Recensioni per
Il fiore che sboccia nelle avversità
di Jetag

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
21/03/16, ore 20:09

Delicata e fragrante shot, proprio come i timidi e floridi petali di quel leggero "fiore delle avversità", sbocciato tra le spoglie di un terreno foderato di tanta, tanta, davvero tanta speranza e vita. Peccato che proprio quella vita sia stata sfilata in modo totalmente insensato ed insensibile dalle braccia di Lexa. [However, "lalala, I love Clarke, lalalala, and peace, and candles, lalalalala"]. :*

Recensore Junior
15/03/16, ore 19:47

Prima classificata a pari merito al The Path of Your Pack

Correttezza sintattico-grammaticale: 19,5/20

La storia sarebbe quasi perfetta e immacolata se non avessi ripetuto un errore più volte. Ho notato che a volte hai usato spesso il trapassato prossimo in modo errato, come nelle frasi Evidentemente, Lexa sta cercando di rispettare la parola data. Clarke le aveva chiesto infatti di lasciarle tempo per riconciliarsi all’idea di lei o Evidentemente, la ragazza non aveva preso molto bene la sua fuga da Camp Jaha, né tantomeno il suo ritorno con Lexa. Il trapassato prossimo si usa per indicare un’azione che avviene prima di un’altra azione passata, in queste frasi, invece, ti stai riferendo ad un’azione antecedente non ad un’azione passata ma ad un’azione presente.
 

Stile e lessico: 20/20 + premio “Lo Stile non è acqua”
Il tuo stile mi ha incantata dalla prima all’ultima riga. Le frasi non sono troppo lunghe e rendono la lettura molto piacevole e fluida, senza alcun interruzione, e sono intervallate da frasi brevi che rendono il racconto a tratti frenetico e incisivo. Se c’è una parola adatta a descriverlo, a parer mio è “elegante”, perché è così che l’ho trovato, elegante e adatto sia al personaggio di Clarke che Lexa, anche quando si parla di battaglia e di combattimenti. Anche il lessico l’ho trovato molto adatto al contesto, preciso, scelto con cura e nei minimi dettagli. Ci sono state molte frasi che mi hanno colpita per il modo in cui sono state scritte e per l’accostamento di parole che hai creato (e qui ti chiedo anticipatamente scusa per tutte le parti che sto per citare, ma mi sembra doveroso farlo per quanto mi siano piaciute): manciata di respiri / le parole le caddero dalla bocca / vaglia le opzioni e cerca la falla nell’accordo / groviglio intricato di vicoli / atmosfera colorata di un delicato verde mare / la voce di Lexa irrompe la quiete come uno sparo / il risentimento scivola tra le correnti del fiume / volubile lucidità / Lexa le scava l’anima, passando attraverso gli occhi e inondandola di verde. / disseppellendo sentimenti / le loro emozioni si sbriciolano e si mescolano ed infine gli ossimori precariamente al sicuro e delicata irruenza.
Credo che questi accostamenti siano straordinari, l’uso che hai fatto dei verbi e degli aggettivi mi ha davvero meravigliata.
Un’altra cosa che mi è piaciuta molto è stata la decisione di iniziare ogni parte della storia con quella che definirei una sinossi di quello che sta per essere raccontato. Non ho trovato assolutamente un elemento di disturbo il passaggio tra la narrazione al passato e quella al presente, anzi, credo sia stata un’idea che sei riuscita a sviluppare davvero molto bene ed ad integrare in maniera molto piacevole.
 

Caratterizzazione dei personaggi: 20/20
Clarke ma soprattutto Lexa sono personaggi molto particolari eppure sei riuscita a coglierne tutte le loro sfaccettature, tutte le loro incertezze, il loro modo di essere e le loro credenze. Anche gli altri personaggi, quando citati, sono stati resi alla perfezione, con azioni e battute degne di loro. Non ho trovato nessun elemento di estraneità in nessun caso, per questo ti faccio i miei complimenti.
Iniziando da Lexa, ho trovato perfetta la scena iniziale, quella in cui hai descritto a modo tuo il momento del patto con Emerson. Nel telefilm ci è stata presentata solo la scelta, ma non abbiamo visto la scena nei dettagli. Tu ci hai fatto questo dono, descrivendo il modo in cui Lexa prima si dimostra diffidante nei confronti di Emerson, poi divisa a metà tra quello che le dice la testa e quello che le sussurra il suo cuore e decidendo di ascoltare la prima, perché il bene del suo popolo viene sopra ogni cosa. Andando avanti, ho ritrovato la pazienza con cui Lexa si approccia a Clarke, concedendole il tempo che le serve, ed anche il modo in cui ha il controllo della situazione (anticipando le mosse di Clarke) ma anche la fragilità che dimostra quando si tratta di Clarke, che la sconvolge e le fa mettere sempre in discussione il suo modo di essere.
Per quanto riguarda Clarke, la prima cosa che mi è saltata subito all’occhio è la frase Alcuni dei Terresti la osservano, come se fosse appena caduta dal cielo, perché è una specie di paradosso: lei è effettivamente caduta dal cielo, ma in realtà la Gente del Cielo è più “civilizzata”, in un certo senso, dei Terrestri, mentre qui la frase si riferisce al fatto che Clarke è un disastro, sembra un’incivile dopo aver vissuto per tanto tempo in mezzo al bosco. Un’altra cosa che ho apprezzato, riguardo Clarke, di questa parte del racconto è stato quando decide di entrare a palazzo a dispetto della presenza di Lexa e dei suoi fantasmi: è una frase che riesce a sintetizzare tutti i motivi della scelta di Clarke di andare via da Camp Jaha e isolarsi dal mondo, perché come i suoi amici le ricordano ciò che ha fatto, anche Lexa le ricorda i suoi fantasmi, ma ora non ha più davvero una scelta, non può più continuare a fuggire. Nel corso del resto della storia, ho ritrovato tante altre caratteristiche di Clarke: il sarcasmo (non so nemmeno se definirlo così), il suo essere divisa tra l’insicurezza e la fermezza con cui deve ricoprire il suo ruolo, per non mostrarsi debole al nemico e di fronte alla sua gente. Mi è piaciuto anche lo sviluppo che hanno avuto come personaggi, ma di questo preferisco parlarne nella voce che tratta della trama o rischio di ripetermi continuamente.
 
