Ciao Blablia. Stavo girovagando per il tuo utente (come avevo promesso non so quanto tempo fa ^^"), e sono incappata in questa OS. Come ho letto il titolo l'ho subito aperta. Devi sapere che Locked Away fa parte della mia personale playlist Johnlock, ed è anche una delle mie canzoni preferite. Poi Adam Levine è patrimonio mondiale, che te lo dico a fare. *-*
Mi è piaciuta molto, hai saputo adattare perfettamente le parole della canzone (If I showed you my flaws, If I couldn’t be strong, Tell me honestly would you still love me the same?) - costellate da quesiti che cominciano per "se io...?" - al testo e nello specifico ai turbamenti di Sherlock. Mi ha sorpreso molto come lui si faccia tante paranoie, soprattutto sul fatto che John possa non vederlo più solamente come una mente geniale, ma anche come uomo con dei sentimenti, e per questo pensa che possa perdere interesse per lui... le solite paranoie da innamorato, insomma. Il timore di perdere la persona più importante dopo essersi mostrati del tutto, senza filtri. E anche nel mostrarsi un po' impacciati, perché con i sentimenti, Sherlock, non ci è abituato... ma ecco che il suo dottore, come sempre, riesce a stanare queste paure, semplicemente con un sussurro durante il dormiveglia. Semplicemente rimanendo se stesso.
Che dire, questa OS è stata davvero una piacevole scoperta, da inserire nelle ricordate.
Alla prossima,

Chappy_

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Ma ciao :D che piacere trovare un tuo nuovo racconto a tema Johnlock!
Vedere Sherlock così pieno di dubbi è così triste poverino così vulnerabile :/ ha così paura di perderlo anche se adesso è lì con lui, che dorme con lui, ed è percepibile il dolore che questo gli procurerebbe, povero :/ ma io sono sicura John lo amerebbe lo stesso :)
Ma d'altronde Sherlock è l'uomo della ragione sono emozioni nuove per lui, e visto che per me le prova in modo più "sentito", lo travolgono quasi e così anche i dubbi.
E non si lasceranno di certo, John e Sherlock si completano e lo faranno per sempre <3
John che gli sussurra il "ti amo" e che porta via le sue paure come il vento sulla polvere? E' bellissimo tutto ciò, profondo e fa stare meglio Sherlock :) e la trovo una cosa bellissima!
Bellissimo davvero! E scritto in modo impeccabile, bravissima :D
E direi anche un grazie anche a quella canzone che ti ha dato bisogno di fissare questi pensieri oltremodo stupendi complimentoni :D

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Mh, notevole. Decisamente. Mi piace questo Sherlock che, a letto, sviscera le proprie paure e che si ritrova a chiedere a se stesso se John lo amerebbe ancora se... Ho trovato profondo il concetto che Sherlock esprime nel momento in cui si chiede come reagirebbe John di fronte a un Holmes preso tutto insieme e non poco alla volta come invece tenta (o crede) di fare. Già perché io son convinta che John sappia già tutto e che lo ami proprio per questo. Perché cerca di essere migliore, perché centellina i difetti di modo da non essere esageratamente Sherlock Holmes. Bellissimo anche il peso che dà alle parole. Perché le parole sono importanti e lui che è un genio lo sa, perché la gente le spreca così come John che spreca un ti amo che è prezioso e che lo fa nel dormiveglia.

Come ho detto, notevole e sorprendente. Complimenti.
Koa

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Molto toccante, davvero.. ho ancora gli occhi lucidi...
I dubbi di Sherlock sono comprensibili.. l'amore è un mistero per lui...
Non sa cosa pensare, non sa come comportarsi, teme di non essere abbastanza per il suo dottore...
E cosi si chiede se John lo amerebbe lo stesso, se morirebbe per lui, se fosse meno intelligente, se non fosse così straordinario ai suoi occhi...
E da questi pensieri confusi traspare tutta la sua umanità.. non è mai stato così vivo, umano e fragile come in questo momento.. tra le braccia di John, con il suo respiro sulla pelle...

Tutto quello che scrivi mi emoziona  profondamente.. mi scuote.. mi spinge a riflettere.. sei fantastica!!


 

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I pensieri di Sherlock, quando sono delineati così bene, ti travolgono.
Mille dubbi, mille prese di coscienza e alla fine solo una certezza, il "noi" finale.
Sempre brava, alla prossima!

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Mi è piaciuta molto, davvero, questa che, più che una ff, è un fluire di emozioni e pensieri che, spontaneamente, animano la notte di tenerezza e vicinanza. E’ come avvicinare una lente per scoprire le diciture più illeggibili di una didascalia: da un’indistinta dichiarazione d’amore, possibile tra un qualunque “uno” ad un non ben identificato “altro”, si passa decisamente ad un preciso “uno” ed ad uno specifico “altro”: “…e le corde del mio violino non fossero oiù sufficienti… Tu, John, moriresti per me?..”. Sono proprio loro, Sh e John, soli contro il resto del mondo che tende a separarli con incomprensioni ed invidie. Riporto in chiusura questa che ritengo una delle frasi più belle che possano definire non solo la johnlock ma un universale sentimento d’amore:”…Due parole…Dietro di loro, nella mia testa, silenzio. Davanti, noi…”. Ciò che hai scritto un senso ce l’ha, eccome.

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I dubbi di Sherlock sono più che legittimi.
Che ne sa lui di amore e cuore?
Lui è la mente, analizza tutto, anche l'amore.
Come potrebbe non chiedersi se John lo amerebbe anche se non fosse più se stesso?
Dall'altra parte c'è John.
Lui non analizza.
Lui non si chiede.
Lui ama.
E lo sussurra in uno sbadiglio.
Lo dimostra in una mano appoggiata sul cuore.
Decisamente un bel racconto per la buona notte.
Grazie per averlo condiviso con noi.
Alla prossima!
Ciao! :-)

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