2° Classificata: “Sogno di Primavera” di Perseo e Andromeda
Grammatica e stile
9,5/10
Complimenti, scrivi davvero benissimo, è stato un piacere leggere la tua storia. I periodi sono ricchi e armoniosi, l'uso della punteggiatura abbondante (ma lo preferisco così), inoltre amo questi periodi ipotattici e tu sicuramente li sai gestire benissimo, conferiscono un ritmo sospeso e sognante alla narrazione e sicuramente sono perfettamente adatti al contenuto e al carattere della tua storia.
Ti segnalo soltanto alcune inezie:
“Inglese, veramente”: aggiungerei una virgola.
“Onnagata, futon”: sono termini stranieri, andrebbero in corsivo.
Le incidentali dovrebbero essere racchiuse tra due trattini lunghi, con lo spazio, es:una strada, un tempio che spuntava inatteso tra le abitazioni, gli edifici stessi, i parchi e gli alberi. Ho davvero adorato lo stile! E' ricco di immagini poetiche, tra la descrizione del parco e dei mandorli in fiore, del kimono bianco di Aki che contrasta con le camelie rosse, mi sono davvero innamorata e alcuni passaggi sono bellissimi, tanto che ho avuto piacere a rileggerli più volte. Inoltre, trovo che il tuo stile sia molto equilibrato.
Originalità e coerenza della trama:
8,5/10
L'idea di base è molto semplice, l'innamoramento di un uomo travestito da donna (tra l'altro, questo cliché, in senso buono, l'ho trovato spesso sfruttato anche nel teatro elisabettiano). Insomma, l'innamoramento di Louis è al centro della trama e la figura di Aki va e viene come in un sogno, ma la semplicità della storia ne costituisce anche il punto di forza. E' molto interessante vedere come hai elaborato delle variazioni sul tema a partire dalla scena del parco, declinandola in diverse sfumature, man mano che la primavera fiorisce e la passione di Louis continua ad aumentare.
Proprio in virtù di questo leitmotiv, gli incontri di Aki e Louis, la coesione e l'unità della storia sono sicuramente molto forti. Il monologo interiore di Aki fornisce una necessaria introspezione del personaggio, inoltre la sequenza in cui Louis fa la sua scoperta, nell'epilogo, risulta molto convincente; il salto temporale non spezza comunque l'armonia del racconto, anzi gli conferisce più varietà e spessore. Ho trovato inoltre delle somiglianze (ma forse è solo per via dei nomi e dell'ambientazione nipponica) con un'altra storia in cui il protagonista era un onnagata, “Mono no aware”; qui, la trama è molto diversa e per forza di cose più essenziale, comunque la storia mi è piaciuta quasi altrettanto.
Uso della città scelta:
10/10
In questo parametro rientra anche il trattamento del parco, le cui descrizioni mi hanno incantata. Un'altra cosa che ho amato particolarmente è come esso non faccia semplicemente da sfondo, ma sia un terzo protagonista della storia, fornendo la cornice perfetta per il sogno d'amore di Louis e Aki, e lo scenario d'elezione per questa creatura misteriosa, che sembra inizialmente soprannaturale. Poi, devi sapere che io non sono mai stata a Tokyo, ma comunque attraverso gli anime e fondamentalmente ricerche su internet mi sono appassionata alla città e alla sua struttura, quindi mi ha fatto un immenso piacere ritrovare il popolare quartiere di Shinjuku, così pieno di vita e molto giovane e alla moda, a cui fa da sfondo la seriosa stazione di polizia; quei pupazzi all'entrata li avevo visti per la prima volta in Psycho-Pass e li avevo trovati davvero inquietanti! Poi, bellissima la descrizione dei ciclisti che fanno acrobazie sotto la pioggia, insomma, in generale, mi è piaciuto tutto.
Caratterizzazione dei personaggi
9/10
Il personaggio di Aki emerge inizialmente soltanto attraverso gli occhi di Louis, per il quale è una visione che solo successivamente acquisisce dei tratti umani, con una notà di ambiguità. Ho trovato necessario e interessante il suo monologo, in cui non si sente né uomo né donna e non ha intenzione di ingannare Louis; l'ho trovato molto teatrale e 'amletico' nel suo sdoppiamento. Avrei voluto che Aki avesse avuto un po' più spazio, inoltre mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa di più riguardo il passato di Louis, e cosa lo ha portato a studiare lingue a Tokyo; il finale crea un bellissimo effetto di suspance, tuttavia mi è sembrato un po' troppo frettoloso. Mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa di più sui pensieri e sui sentimenti di Louis: perché non ha cercato Aki, in quell'anno, e possibile che accetti con tanta naturalezza, decidendo di recarsi subito a teatro, il fatto che la persona di cui si è innamorato sia un uomo? A parte questi dubbi, come ho detto ho adorato lo stile, perciò forse scrivere il tutto in modo diverso avrebbe nuociuto alla storia.
Gradimento personale:
9/10
Come avrai senza dubbio capito dai commenti sugli altri parametri, la storia mi è piaciuta molto. Credo che sia meritevole di una rilettura, mi ha immersa nell'atmosfera nipponica e mi ha lasciata con quel velo di tristezza misto a speranza, quando il protagonista decide di recarsi a teatro. Mi piacerebbe sapere come continua, se mai scriverai un seguito sulla loro riunione avvertimi, lo leggerò con piacere. Inoltre, trovo che il titolo sia perfetto e l'impaginazione è stata una delle poche davvero gradevoli e riposanti da leggere.
Totale: 47/50 |