Recensioni per
pitchblack
di Honeymouth

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
25/02/17, ore 15:21
Cap. 1:

Buongiorno.
Benché abbia letto tutto il racconto recensisco solo questo capitolo perché, pur essendo il primo mi è molto piaciuto. Vedere l'Uomo Nero colloquiare in modo così normale (relativamente parlando) con una bimba di questo carattere mi ha fatto uno strano effetto. Di certo positivo, non ne dubito, rende il capitolo molto interessante. E' un'immagine che non si vede spesso, anzi proprio mai. Se poi prendiamo una bimba come Joey, tutto pepe e niente paura la cosa incuriosisce ancor di più.
In ogni caso è davvero un buon racconto... Stava per strapparmi una lacrima verso la conclusione, segno che si è riuscito a creare qualcosa di davvero profondo in questa storia. Davvero molto bella. Grazie.
Buon pomeriggio.

Recensore Junior
15/11/16, ore 13:42
Cap. 1:

L’Uomo nella Luna, in un modo o nell’altro, sembra sempre entrarci. O almeno questo è ciò che ne ho dedotto leggendo le primissime righe di questo racconto. Mi chiedo se Pitch avrebbe continuato a vegetare nel suo supposto sonno eterno, se la Luna (i famosi raggi inviati da Manny in perlustrazione, secondo la curiosa teoria di Joyce) non avesse trovato un modo per raggiungerlo di nuovo. Mi chiedo anche se lui, per qualche verso, non lo avrebbe preferito. Oblio eterno… tanto, alla fin fine, quello sembrava già essere il suo destino.
 
Oh, Pitch ha trovato qualcuno che lo può vedere! Sono contenta per lui. Anche io sono in ballo a scrivere un racconto con qualcuno che può vedere Pitch. Mi ha sempre fatto tristezza l’idea che venisse emarginato in quel modo. Così ho dovuto, assolutamente, trovargli una compagnia (non so se lui abbia apprezzato molto il mio pensiero, però).
Certo che la tua Joey è una tipa piuttosto dura e inflessibile. L’Uomo Nero s’è decisamente trovato qualcuno di ostico a cui pretendere di fare paura. Sfortunato fino all’ultimo granello di sabbia, povero. Ma vedo che non ha dismesso la sua aria da sbruffone incallito (e nemmeno le sue gabbie… questa ostinazione nel mettere i bambini in gabbia prima o poi dovrò capirla, lo fa anche Joyce nei suoi libri).
 
Mi piace la stanza della relatività dell’Uomo Nero, sembra parecchio interessante, mi ricorda un poco la tana del bianconiglio, per certi versi, o i “migliori” incubi, se è per questo.
Pitch ha poca pazienza, soprattutto con i bambini, e vedo che l’ha già quasi esaurita con la tua Joey. Pensare che lei nemmeno fa i capricci. Ma forse lui l’avrebbe preferito?
L’ha riportata a casa. Questo è inaspettato. Immaginavo si sarebbe limitato a liberarsene, invece l’ha accompagnata davanti alla porta di casa, ed è persino rimasto ad aspettare che la madre aprisse, quasi volesse assicurarsi che fosse al sicuro per la notte. Mh… strano e curioso.
 
Solo un appunto: Pitch Black, come fosse una sorta di nome + cognome (come Jack Frost, per intenderci). O almeno così è nel lungometraggio animato. Nei libri è solo Pitch, non ho mai visto scritto Black da nessuna parte, per ora. Tra l’altro ho recentemente scoperto che in inglese il termine è usato per definire il buio più profondo, come il nostro Buio Pesto, insomma: Pitch Black, Nero Pece. È carino… oddio, ho il vago sospetto che non siano in molti a trovarlo “carino”, ma vabbeh.
 
Molto bene. Mi sono messa da parte la tua storia per leggerla con calma e vedere un po’ come va avanti. Per il momento sono soddisfatta, l’ho trovata molto interessante. Quindi ci sentiamo al prossimo capitolo.
 
Roiben