Ciao Killer_joe, ho trovato la tua recensione sulla mia Loverman (e in tanto ti ringrazio in modo ufficioso qui, poi lo farò in modo ufficiale nello spazio giusto) e sono andata immediatamente a curiosare nel tuo profilo e ho visto una lista di ZoSan! Tra le quali questa che mi ha incuriosito subito, e sono stata attratta proprio dal titolo che tu hai scritto essere penoso. Non è vero, non lo è!
Comunque, me la sono letta tutta senza pausa però voglio andare con calma e recensire capitolo per capitolo. Perché merita molto, fidati, te lo scrive una che dal suo profilo risulta avere scritto un numero quasi assente di recensioni, ma in realtà ho un passato con un nickname diverso, che però ho abbandonato, quasi dieci anni di latitanza su EFP, ero un recensore accanito. Dai, cominciamo :
ti faccio i complimenti per aver tenuto egregiamente le redini del raccontare in prima persona, è difficile da fare, e poi si rischia di dirottare il personaggio se non ci si cala bene nella parte. E tu hai reso questo Sanji perfetto nel contesto in cui, poverino, l’hai incastrato, tutto soffocato dal lavoro. Ottima la scelta dei personaggi come équipe di colleghi: Nami direttrice femme fatale a cui il biondo non toglie gli occhi di dosso (quale depravato che è) e che sa minacciarlo a dovere, Chopper e Usop come colleghi (ce li vedo a disperarsi insieme, è una cosa che pure nel manga capita spesso ), e poi Patty la tartaruga, come non citarla! Ho riso alle prime righe in cui l’hai inserita (Non dite niente, per favore, me ne rendo conto anche da solo, ah ah ah!).
Sono impazzita per i caratteri affini e opposti di Zoro e Sanji, cioè, si interessano dello stesso campo, l’informatica, ma uno ci sguazza allegro, l’altro ne soffre , il primo ci si arricchisce, il secondo appena appena porta a casa lo stipendio. Oh, hai traslato nell’AU un aspetto che non manca neanche nel fumetto, lo scrivevo proprio oggi rispondendo ad un’altra recensione, si somigliano pur essendo opposti. E quindi cosa c’è di più IC di questo?!
Mi ha divertita la location in cui hai alloggiato il marimo, il Bronx. Da vero disagiato, perché infatti Zoro ti dà l’aria di quello che si adatta a tutto, a cui basta avere un tetto sulla testa… furbo il dettaglio dei pesi.
Interessanti i rimandi alla loro passata relazione, come ad esempio il comodino, l’odiato cioccolato, Sanji che vuole fargli la spesa ( perché lui in un’altra vita è stato cuoco! E infatti non mi è sfuggito il dettaglio della torta al cacao che mi pare di aver capito che era stata preparata proprio da Sanji). E dal primo capitolo fai subito intendere quanto ci sia rimasto sotto. Lui è un sottone! Ce lo vedo a struggersi.
Sono stati comici entrambi, me la sono spassata a leggere le loro interazioni.
Zoro è il genio, Sanji quello bravo. Vogliamo esagerare e dire che anche nel manga Zoro è fortissimo e Sanji pure ma un filino di meno?! Per dire che: io l’OOC non lo sento, perché i personaggi sono coerenti con l’ambientazione, si tratta “solo” di saper effettuare un adattamento delle loro caratteristiche originali. E mica lo sanno fare tutti. Lo ripeto, a te sono venuti su magnificamente.
Oh, però ho rosicato quando non gli ha spedito il messaggio, eh!
Per quanto riguarda la lettura, posso confermarti che è stata fluida, non mi sono annoiata (grazie a Sanji che è così autoironico) e non mi sono stancata, anche se l’ho letta in un’ora tarda.
Adesso passo al prossimo capitolo, se non dovessi finire è perché probamente ho perso i sensi sulla tastiera, riprenderò domani.
Un saluto,
Pandroso |