Recensioni per

di Francine

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/12/17, ore 12:16
Cap. 1:

Ciao, arrivo sul filo del rasoio ^.^
Questa è quella per l'ABC, che ho rimandato per un motivo>.<
Voglio premettere una cosa prima di iniziare a recensire: ho praticamente scavato un po' nel tuo account appena ho visto che scrivevi sul fandom di Saint Seiya, perché è uno di quegli anime che ho visto nella mia infanzia e se c'è una cosa che da infante ho sempre voluto era una storia tra Pegasus e Saori. So che nell'anime, a parte qualche accenno un po' ambiguo (non ho seguito più il fandom nelle sue nuove serie), non c'è nulla, ma spero sempre di trovare qualcosa, anche se non me lo mostra come coppia. Quindi appena ho adocchiato questa storia, con un titolo così secco e dai mille significati, ho pensato "Forse, forse..." Ed eccomi qui, anche se questa serie la devo ancora vedereXD Lascio la recensione qui, ma se preferisci un commento a qualche altra storia, sono disponibile a lasciartene un'altra da qualunque altra parte, sappilo. Io intanto mi godo un po' del mio sogno.
Partiamo!

GRAMMATICA
Premetto che la grammatica è pressoché perfetta in questa storia, ma ho l'abitudine di notare anche le virgole che altri non considerano errore, quindi più che come correzione vedile come suggerimenti e opinioni su cui farmi sapere il tuo parere.

Saori, la ragazza da difendere da se stessa prima e dal mondo, poi - In questo caso, la virgola non va messa tra "mondo" e "poi", devi mantenere la stessa logicità della prima parte. Gli avverbi sono strettamente legati a "se stessa" e "mondo", non introducono altre proposizioni.

La testarda Saori che ti faceva venire dei mal di testa atroci ogni qual volta che si metteva in testa di risolvere le questioni a modo suo -> "Ogniqualvolta" (scritto corretto anche come hai fatto tu" sottintende "tutte le volte che", quindi il "che" non va messo.

«Ma a volte, vorrei che tu ti fidassi davvero di noi» -> "A volte" puoi trattarlo come un inciso oppure no, però il "ma" dev'essere legato al verbo.

Anche se vorresti fuggire, fuggire via e nasconderti, Sotto un sasso, dentro un pozzo, sul fondo dell’inferno -> c'è una maiuscola di troppo, credo

Non lo farà, no. -> uno spazio di troppo

STILE
Uh, avrei tantissime cose da dire qui, spero di non perdere roba in giro.
La seconda persona singolare: la trovo affascinante dal momento in cui un partecipante a un mio contest me lo ha fatto conoscere in maniera magistrale, da allora credo di averlo usato solo per una drabble, ma serbo il desiderio di poterla adoperare in un fantasy. Credo che questo tipo di stile, però, si adatti a storia introspettive, dove il narratore diventa parte attiva in una vicenda, proprio per il modo in cui credo debba essere usato: praticamente è il narratore che parla con i personaggi, e non con il lettore. E questo rende il suo utilizzo da dosare con cura. Inutile dire che in una storia come questa, dove i co-protagonisti sono l'evoluzione di un rapporto e la comprensione dei sentimenti, il suo uso non solo è perfetto ma è unico per esaltare tale analisi. Io ho adorato questa storia, e parte del merito dev'essere riconosciuto allo stile e alla seconda persona narrativa. Complimenti.
Ma ciò che mi ha intrigato tanto è l'uso della figura retorica dell'anafora, uso sapiente tra l'altro, che ti permette di creare un grandissimo climax ascendente del flusso di pensieri del protagonista, svelati tra l'altro dal narratore. Un altro particolare va a certe frasi che mi sono rimaste impresse:

- Glielo hai chiesto un pomeriggio di fine Gennaio, sotto un cielo che era arrossito al posto tuo
- le mani sprofondate nelle tasche dei pantaloni a cercare le parole giuste da dirle.
- Senza avere il coraggio di guardarla negli occhi, ostinandoti a fissare qualcosa – un punto indefinito all’orizzonte – per non inciampare nei tuoi pensieri.

Questo tipo di narrazione è la mia preferita, poiché sono i gesti e le azioni e il paesaggio a rendere la caratterizzazione del personaggio, o a esplicare la sua introspezione. Sono felice ancora di più per aver trovato la tua storia, perché ho scoperto uno stile di scrittura a me affine, che possiede quella ricchezza di prosa rara da trovare. E' davvero un piacere leggerti.
Il lessico, poi: ho notato che alcuni termini li usi con licenza linguistica e metaforica (vedi "fortunale" o "smarginato"). Per me questi espedienti sono ricercatezze di immagine che arricchiscono lessi e forma. Inoltre ho notato anche altri termini meno noti, usati con proprietà di linguaggio, che danno un tono più curato e medio-alto al suo registro linguistico, oltre a dare contesto alla storia (vedi "guida").
Quindi, complimenti ancora!

