Grammatica e stile:
La storia è certamente scritta con uno stile molto particolare, sognante, che richiama un’atmosfera fra fiaba – un cane e un uccellino sono i nostri protagonisti – e favola, anche se qui il principe è il vero orco. Avrei preferito, forse, una distinzione stilistica ancora più netta fra le due parti, dando ai momenti che si riferiscono direttamente a Sansa e al Mastino, uno stile più crudo e diretto rispetto alla poesia delle parti in corsivo.
Partendo dagli aspetti pratici, ho riscontrato qualche scelta su cui mi sento di muovere piccoli appunti.
Prima di tutto nella frase “I giorni che seguirono(,) il cane ebbe modo di udire il canto della bestiola […]” in cui consiglio di inserire la virgola indicata per permettere di identificare bene il soggetto della frase; allo stesso modo consiglierei di fare in questo caso “[…]quando si affogava nel sapore aspro dell’alcol(,) i suoi pensieri presto deviavano rovinosamente[…]”.
Infine consiglierei di rivedere la struttura della frase “La colomba tacque, il Mastino le lanciò un’occhiata obliqua – quasi timorosa, celava una richiesta e un desiderio.”. Se proprio vuoi evitare un “che” didascalico prima di “celava”, metterei almeno il trattino dopo timorosa e la virgola prima del quasi, per sottolineare il cambiamento del soggetto.
Per il resto direi che è una storia ben scritta, scorrevole, forse un filino ridondante nel ribadire le stesse situazioni sia nella versione fiabesca che nella versione “normale” (ecco il perché della prima parte della valutazione, in cui parlo di sottolineare ulteriormente le differenze fra fiaba e realtà), ma comunque piacevole da leggere dal punto di vista formale.
Personaggi e trama:
Partiamo dalle questioni meno piacevoli, per poi affrontare gli aspetti di questa storia che mi sono particolarmente piaciuti.
Ho notato, in alcune parti, delle sfumature che definirei (forse esagerando) OOC. Ti riporto, a titolo esemplificativo, il passaggio “«Non l’ho fatto per te. L’ho fatto per dispiacere il padrone, non mi accudiva più ed è crudele con i più deboli», rispose con schiettezza il cane.”. Insomma un Sandor che, forse con l’attenuante della favola, sembra avere scrupoli morali verso i “più deboli” che non credo siano aderenti al personaggio. Per il resto ho trovato la gestione dei personaggi buona, con una Sansa particolarmente IC.
La trama della storia è semplice, ma non per questo meno efficace. È uno dei momenti preferiti dal fandom, per quanto riguarda questa coppia, ma sei riuscita a dargli una nuova veste originale con questa tua scelta narrativa.
Il finale, poi, è particolarmente interessante. Fino all’ultimo il lettore non sa se ti atterrai o meno al canone, e chiudere la storia con il triste epilogo della favola è stata una scelta davvero apprezzabile, in grado di coinvolgere emotivamente il lettore. Io, nel mio piccolo, spero sempre che le cose vadano diversamente. Ma, forse, il bello di questa coppia è proprio che non ha alcuna speranza.
Utilizzo del pacchetto:
Hai usato perfettamente la frase obbligatoria del pacchetto, favorita dalla scelta di una coppia che è l’incarnazione del desiderio di essere desiderati. Grazie al lavoro svolto sul personaggio del Mastino, questo desiderio è palpabile, così come risulta evidente l’impossibilità che si avveri. Un ottimo equilibrio, un’interpretazione molto bella, ma anche interessante. Il Mastino, infatti, desidera Sansa e vorrebbe essere desiderato di conseguenza, ma – allo stesso tempo – non vorrebbe mai “sporcarla”, toglierle la purezza che vede in lei.
Anche il genere, l’angst, c’è ed è evidente. Spesso sembra un genere facile da trattare, in realtà è molto semplice sfociare nel melodrammatico. Tu sei riuscita a mantenere la storia in equilibrio fra la tristezza e la rabbia tipica del Mastino. Infine l’ultimo elemento del pacchetto, il letto, è un’immagine vivida dei sogni del protagonista. Forse non il punto migliore di gestione del prompt, in quanto inserito proprio come un di più, come un sogno, appunto. Forse ne avrei preferito una migliore incastonatura negli ingranaggi della storia, ma si tratta di una piccola sfumatura che non toglie nulla di sostanziale alla buona gestione del pacchetto. |