Dark!Spain è cosa buona e giusta. Cioè, viene anche una gran voglia di strozzarlo, ma ha ugualmente un certo fascino pericoloso.
Ma lasciamo da parte eventuali fangirleggiamenti e vediamo di scrivere una recensione degna di questo nome.
Ho aperto la ff un poco prevenuta: quando si decide di scrivere una raccolta sui sette peccati capitali, si corre sempre il rischio di scrivere qualcosa di banale, scontato, e ripetitivo. Almeno secondo il mio parere. Invece, dopo poche righe di lettura mi hai costretto a cambiare idea. Non solo tratti molto bene il tema, ma riesci anche a gestire in maniera piacevole e accurata la componente storica (caso vuole che abbia da poco rispolverato la Reconquista).
Di norma non amo troppo i dialoghi in lingua, a meno che non abbiano una giustificazione, ma qui, qui ci stanno magnificamente. Credo che rendano Spagna ancora più presente, con le ombre e la componente oscura che lo caratterizzerà per tutto il XVI secolo (così in contrasto con l’atmosfera di apertura e tolleranza del periodo dei Mori). Perché avresti potuto anche scrivere “nel fuoco”, ma “en el fuego” rende di gran lunga meglio. Fa quasi venire i brividi.
E Antonio è perfetto nel suo abbracciare completamente il suo essere “La cattolicissima Spagna”, infine una nazione riunita sotto un’unica corona, con una nuova identità che per essere tale non può ammettere contaminazioni.
Alla prossima
PS: leggerò di sicuro anche i capitoli successivi, anche se magari non lascerò altre recensioni. (Recensione modificata il 13/03/2016 - 10:15 pm) |