è stata una notte davvero strana, ciononostante tutto mi sarei aspettato fuorchè concluderla con una lettura che sicuramente non avrei dovuto fare. ma sono consapevole che non si possa tornare indietro e non me ne rammarico. ogni istante inesorabilmente passa e finisce con l'innalzare la detritica pila di decisioni prese e scelte fatte che ormai appartengono al passato. non si può vivere al momento, pensando (e forse sperando) che la vita si breve, che in fondo potrebbe accaderti un imprevisto in qualsiasi istante, in qualsiasi posto. qualcosa che possa finalmente marchiarti a fuoco sulla pelle il biglietto di solo andata per quel posto freddo e buio al quale tutti siamo destinati. lì finalmente la pace appesantirà le giornate, e il nostro unico amico sarà il cartellino appeso al nostro alluce sinistro. si, è facile pensare che l'inesorabile ti aspetti dietro l'angolo, e soprattutto che quell'angolo sia sempre più vicino di quanto sia riportato sulle indicazioni stradali. purtroppo però non è così. la vita è lunga, troppo lunga. non ti investirà un autobus domani mattina ne tanto meno scivolerai nella vasca da bagno la sera successiva. almeno 50 anni incombono come la spada di damocle sulla tua testa in attesa di una scelta sbagliata che possa farteli gravare addosso come macigni inesorabili. questa è la nostra vera condanna, e l'unico vero masochismo è quello che ci tiene legati a quest'infernale quotidianità. quindi prendo atto delle mie azioni e attendo speranzoso un lieto fine.