Come prima cosa, partiamo dall'introduzione.
"Lei, una ragazza popolare a scuola conosciuta
come la più brava in ambito scolastico; con un continua)"
a parte l'andare a capo senza senso a metà frase... che cosa sta a significare "con un continua" dove chiudi anche una parentesi che mai è stata aperta?
Quindi diciamo che già dall'introduzione non potevo che partire prevenuta su questa fic... Il problema è che ogni mia nefanda aspettativa è stata soddisfatta, e quindi ecco una recensione, ahimé, critica.
Esteticamente la fic assomiglia a un gigantesco wall of text, se non fosse per la parte finale. Ma procediamo con ordine.
"Purtroppo ho perso i miei genitori quando ero molto piccola; non so nemmeno come di preciso." Il punto e virgola è un segno di interpunzione formato dalla congiunzione di un punto e di una virgola posti graficamente in verticale; nella lettura, corrisponde ad una pausa di valore intermedio tra quella più lunga del punto fermo e quella breve della virgola. l punto e virgola indica la fine del concetto espresso nella frase al cui termine si trova il segno di interpunzione in questione; tale concetto si ricollega alla più grande idea di cui tratta l'intero periodo. Il punto e virgola non indica perciò né la fine dell'idea generale (come farebbe il punto), né la continuazione del concetto minore (che costituisce il ruolo della virgola), ma qualcosa di intermedio tra queste due funzioni. Questo segno risulta perciò utile nei periodi lunghi e complessi, ricchi di ramificazioni difficili da controllare. Ora, tu lo hai messo a dividere una frase dal suo inciso, quindi da una specie di specifica della frase precedente. Ergo, credo che la virgola fosse l'unica scelta possibile, e non il punto e virgola. Ma questa è solo una sottigliezza grammaticale, che però vedo ripeti molto in questo e nei capitoli successivi, a cui però ho dato solo una scorsa veloce.
Anche nelle frasi successive il povero punto e virgola continua a essere abusato come non ci fosse un domani, e, ogni volta, puntualmente, nel modo errato.
Ora, questo è un errore gravissimo, invece: "Sono più che convinta che la mia infanzia è legata...". La versione corretta è "che la mia infanzia SIA legata". Non ci vuole il presente semplice, poiché ha un senso diverso. L'importanza del congiuntivo e del suo uso corretto è evidente se si tiene conto del diverso valore rispetto all’indicativo, che è il modo della certezza. Per cui se diciamo "So che Claudio è partito", l’uso dell’indicativo è giustificato dal fatto che il contenuto della frase è dato come reale e oggettivo, quindi indipendente dalla soggettività.
Poi, per come hai scritto: "...è sempre ripetutamente lo stesso;", in questa frase, infatti, il soggetto sottointeso sono "gli incubi", quindi, a meno che tu non inserisca un punto e spezzi la frase, non vi è concordanza verbale con il soggetto. Anche qui, di nuovo, il punto e virgola copre un ruolo non suo, rubando il lavoro ai doppi punti ":".
Il resto della fic è contornato da questi errori che continuano a ripetersi, spesso rendendo la lettura insopportabile. La trama poi sembra anche carina, ma descritta in modo molto superficiale. Tratti ad esempio il tema della morte dei genitori con superficialità estrema, come se servisse solo a rendere la ragazza più interessante, e a darle un background tragico. Però senza descrizioni emozionali e un minimo di approfondimento vero e proprio rischia solo di essere un elenco di avvenimenti, che può anche piacere, ma resta uno stile molto acerbo, immaturo, e soprattutto grammaticalmente scorretto.
Confido che da ora leggerai più attentamente la tua fic, perché ogni cosa può diventare bella, con un po' di impegno.
Rivedi soprattutto la punteggiatura. Ne hai seriamente bisogno. |