi le manette ai polsi e di farsi guidare, schiava del suo fanatismo.
Voldemort è la personificazione di tale credenza, un Dio in terra per Bellatrix. Ancora una volta è l'ammirazione di qualcuno che muove i suoi passi. Passi che si incamminano verso una mente contorta, instabile, che prova piacere nel dolore altrui.
La descrizione della tortura ai danni dei Paciock è stata ben gestita e completa: hai mostrato la complessità di una persona che da un lato è rabbiosa e disperata alla ricerca del suo padrone, e dall'altra una donna che si strugge per procurare dolore, che prova piacere e si esalta nel distruggere tutto in cenere, a partire dal legame tra i due coniugi. La sua fede non le fa temere un fallimento, ma crede in modo incrollabile che il suo momento tornerà e che lei verrà ricompensata con tutti gli onori. Fanatica, per l'appunto!
Ed è bellissimo e ricco di suggestione l'intero pezzo finale, dove questa follia dinamica si trasforma in follia d'attesa. Hai descritto perfettamente i gesti e i pensieri di una donna in catene ma che non si piega, ligia nel protendere la sua mente verso il Suo Dio e ad attendere il suo ritorno. Hai conferito al suo amore platonico quasi un'adorazione religiosa. Ella è subdola e la sua mente accarezza con viscidità il momento in cui egli distruggerà in cenere e lei butterà sale, ridendo del dolore e della morte.
Davvero, io non so cos'altro aggiungere. Sei stata magnifica in questa creazione, hai rispettato non solo l'IC, ma gli hai dato carattere e una complessa dinamica che ha reso questo personaggio reale, quasi insopportabile da leggere. Magnifico nella sua abominazione. Complimenti, davvero!
A presto! (Recensione modificata il 06/05/2017 - 03:07 pm) |