Che bello leggere di un Kai così normalmente umano. Spione si, ma con una enorme nota di mancanza per ciò che un ragazzo della sua età dovrebbe, a regola, godersi.
Ed è incredibile come una shot dove il tema di partenza sembrerebbe essere quello dell'autoerotismo fine a sé stesso, riesca a terminare, in modo quasi spirituale e di certo poetico, con un ragazzo che si commuove osservando la foto rubata di una giovane donna che si muove e balla nel suo mondo a sa insaputa.
Anche qui la magia di Bonnie sta tutta nell'anima ed in quello che riesce a trasmettere. Così forte da far pensare al protagonista che un poco della vitalità verde degli occhi di lei avrebbe potuto trasferirsi anche nel grigio bello, ma desolato, dei suoi e donargli un po' di calore.
Ciao |