Mi è piaciuta.
Lo stile non è immediato ma lo trovo comunque ben congegnato, le figure retoriche sono tante per un testo così corto ma inserite con intelligenza.
Sei riuscita a condensare moltissimo di Daenerys all'inizio di AGOT: Viserys è talmente ossessionato dal Trono di Spade, talmente paranoico, si sente talmente umiliato per la situazione in cui vive da impazzirne e riversa il suo astio sulla sorella minore, lei si sente mercificata non solo da Illyrio ma anche da Viserys, cosa che contribuisce a guastare quel po' d'affetto che sopravvive tra loro nonostante tutto (o che dovrebbe, Viserys è troppo concentrato su di sé e sui suoi problemi, troppo pieno d'odio per realizzare di farle del male),
"Nessun mercante ama la sua merce – chi può amare le cose, le bestie o gli schiavi?" Tagliente e concisa come considerazione, e ottima la chiusura, quella minaccia che contrasta con la dolcezza che un bacio dovrebbe contenere -- se era nel tuo intento ho apprezzato il velo d'incest, se non lo era ho apprezzato comunque perché io ce lo leggo sempre e inevitabilmente con loro due di mezzo. ^^ |