TRAMA E PERSONAGGI
Non conosco questa serie, come ti ho annunciato, ma la cosa non mi è pesata affatto perché nonostante io non abbia potuto inserire il missing-moment in un contesto più ampio e generale, ho potuto godere di questa trama e, cosa più importante per me, della caratterizzazione magistrale dei personaggi.
Tu ci credi che ancora oggi non ho capito se c'è dell'amore non espresso tra Saori e Pegasus? Le mie riminiscenze sono molto vecchie, e quindi alcuni particolari andrebbero rispolverati, ma credo che per il tipo di storia che narra l'anime, tra loro non ci potrà mai essere quel rapporto che io sogno. Come vorrei che tu mi smentissi e mi dessi una speranza, un po' come quella solita introspezione ambigua di Seiya mi dà sempreXD Sei stata fedele all'IC anche in questo. Un amore impossibile, ecco cosa mi ha sempre suscitato il rapporto tra questi due. Perché alla fine sono quello che tu dici che sono: una Dea e un uomo. E questo è la motivazione per tutto il resto, purtroppo.
Anche le citazioni che hai adoperato hanno esaltato tale concetto. Tra l'altro, hanno ripreso molto bene l'evoluzione del personaggio di Saori agli occhi di Pegasus: Athena non è solo giusta, ma nelle sue sentenze è spietata. E questo Pegasus sta imparando a conoscerlo. Non è solo la ragazza che salva e che gli fa venire il mal di testa: è la Dea che condanna a vita o a morte i suoi nemici, che elargisce giustizia, in modi che un uomo non può capire fino in fondo.
Ho apprezzato la completezza duale che hai offerto di Saori, della ragazza acqua e sapone, gentile e insicura; e la Dea, colei che sa cos'è giusto e sbagliato e si fa rispettare, ed è solenne e irraggiungibile da un uomo. Ma ho ancora di più apprezzato Pegasus, il suo "amarla" e "allontanarla" per quel che adesso vede in lei, il suo orgoglio ma la sua fedeltà, il suo ruolo che viene servito sempre ma anche la sua solenne disperazione nell'accettare il volere della sua signora.
I sentimenti sono passati tutti, magnifici: "l'arroganza" un po' esitante di Pegasus quando si mette a discutere a tu per tu, a dire ciò che prova - più o meno, qualcosa l'ha taciuta <3 - in faccia a Saori; la sua incredulità e rifiuto davanti all'ordine; e i dubbi che azzittisce nell'accettare il compito, colpito dalla Saori che fatica ad accettare, perché è poi la Saori che lo tiene così distante, che mette distanza tra di loro.

TITOLO
Secco, eppure dalle così tante sfumature che è la narrazione a dargli significato, la giusta interpretazione. E' il Sì di chi ti rimane accanto e fedele nonostante tutto. E' il Sì di chi sa che entrambe le facce sono giuste e che completano Saori, a dispetto che questo possa essere accettato ed entrambe le facce possano essere amate. E' il Sì di chi ama e farebbe tutto, nonostante tutto. E' il Sì di chi ha un compito, e non può voltargli le spalle, costi quel che costi.

Complimenti! Questa storia va tra le preferite!
A presto!

Recensore Master
05/04/16, ore 00:42
Cap. 1:

Chi è Saori? Chi è Athena?
Io ho affrontato molto poco la dicotomia Saori-Athena perché me la sono sempre cavata con una serie di What if? Anche in Sincretismo non ne parlerò...
Ma mi sono chiesta, dove finisce Saori, dove inizia Athena? Ad esempio, quanto c'è di Saori nella Saga di Hades?
Se dovessimo tener presente anche tutti i film, gli spinoff vari e eventuali, Saori viene e va.

Saori/Athena ha cose che non può dire, e non per mancanza di fiducia, ma è uno stratega e il suo scopo è vincere la guerra.
Lo ha fatto con Hades, lo ha fatto in Omega.
Io Omega lo odio e lo amo. Ci sono delle idee meravigliose in Omega, altre che preferisco ignorare.
In genere lo ignoro, per le storie che scrivo, ma mi piace molto leggere fanfiction che tengono conto dell'Omega.

Seiya è ciò che permette a Saori di sopravvivere, secondo me.

^^

Naturalmente ho adorato questo scritto. Se mi chiedessi perché, ti risponderei perché è armonioso e nostalgico.
Cose che a me piacciono: l'armonia estetica di uno scritto e le emozioni che provo leggendolo.

