Nel terzo capitolo scritto da pasionbertotti abbiamo poi un salto temporale abbastanza importante e il flashback si ferma al momento in cui Etienne chiede a Valérie di preparare una pozione misteriosa di cui non si conoscono le propietà.
Il ragazzo sembra mosso da una motivazione intrinseca molto radicata in sè, di vitale importanza, tanto da renderlo freddo, chirurgico e letale. Allora acquista validità il fatto che fra tanti Etienne abbia scelto Val, perché è intelligente ma poco furba, forse troppo poco per una Corvonero, un atteggiamente del genere (ossia molto amichevole e accondiscendente) sarebbe stato più consono ad una Tassorosso.
Per molto tempo il Serpeverde ha coltivato l'amicizia con la protagonista, la sua fiducia, fino ad ottenere, involontariamente, la nascita di un sentimento in lei.
Etienne è talmente determinato a raggiungere il proprio scopo che decide di almentare quel sentimento e si lascia andare alla recitazione di qualche moina romantica sulla riva del Lago Nero, incartando ancor di più l'ingenua Val.
Dopo il flashback Valérie viene riportata alla brusca realtà da Cho, sua compagna di casa, che la invita a scendere in Sala Grande per la cena, dove viene a sapere a mozzichi e bocconi che il suo ormai ex amico ha messo il nome nel Calice di Fuoco, quasi in risposta alla provocazione della ragazza di solo qualche ora prima.
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