Recensioni per
Notre-Dame
di Takke
Ho trovato un'altra tua poesia senza rima (ormai cerco solo queste) e anche se tu le hai definite imperfette mi trovo in disaccordo con la tua interpretazione. Per il mio modesto parere questa poesia è perfetta. Non solo per la forte ripetizione della consonante "T" nella prima strofa, un accorgimento che ritendo meraviglioso in quanto sembra scandire i secondi, che rimbombano quasi nella poesia stessa, come rimbomba il ticchettio di un orologio in una cattedrale come Notre Dam. E fin qui tutto bene, cominci ad immaginarti la cattedrale,con la sua potenza e imponenza però questa immagine dura un attimo, perchè la smonti subito con "Ma il sublime non trovo" che spezza il ritmo della strofa prima e lascia un po' l'amaro in bocca. Ma l'ultimo verso destabilizza completamente, sembra non dare importanza a tutto quello che è stato detto in precedenza, avvolgendo tutto con la patina di vanità data dai ricordi. |
Questo componimento mi è piaciuto molto, ha un sapore nostalgico e vi ho trovato una riflessione importante sulla dedadenza dell' arte e la fatica nel far rivivere in noi le grandi emozioni che hanno dato vita a queste opere immense. |
"Un attimo di vento/s'increspa tra le guglïe del tempo[...]Ma tutto è pur vano nel ricordo" |
Notre-Dame è la quiete della pietra, è l'aria ferma degli ariosi e cupi volumi interni, è la tenue luce solare che penetra tra i vetri colorati delle finestre. Notre-Dame è il respiro di una città straordinaria come Parigi. Io la adoro. Bellissima poesia, nulla di superfluo, ma un unico, potente senso del maestoso. Non so come altrimenti dire. ma magari non ho capito nulla. Chissà? |
Notre-Dame. Che poesia, che solennità, che imponenza. Nonostante la tremenda opera di restauro ne abbia deturpato i fregi rivestendoli di un aspetto plastico, là sotto si sente ancora la pietra sussurrare distintamente storie dei secoli che ha vissuto. Davanti a Notre-Dame si ammutolisce. Oppure si bisbigliano parole come le tue. Bravo. |
Veramente una buona descrizione, in poesia, di una scura cattedrale gotica tipica della Francia e di ciò che essa racchiude. Complimenti! |
sai takke, questa poesia è un maledetto contenitori di ricordi per me. Cerco di ricordare come mi sentii quando mi trovai di fronte notre-dame... mi pare che sicuramente pensai questo:"Cazzo, me la immaginavo più grande!".:D... a parte gli scherzi (anche se veramente lo pensai) quella fu davvero una manifestazione di eternità e del cosidetto sublime che si vuole trasmetti l'arte(notre-dame si intende, non certo il pensiero di prima:D). Ancora di più quando vi entrai: l'ampiezza di quel posto e i canti gregoriani in sottofondo, nascondevano una sorta di intimità con qualcosa di eterno, che sembrava mi parlassero direttamente, rendendomi partecipe, nonostante fossero presenti lì centinaia di turisti. La tua poesia mi piace davvero tanto, i primi due versi sono perfetti... l'unica cosa che mi lascia perplesso è questo: " e il sublime non trovo/ non trovo il terrore della decadenza"... non so precisamente quale sia il tuo messaggio, o meglio a cosa di sublime tu ti riferisca e che non sei riuscito a trovare...forse è l'illusione di trovarsi di fronte qualcosa di sorprendente da un punto di vista estetico, che poi ti delude, forse è il sogno di avvertire in un posto qualcosa di trascendentale e vi trovi invece solamente un qualcosa di artificiale. Quello che penso è questo: non puoi trovare il terrore della decadenza in ciò che è sublime, poichè essendo rivolto all'eterno, esso non è dinamico, bensì immobile e immutabile, ma solo in ciò che non è sublime. Se ho detto qualche sciocchezza, ti prego di correggermi, d'altronde non sono un esperto d'arte, ma mi limito ad esprimere ciò che penso. Mi piacerebbe approfondire l'argomento, poichè il dialogo non può far altro che incrementare i punti di vista. Per il resto a mio avviso la poesia è ottima. Saluti, Tristano |
Semplice, breve ma che colpisce...Ottima, secondo me...Davvero complimenti, by by Mika^^ |