Recensore Master
16/03/16, ore 19:13
Cap. 1:

Io la seconda serie di Omega non la calcolo proprio, va bene? A malapena arrivo fino alla fine del salvataggio di Saori.
...passo a commentare prima che mi scappi la cosa di mano.
Mi pare che di introspezioni del Seiya visto in Omega non ce ne siano nel fandom qui su Efp, e se ci sono, sono veramente pochissime. Io pure mi son chiesta come sia diventato, anni dopo.
Il paragone tra chi fosse il greco e chi fosse il giapponese l'ho trovato originale, anche per spiegare le differenze di carattere dei protagonisti, comunque maturati col trascorrere del tempo così come sono aumentate le responsabilità sulle loro spalle. Ed è inutile che Pegasus provi a far leva sul suo fido sarcasmo, l'uccisione di una bambina è qualcosa a cui non può e non riesce a restare indifferente neanche lui, neanche con la sospirata Cloth di Sagitter a proteggerlo e tutto.
Ancora una volta, un po' di sana psicologia realista che non guasta su questi personaggi.
Alla prossima!
Stellaskia

Recensore Master
16/03/16, ore 16:09
Cap. 1:

Ciao coplimenti anche per questa one-shot.
Onestamente mi trovo in difficolta non è facile scrivere una recensione riguardante l'episodio a cui fai riferimento perchè per me Seiya e Saori sono un tasto dolente perchè sono due persononaggi molto complessi da comprendere come lo è il loro rapporto.
Seiya si comporta da sbruffone, un tipo da so tutto io all'inizio ma, dietro la sua corazza in realtà c'e un cuore generoso, leale e altruista con tutti.
Nella serie saint seiya omega Seiya è molto più maturo ormai è pienamente consapevole dell'importanza del suo ruuolo, di cosa singifica essere il primo cavaliere della dea Atena, coloui che guida il suo esercito ed sempre in prima linea.
Il fatto di inginocchiarsi davanti a Saori è segno di grande rispetto e maturazione.
Non dobbbiamo dimenticare però che il cavaliere di sagitter non è insensibile ne spietato con il proprio nemico lo è stato in diverse occasioni si ma, solo perchè costretto dagli eventi come dire mors tua vita mea.
Sicuramente Saga, avrebbe eseguito l'ordine di Saori senza alcuna esitazione perchè è più scaltro, deciso, calcolatore molto diverso da seiya.
In definiva non mi sento di condannare seiya, per non essere riuscito ad uccidere Pallas però ha comunque sbagliato a non eseguire l'ordine perchè così facendo, a condannato Saori alla maledizione di Marte.
Nel mezzo di una battaglia l'esitazione è pericolosa un guerriero non deve mai esitare perchè rischia la sua vita e quella dei suoi compagni.
Quello che invece sinceramente non capisco è il comportamento di Saori se già sapeva che Seiya, non sarebbe riuscito a uccidere Pallas perchè cavolo a mandato lui che razza di dea della guerra è?
sopratutto perchè non ha punito il suo primo cavaliere che ha commesso una gravissima mancanza disobbedendo.
Capisco che il cavaliere di sagitter è il protetto della dea Atena ormai lo sanno anche i sassi ma, secondo me Seiya meritava una punizione.
Atena c'è o ci fa mi chiedo come si fa a rispondere ad una domanda così «Mi preferiresti diversa?».
Considerando chi Seiya a davanti non è facile trovare le parole giuste per rispondere fortunatamente, rimane sul vago e non si sbilancia più di tanto «No. Tu sei come sei».
Questa era l'unica cosa che poteva rispondere perchè non potrà mai dirle si ti vorrei diversa da come sei oppure, non condivido determinati tuoi comportamenti.
Seiya è il primo cavaliere della dea Atena, sa molto bene quali sono i suoi doveri quindi è costretto a chinare la testa e a dire si va bene anche se, magari qualche volta vorrebbe dire no.
Purtoppo un grande, grandissimo difetto di Seiya e la convinzione di essere indispensbile per la dea Atena, questo a causa del suo orgoglio inquanto uomo.
Non dimentichiamoci che Atena dispone di centoottantotto cavalieri nel suo esercito quindi le rosorse non le mancano.
L'errore da parte di Atena invece è quello di non riuscire a mettere mai il cavaliere d'oro del sagittario sullo stesso piano degli altri cavalieri, considerarlo il suo pupillo e sopratutto non riuscire a nasconderlo è stato un grande sbaglio.
La fiducia incondizionata non sempre paga un pò come la sincerità è ciò che accaduto nell'episodio dal quale hai preso spunto per questa breve storia è solo un chiaro esempio.
Alla prossima recensione
Xena85

Recensore Master
16/03/16, ore 12:45
Cap. 1:

Io purtroppo manco il momento (ovvero non ho presente l'episodio a cui fai riferimento) ma mi è piaciuta moltissimo l'intensità della storia. 
Mi è piaciuto questo Seiya indubbiamente maturato e questa Saori sempre scissa in due - o forse non lo è mai stata ed è così che Seiya vuole vederla (deve vederla)
Essere Cavalieri è un ruolo difficilissimo e pesante; non sempre si condividono le scelte di chi ce le impartisce eppure il loro ruolo è seguirle - fidarsi, avere fede. 
Credere (in una persona, in una situazione, in un dio) è complicato. È doloroso. È un salto nel vuoto, al di là delle conferme che si ricevono (o che a volte non si ricevono) eppure è quello che Seiya fa. Con il groppo in gola e le mani fredde, con il cuore pesante e la rabbia in petto. 

Una one-shot davvero intensa, complimenti! ♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥

*caffè?*