Recensioni per
Non riesco a respirare
di ViolentDreams

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/05/17, ore 14:14

Questa fic è veramente uno degli esempi più lampanti che ho mai incontrato in cui la sofferenza diventa arte. E' incredibile, in maniera cruda e senza compromessi. E' diretta e raschiante, è un ringhio invece che un urlo, comunicando un misto di odio e dolore che sembra scorrere perfettamente a metà fra vita e morte. Non ho davvero altre parole per descriverla, complimenti.

Recensore Master
01/06/16, ore 16:05

Buonasera!
Non mi capita più troppo spesso di trovare delle fanfiction che sfruttano l'anafora per esprimere uno stato d'animo e una visione sempre più ampia della vita e delle emozioni di una o più persone... 
In ogni caso, fatto sta che ho trovato la storia e non potevo non recensirla per quello che ho avvertito.
Il ritratto che è venuto fuori da questa storia è una persona molto, molto fragile ad un passo dalla rottura completa con il mondo e il suo destino, non avverte più la bellezza e la forza della vita, perde contatto con le parti del suo esile corpo che non le permettono di sopravvivere a dovere e la situazione precipita sempre malamente, ogni secondo che passa.
È un quadro quasi squarciato che non riesce a trovare dei contatti con il mondo esterno, l'anima protagonista è a parer mio un soggetto quasi claustrofobico attraverso quei muri candidi ma sporchi di qualcosa che non può dare nient'altro se non brutalità e pochezza (se non niente), non riesce ad uscire per chiedere aiuto, soffre di ansia cronica che condivide solo con sè e non può nient'altro: come se la protagonista fosse in un luogo chiuso e non calcolato da anima viva e vede deteriorare la sua anima poco a poco.
Lei non si ama, si ferisce sempre e comunque e sta perdendo nient'altro che certezze e sangue in continuazione, segni intangibili della sua fragilità fisica e mentale/spirituale, la sua difficoltà di rapportarsi con la sua dignità e i bricioli della sua forza interiore per ricominciare.
È un'anima innocente che non ha mai fatto i conti con la crescita e lo sviluppo di certe caratteristiche che la renderebbero fiera e sicura di sè anche per stare un po' in equilibrio, forse è una ragazza che ha dato così tutto fin dal principio che ha lasciato che il niente che ha ottenuto l'abbattasse completamente...le strade all'interpretazione sono tante.
Il fatto che lei cerchi come appiglio esterno il ritorno di qualcuno (o qualcosa) che possa renderla più viva e combattente è forte segno della sua ingenuità e della sua debolezza, una persona che non ha mai fatto i conti con la conoscenza interiore e la sua forte dipendenza dagli altri e da altre situazioni per sopravvivere ma mai vivere a fondo.
L'ultima parte è forse la mia preferita perché mi ricorda molto la violenza dell'espressionismo e dei suoi colori tetri, sopratutto la frase che parla del farsi le fotografie mentre la lama perfora dolcemente la carne, molto viva e cruda ma sicuramente d'esposizione chiara e diretta.
La storia stessa è scritta con un linguaggio meticoloso ed attento, regna l'introspezione e la volontà di rappresentare la distruzione sempre più logora di uno spirito in forte decadenza che sta quasi lasciando spazio per perdersi e trovare la pace in una dimensione che possa donargli tutto ciò che qui non ha più, positivamente parlando.
Le parole colpiscono in quanto l'espressione della prima persona è ridicolosamente percebile e sincera, ci sono metafore interessanti e sicuramente non comuni, testimoni non solo di un'intelligenza incompresa della protagonista ma anche del suo disordine, della sua esposizione tempestosa e pungente, che lascia poco spazio all'immaginazione, sia per pensieri che ambientazione in sè.
Un'opera profonda e coincisa, di lettura organizzata e piuttosto scrupolosa, creando attraverso il disagio totale di un cuore spappolato un grido soffocato che si spera possa fare chiarezza e distruggere i muri dell'insoddisfazione e dell'indifferenza.
Complimenti sinceri!

Un abbraccio,

Watashiwa