Recensioni per
Quella voce che viene dal cuore
di Cai7lyn_ef

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
25/02/16, ore 00:38

Che bello, manco a farlo apposta recensisco una tua storia e ne spunta un'altra subito dopo!
Mi è piaciuta questa favola. Haruka sirenetto e Makoto sgombretto che si trovano per coincidenza in fondo al mar~
La parte introduttiva sulle abitudini di Haruka mi è piaciuta tanto, sembrava davvero di essere sott'acqua insieme a lui.
Quando si mette a cercare Makoto sgombro e poi a spiare Makoto umano di nascosto dalla costa è tenerissimo!
Ho avuto un mezzo colpo quando Makoto viene ucciso... fortuna che si è andati sul lieto fine! Altrimenti avresti sul groppone diversi fan intristiti immagino... Sia benedetto Nettuno che li ha fatti riunire per il finale!
Alcune brevi note su frasi che non mi sono piaciute (parere personale, magari solo a me suonano male!)
1) "Fu per questo che una sera decise di non rientrare nella città sottomarina bensì di ritornare alla spiaggia dove lo aveva abbandonato."
Qui avrei messo una virgola prima di bensì.
2)“Devi tornare in mare suppongo… anche se riesci a respirare in superficie senz’acqua non puoi sopravvivere.”
Qui avrei scritto "non puoi sopravvivere senz'acqua", altrimenti suona molto canzonatorio.
3)"Quando le onde lambirono le gambe del moro"
Qui mi sono un attimo spaesato, essendo Haruka il più moro dei due!
4) "Quella mattina il sole splendeva pigro sull’acqua il giovane stava seduto su un molo"
Qui forse hai dimenticato una virgola o una e prima de "il giovane"?
5)"Makoto parlava ininterrottamente del suo lavoro nella piscina di quel paese di mare del suo periodo di volontariato alla caserma dei pompieri."
Anche qui manca una e dopo "di mare"?
6)"acciecato"
Personalmente preferisco "accecato", però son gusti visto che vanno bene entrambi...
7)"Makoto cadde, un anemone rosso che si allargava sul petto gli occhi verdi spalancati e enormi sul viso pallido."
Qui manca una virgola ("sul petto, gli occhi")? Se hai fatto apposta a ometterla per dare più drammaticità perdonami!
8) "che, spinto dalla felicità e dal sollievo di vedere l’altro vivo premette le labbra sulle sue."
Qui ci sta bene una virgola dopo vivo. Che bella frase comunque!

Un'ultima nota, io sono contro l'abuso di punto e virgola e due punti, ma forse è il tuo stile usarne così tanti mi sa! Solo, evita di usare sia punto e virgola che due punti nella stessa frase, danno troppo un senso di "arzigogolamento". Per esempio "La luna filtrava dall’apertura sul fondo dei dormitori: la società sottomarina era basata su una ferrea disciplina che Haruka non era mai riuscito a sopportare; ciò che lui desiderava era nuotare e sentirsi completamente libero." Se una frase è lunga, non avere paura a spezzarla con un punto! Frasi brevi rendono anzi più fluida la lettura!

È stato un piacere leggere questa favoletta, bravissima!

Recensore Veterano
24/02/16, ore 23:37

Sarà che amo i personaggi un po' solitari, ma la parte iniziale mi piace davvero tanto. Rende bene il contrasto tra la solitudine e la chiusura a riccio di Haruka e la libertà che prova quando si trova in mare aperto, il modo in cui hai descritto i suoi movimenti fanno quasi pensare che mentre nuota tranquillamente tra i suoi amici pesciolini riesca per un po' a sentirsi libero da ogni pensiero.
Mi ha fatta sorridere il primo incontro con lo sgombro, come dimenticare lo sguardo intelligente? XD
Un po' per lo sgombro particolare e un po' per l'ambientazione resa suggestiva dalla luce lunare mi sembra quasi magico quel quasi-bacio nella grotta.
"Al suo tocco leggero il giovane uomo socchiuse gli occhi fissandoli nei suoi, smeraldo nel lapislazzuli." Questa frase è davvero davvero bellissima, immaginarla mi dà quasi i brividi *_* come tutta la sequenza dopo, mi piace come Haruka inizia pian piano a pensare sempre di più a Makoto, trovo gli si addica anche quel sentimento di paura che prova verso queste nuove sensazioni.
E bam! La parte della cattura è straziante. Ho sentito un nodo in gola nascere nel momento in cui sparano a Makoto T^T la parte successiva, con l'urlo di Haruka e il suo disperato tentativo di raggiungere l'oceano, è davvero un colpo al cuore. Immaginarlo a tentare goffamente di raggiungere la sua amata acqua in lacrime... ç_ç
Fortunatamente c'è il lieto fine per i due innamorati, "non si può odiare senza conoscere: per questo l’ho trasformato in un pesce, perché vedesse con i suoi occhi che io non sono il male assoluto, ma come ogni cosa sono composta di luci ed ombre" questa frase mi piace molto e la trovo adatta a un essere un po' "mistico" come quello che appare ad Haruka.
Fantastico finale, come tutta la storia che è senz'altro la mia preferita tra quelle che hai scritto!