Oh Jeanne! Ha cercato l'eternità tramite cose effimere, io la trovo affascinante (non tirate pomodori!) come può essere una pianta carnivora, come un serial killer, sociopatica. Forse se avesse trovato Oscar sulla sua strada sarebbe stata diversa, o forse no. Ma alla fine anche lei cede all' amore, anche se il suo è stato malato a lungo. Tu l'hai resa umana e fragile, solo la morte le dà sollievo da una vita di eterna brama e insoddisfazione, brava come sempre. |
Anzitutto ti dico che il racconto è bellissimo e che tu scrivi molto molto bene. |
Casualmente cercando fra le varie storie seguite mi sono sorpresa a leggere questo tuo inedito "focus"sul personaggio di Janne Valois, una fra i piu' cattivi dell'anime ma certamente un personaggio ricco di sfacettature e di ragguardevole spessore psicologico. Fin dalla prima volta che lo conobbi, a 12anni rimasi stupita da una frase detta da Oscar a Rosalie per rassicurarla circa la vergogna e il dispiacere che provava verso questa sua sorellastra, le disse: "io in fondo la ammiro e'la donna piu'coraggiosa che conosca, nonostante tutto, non si da mai per vinta". Come Oscar anche Jeanne e'una guerriera, una combattente che ha autorita'verso la persona che ama ma, a differenza della nostra beniamina, le sue forze e la tua perseveranza d'animo vengono utilizzate tutte per fini diabolici e sete di potere. Alla fine muoiono entrambe Oscar nella gloria di un giorno memorabile per la Francia, Jeanne nella polvere di un sotterraneo convento dato alle fiamme. Ognuna pero'porta con se'il proprio uomo, uomini veri che amano, incondizionatamente fino a sacrificare la vita per le loro donne. Complimenti davvero per questo emozionante racconto! |
Molto struggente e molto triste qs tuo approfondimento su Jeanne che però io nn riesco ad assolvere... |
Jeanne, dark lady, l' ho trovata sempre sgradevole nella sua convinta cattiveria. ...nel suo continuo manipolare l'altro, nella incapacità di volersi abbandonare all'effetto. Proprio seriale la sua ricerca del male . intelligente, senza dubbio, e sfortunata. Fosse stato un uomo diverso Nicholas.....chissà, magari lei avrebbe potuto cambiare la sua vita......Tu sei stata bravissima a dipingere questo personaggio per quello che è:una donna incapace di guardare oltre se stessa. |
È "bella" questa tua Jeanne. Bella come lo possono essere le rose, nel fulgido dello splendore, un istante dopo aver usato tutto il loro vigore per "essere" ed iniziano, inevitabilmente a sfiorire. È una donna forte ed intelligente che ha provato a sfidare il destino, a modo suo, con tutto cio che ha avuto a disposizione, in tutti i modi... Ma a questo punto sa di aver perduto. Ed in questa sua stanchezza, in questa sua discesa personale verso il nulla che la attende, l\'hai accompagnata con estrema maestria. Hai raccontato una donna che non rinnega nulla, se non gli affetti perduti, e le hai dato una dolcezza dolente in questo suo ultimo cercare il marito, in quel suo osservarlo con tenerezza quasi materna, in quel volerlo con sé a tutti i costi, nel suo ultimo viaggio. Una coppia "maledetta" certo, un amore "cattivo" il loro, ma non per questo meno forte e meno vero, che tu hai reso in modo eccelso, come sempre, modificando il tuo parlare poetico in uno stile più scabro e diretto che molto a loro si adatta. Molto, molto brava, sorella. Un abbraccio. |
Veramente bellissima. |
Jeanne e` affascinante nella sua assoluta mancanza di empatia. Dimentica madre e sorella, usa chiunque, compreso e soprattutto il povero Nicholas, che la ama e si proclama disposto a tutto. Non e` certo un genio, ma adora quell'incantatrice. |
Io invece i personaggi secondari non li ho mai amati,ma la tua storia mi ha fatto riflettere su diversi punti..uno che li racchiude : una pianta non sceglie il colore dei propri fiori fiorisce e basta,così io...Jeanne,come noi tutti,non ha scelto dove nascere,ma ha cercato con i mezzi che aveva di riscattarsi..brava a presto |
Bravissima Luciana... mi è piaciuta molto questa one su una donna molto particolare. Bravissima 😘 |
Credo che la mia attenzione per i personaggi secondari e/o antagonisti sia nata dopo aver letto al ginnasio I Promessi Sposi, totalmente ammaliata dalla monaca di Monza in particolare, con la sua storia così affascinante e la sua sfaccettata personalità. Quando avevo 12 anni Jeanne era semplicemente la "cattiva", quella che aveva abbandonato la madre malata, fatto frustare la sorella, ucciso la sua benefattrice... una donna subdola, crudele, manipolatrice... ma poi ho scoperto e compreso anche il lato umano e le sue fragilità che si contrapponevano alla forza e all'abnegazione con le quali ha perseguito i suoi scopi. Qualcosa della ragazzina povera di un tempo si palesa ancora in lei, attraverso i suoi pensieri per la madre e anche per Rosalie, come un rimpianto e una tenerezza soffocata... E la figura di Nicolas, innamorato e disposto a tutto per lei... Credo che anche lei lo amasse, a modo suo. |
Wow, Amantea, che ritratto che hai dipinto di Jeanne..Non è un personaggio facile da descrivere..è furba, manipolatrice, enigmatica..ma anche debole, insicura e timorosa della solitudine..Tu ce l'hai fatta sentire molto umana, ci hai quasi fatto perdonare le sue nefandezze e i suoi crimini..E l'amore che lei e Nicolas sentivano l'uno per l'altra, nel finale, mi ha quasi ricordato quello che unisce Oscar e Andrè..Sei stata bravissima e sensibilissima come sempre, nel tratteggiare l'animo umano..Una curiosità: ci saranno altri "ritratti" di altri personaggi? |
Quando decidi di sondare gli animi dei vari personaggi di LO, lo fai sempre incantando. |