 
Attinenza ai prompt: 10/10
Innanzi tutto, ho indetto anche un contest sul prompt “sei cose impossibili” perché mi intriga tantissimo come prompt ed ero davvero felice che qualcuno l’avesse scelto. Sono ancora più felice dopo aver letto la tua storia, perché non solo l’hai inserito, ma l’hai inserito in modo davvero fantastico. Ho apprezzato la scelta di inserire la “cosa impossibile” che stai per delineare come titoletto di ciascuna parte della storia. Ognuna delle sei cose impossibili è stata sviluppata adeguatamente, facendo capire il motivo per cui è considerata impossibile e poi il modo in cui è resa possibile, a parte l’ultima: il “non amarsi”, almeno per quanto riguarda questa fanfic, alla fine resta una cosa impossibile, perché dopo tutto quello che Lexa e Clarke hanno affrontato hanno imparato ad amarsi e il contrario risulta loro impossibile. Alcune di queste cose impossibili, poi, le ho anche ritrovate nel corso della storia, ed anche questo mi è piaciuto, perché dimostra come non siano isolate, ma una intrecciata all’altra: Clarke non riesce a fidarsi di Lexa prima di perdonare se stessa, e non riesce ad amarla prima di essere sicura di fidarsi di lei.
Per quanto riguarda il prompt “Niente è facile come sembra”, viene inserito nella storia per la prima volta nel dialogo tra Clarke e Octavia, ma l’ho ritrovato in tutta la storia, associato ad ogni “cosa impossibile” che descrivi: decidere di lasciare Clarke non è facile per Lexa perché vuol dire tradire la persona che ama; rincontrarsi non è facile né per lei né per Clarke perché è doloroso; perdonarsi non è facile per Clarke, finché Lexa, come Bellamy, non le offre il suo perdono (ed è paradossale, dato che dovrebbe essere Lexa quella che dovrebbe essere perdonata, invece no, è lei ad offrire il suo perdono a Clarke); fidarsi di Lexa non è facile per Clarke, perché Lexa l’ha tradita troppe volte; amarsi non è facile, perché Clarke ha bisogno di tempo per riflettere, per rimettere insieme i pezzi della loro relazione; infine non amarsi è ancora più difficile, quanto impossibile, perché alla fine Lexa e Clarke hanno finalmente trovato il modo di stare insieme senza danneggiarsi a vicenda.
Il prompt “come un fiore che sboccia” fa parte del titolo ed è esplicitamente presente sia all’inizio che alla fine della storia, ma implicitamente anche questo prompt è intrinseco in tutto lo sviluppo del personaggio di Clarke. All’inizio Lexa guarda un fiore non ancora sbocciato che le fa ricordare Clarke nel suo essere impassibile alle avversità e tuttavia all’apparenza fragile, come se bastasse un soffio di vento per portarla lontano da sé o un passo per farla precipitare nel dirupo. e si chiede Se ci sarà un tempo in cui quel fiore sarà pronto per sbocciare. Il resto della storia racconta i vari step che quel fiore - che Clarke, così come i sentimenti che la legano a Lexa - deve superare prima di essere pronto per sbocciare. Alla fine finalmente questo diventa possibile e ho adorato la descrizione che ne hai fatto (talmente tanto che dovrei citartela tutta, perciò per non allungare troppo il brodo, inserisci qui quella citazione e sappi che ho amato dalla prima all’ultima delle parole che hai scelto), così come la decisione di inserire la citazione di Mulan alla fine di tutto. 
 

