Mi ha colpito molto la seconda parte ma poi ho riletto la prima. Posso dirti che adesso vedo tutto sotto un'altra luce? non la disperazione della perdita ma le aspirazioni del desiderio.
E allora mi sembra tutto molto ragionevole e condivisibile, altrimenti avrei detto che c'era troppa sofferenza in quelle righe finali così drastiche. Alla luce della fisicità del desiderio allora capisco e mi sembra meno drammatico, molto più umano.
Come sempre le tue parole sono precise, sintetiche ed esteticamente "belle", insomma non c'è niente da insegnarti sulla tecnica!

Ciao cara, sono felice di leggere un tuo scritto. Quando l'anima si riversa sulla carta, poi si sente sollevata.
Indubbiamente trovo spontaneo e introspettivo il linguaggio, e le emozioni arrivano, chiare.
Mi sento solo di dirti che c'é sempre un altro treno che passa.. quando meno ce lo aspettiamo.
Ti abbraccio
Lu

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