Hai talento, scrivi bene. Bandiera verde.
Per il resto non continuerò a leggere la tua storia. Il mio è un parere soggettivo, ridicolo e da psicologia spicciola ma dal modo in cui scrivi percepisco una presunzione assurda. Non scrivi per gli altri ma solo per te stesso. La storia è piena zeppa di virtuosismi inutili e che non portano a nulla, la trama passa in secondo piano, usi, per sentirti bravo, una sintassi forbita ma che stona col genere comico. Tenti di imitare l'english humor, ma non ci riesci. I personaggi parlano allo stesso modo e questo li rende poco credibili.
Se vuoi un consiglio...
scendi dal piedistallo e prenditi un po' più in giro, quando lo farai capirai cosa vuol dire essere comico.
Per il resto controlla questi errori di distrazione:
"decisi parlare con il mio responsabile della cosa, Tony"...aggiungi "di" tra 'decisi' e 'parlare'
"Tony era yun omino" ... yun dovrebbe essere un
"mi accolse un corteo di 150 mila persone (almeno hanno affermato di essere centocinquantamila) persone (che per la questura erano 15, per l'ANSA 150) che intonavano" ... inserisci la virgola dopo 'centocinquantamila)'
Ti sarà difficile, ma cerca di non offenderti o di trovare una scusa per offendere me, non ti servirebbe a nulla.
Alla prossima :)

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Questa storia mi incuriosisce davvero. Mi piace lo stile con cui hai deciso di impostarla, didascalico, ma con una punta di ironia che riesce a rendere il testo davvero unico ed accattivante. Credo di aver letto qualche capitolo della "guida vagamente vaga ad Oxford e dintorni", tempo fa, ma non aveva agguantato il mio interesse con la stessa irresistibile forza di questo prologo. Questa fic finisce per forza nelle seguite, e spero che la continuerai (presto o tardi).
Saluti
IMmatura

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