Sviluppo della trama/introspezione: 10/10
La trama e l’introspezione dei personaggi seguono uno sviluppo molto lineare, ma non per questo meno interessante di uno sviluppo più intricato. Lexa e Clarke, per giungere alla fine, devono infatti superare tante situazioni che richiedono scelte difficili, che richiedono di mettere in gioco se stesse e ciò che fanno. La rottura del loro rapporto avviene all’inizio, quando Lexa decide di tradire Clarke, non dando ascolto al proprio cuore ma alla propria testa, che la incita a pensare al suo popolo invece che alla sua felicità. Mi ha colpito in particolare lo sviluppo che c’è stato in Lexa da questo punto di vista, perché alla fine lei ammette a Clarke che testa e cuore non sono così divisi come ha sempre creduto, che ascoltare la propria testa senza dar ascolto al cuore è impossibile.
Quella che ha avuto un maggiore sviluppo è, però, Clarke: la ritroviamo a Polis, dopo aver vagato per mesi in mezzo ai boschi per isolarsi dal mondo come punizione per ciò che è stata costretta a fare. A Polis ritrova la civiltà, si ricorda cosa si aspettava dalla Terra e lo trova finalmente. Nel suo periodo di permanenza a Polis, Clarke va incontro ad un lento sviluppo: inizialmente non è pronta a rivedere Lexa, ma si prende il tempo che le serve e poi capisce ormai ha iniziando a perdonarla, come sta iniziando a perdonare anche se stessa. Dopo il perdono arriva la fiducia: Clarke all’inizio ribadisce come creda alle parole di Lexa solo per il bene del suo popolo, ma, passando di nuovo del tempo con lei, combattendo al suo fianco, quando Bellamy le chiede se si fidi davvero di lei, Clarke non può far a meno di rispondere sì. Solo ora che la fiducia tra loro due è nuovamente salda, solo ora che sua madre le mette il tarlo in testa (cara Abby <3 ), Clarke può permettersi di ritornare ad amare Lexa. E come si ricostruiscono i rapporti tra di loro, si ricostruiscono anche quelli tra la Gente del Cielo e i Terrestri, tra Octavia e Indra. Mi è piaciuto, alla fine, lo stratagemma che hai ideato per far vincere Lexa contro Nia e non farla morire (ed anche il parallelismo tra Costia e Clarke). Ho riletto la storia due volte, a distanza di tempo, e la seconda volta avevo comunque il timore che sarebbe finita male per Lexa, perché non ricordavo più come la faccenda si sarebbe risolta. Penso che il finale sia perfetto, perché la vita e la relazione tra Lexa e Clarke non sono state facili, per questo, dopo tutto quello che hanno passato, trovo giusto che si siano ritrovate, abbiano ristabilito il loro rapporto e si siano concesse finalmente di amarsi.
 
 
Originalità: 10/10
Ho letto solo un’altra fanfic su The 100, una Clexa che parlava sempre di come Clarke e Lexa si sarebbero potuto riunire dopo quanto successo nella scorsa stagione, ma la storia è completamente diversa da quella che hai scritto tu. Per questo, e per altri motivi, ho trovato la tua fanfic assolutamente originale, sia nel modo in cui è stata scritta, sia nel modo in cui ti sei approcciata ai personaggi rendendoli tuoi pur lasciandoli essere loro stessi. Ho trovato davvero originale anche il modo in cui Lexa e Clarke si sono approcciate tra di loro, perché non è stato veloce e repentino, ma lento, prendendo il giusto tempo che serviva ad entrambe per ricucire i loro rapporti.
 

Gradimento personale: 5/5
Desideravo ardentemente leggere una Clexa e ti ringrazio per avermi permesso di leggere questa meraviglia. L’ho amata, in ogni sua sfaccettatura, dal modo in cui è stata scritta, al modo in cui sei riuscita a rendere i personaggi, e ancora anche per la trama che hai sviluppato intorno ai prompt da te scelti.

Punti bonus: 5/5
Clexa*** –> 2 punti + 1 recensione premio
Prompt scelti: 3

Totale: 99,5/100

Nuovo recensore
12/02/16, ore 20:47

I miei complimenti: storia ben scritta ed intensa, con i sentimenti sono resi in modo egregio. Ben felice di aver letto questa storia in attesa del quarto episodio! :)

Nuovo recensore
28/01/16, ore 00:21

AMO QUESTA STORIA.
Intanto voglio complimentarmi per il tuo modo di scrivere, fluido e semplice. Mi piace l'idea degli spezzoni checraccontano vari momenti, il che è strano per me, visto che in genere non amo molto questo espediente. Mi hai fatto ricredere! E poi che dire di Lexa e Clarke? Sono fantastiche insieme, ma confesso di avere un'autentica crush su Lexa. Complimenti anche per come hai reso queti personaggi tutt'altroche semplici.
Grazie per questa bella lettura! Ciao :)
ImTheDarkOne

Nuovo recensore
25/01/16, ore 11:47

È spettacolare. Non dico altro. Tanti applausi, hai scritto una bellissima storia ed anche fluida da leggere. Spero di leggere altre tue fanfiction ☺