Io ho odiato quell'episodio, perché... Lindsay è degna avversaria di Leonard *piange*.
Ma veniamo al dunque: questa Flash, rispetto alle precedenti, è quella che mi è piaciuta di più. Innanzitutto qui abbiamo due personaggi: Sara e Lindsay. Hai tenuto conto dei sentimenti di entrambe, nonostante la videocamera si puntata più che altro su Canary.
Permettimi, anyway, di complimentarmi per la grafica pulita, semplice ed elegante che tendi a usare nelle tue storie — non te l'avevo mai fatto notare, per cui colgo l'occasione ora. Il Times New Roman è decisamente perfetto per ogni tipo di scritto e la dimensione non è né eccessivamente grande né eccessivamente piccola.
Avevo già letto questa storia molto tempo fa e ricordo che mi è molto piaciuta; infatti, troppo presa dalla curiosità di vedere se ricordavo bene, ho messo pausa alla 4x11 di Arrow e sono piombata qui. Non ho sbagliato.
I sentimenti di Sara sono trattati splendidamente; credo che non avresti potuto fare lavoro migliore, nonostante le poche parole. Questo perché sei entrata nella testolina dell'assassina e hai praticamente estrapolato tutti i suoi pensieri alla perfezione: non può rimanere con Lindsay, lo sa bene, lo sa meglio di chiunque altro, ma lo vorrebbe; quindi la bacia di nuovo e quel contatto sa di Addio senza che ci sia neanche bisogno di pronunciarlo. Lo capisce lei, lo capisce la dottoressa. Sara aveva bisogno di ricordare a se stessa cosa si prova a sentirsi liberi, per questo ha ritenuto così importante aiutare Lindsay in questa sua lotta contro la società del tempo, perché sa cosa si prova. Vede in Lindsay la sé del passato e se ne sente attratta — motivo in più per aprirle gli occhi.
Lindsay la esprimi alla perfezione in un solo rigo; non so come fai. "E Lindsay può finalmente essere libera.", non c'è neanche bisogno di commentarlo, ma lo farò comunque. Sì, Sara l'ha liberata, le ha concesso di uscire da quella prigione che si è creata da sola (e gli altri che l'hanno aiutata a farlo), senza fare niente di particolare, semplicemente scoprendo se stessa e dandole quella consapevolezza e quell'amor proprio che la portano finalmente a capire che non è sbagliata. Giuro, quando vedevo quelle scene in cui tentava di trattenersi mi faceva tanta pena e tu sei riuscita a incanalare bene le sue emozioni.
Detto questo, a livello di errori ci sono quelli delle volte precedenti (i "--", il pensiero senza la virgola e la virgola dopo la "e"), nulla di grave. Ma poi... io non sono chissà quale mente geniale in inglese, ma non dovrebbe essere "I kissed a girl, once"? Lo chiedo senza esserne sicura, solo perché questa storia è fantastica e se mi pecca il titolo la rovina!
Ho apprezzato al massimo questo scritto e ricordo di averlo già messo tra i ricordati, quindi posso andare via e rinnovare i complimenti.
Bye, sweetheart. (Recensione modificata il 30/03/2016 - 03:29 pm) |