Allora, eccomi qua come promesso. Mi scuso per il ritardo con cui faccio la recensione, ma sto cercando di sopravvivere ai miei ritmi sballati per via di vari impegni ed altro che sicuramente non t'interesserà minimamente, ma vabbé. Comunque, passo direttamente alla recensione della One Shot, anche se, ti avverto, è possibile che scriva frasi senza senso data la mia mancanza di diverse ore di sonno dell'ultima settimana. Quindi, be prepared.
Allora, partiamo dal presupposto che le storie di questo fandom sono sempre state una lama a doppio taglio o meglio, categorie distinte le quali fanno parte di poli completamente opposti: ci sono quelle scritte in modo indecente e con una trama da mezzo soldo e ci sono quelle scritte bene, alcune perfino sprecate per questo sito. Di vie di mezzo, devo essere sincera, ne ho viste veramente poche. A mio parere, questa One Shot è tra le vie di mezzo e quelle scritte veramente bene, ed ora spiego anche il perché. Mi è piaciuta molto l'idea rivisitata della "sveltina" tra un dipendente ed il suo capo e non mi soffermo molto sui tradimenti, dato che sono una di quelle pochissime persone che non prendono veramente sul serio questo genere di cose. Spiegato molto più semplicemente, non credo sia possibile legarsi, o come dicono gli inglesi con un'espressione molto carina, tie the knot con una sola persona; a parte che io mi stufo in fretta di qualsiasi cosa, e questo potrebbe essere un tratto in più che motiva il mio pensiero, ma comunque rimane il fatto che il tradimento non dovrebbe essere una questione così importante. Avrei preferito, però, che Vivien avesse altre motivazioni per "giustificare" le sue azioni, e non il solito voglio dimostrare a me stessa di essere ancora in grado di affascinare/portare a letto gli uomini più giovani o non faccio più sesso con mio marito perché non li si rizza più (per non essere volgari, eh). Una goccia di originalità su questo punto avrebbe reso l'intera storia più fresca e sorprendente.
Inoltre, se devo essere sincera, non ho particolarmente apprezzato il finale: mi aspettavo tutt'altro! Nel senso, capisco la depressione di Vivien e tutto il resto, ma non posso comprendere la reazione di Liam. Dopotutto, è un uomo, e gli uomini sono fatti di un'unica materia. Complicati? Forse si, ma decisamente meno rispetto alle donne. Sono in grado di prendere una decisione che potrebbe essere la chiave della fine dei loro problemi? Io direi che per un buon 99%, la risposta è no. Le situazioni di disagio attirano gli uomini come il sangue con gli squali, perché rappresentano una sorta di novità che "migliora" la loro routine. A meno che non siano molto, ma molto timidi (e Liam non mi sembra faccia parte di questa categoria) il discorso vale per tutti. Mentre noi donne cerchiamo di risolvere i nostri problemi, loro li cercano. Comunque, sono constatazioni personali, alla fin fine. La musica di Chill Nation mi fa filosofare un po'.
Per il resto, possiamo dire che nel complesso l'ho considerata come una lettura abbastanza piacevole ed il testo è piuttosto scorrevole.
Volevo solo farti notare un paio di cose:
1. «Sua moglie l’ha denunciato per violenza domestica: la forma giusta sarebbe "l'ha denunciata", se usi il lei. Se ci sono altri errori, io non li ho notati, ma questo qui suonava proprio male.
2. Questo qui è più un quesito: inizialmente dici che Liam è un avvocato che non ha mai perso una causa in tre anni e che ha fatto presto carriera. Facendo qualche semplice ricerca ho scoperto che un semplice avvocato pubblico, in America, guadagna sui $70000, ovvero circa $5800 al mese; per un privato, la somma aumenta significativamente, soprattutto quando vince anche le cause. Per questo motivo non capisco perché dici che Liam è un mezzo squattrinato. Tutto qua, e credo anche di aver scritto abbastanza, ahah.
Spero di avere la possibilità di leggere qualcos'altro di tuo, ben presto.
Sveck. |