Recensioni per
Il gelo nell'anima
di mamma Kellina
Questa storia ha tutto il fascino di uno sceneggiato in costume, più vado avanti a leggerla e più me ne convinco. Ogni capitolo si aggiungono particolari descritti sempre con grande accuratezza. In questo la visione lieta di una famiglia felice e di una coppia che si ama con grande tenerezza all'improvviso prende i toni del dramma. E tutto molto coerente poi. E' naturale infatti che aver visto la sorella e il presunto benefattore fare sesso e pure in quel modo così sensuale (la scena mi ha ricordato un film di cui però non rammento il titolo) possa aver sconvolto Roberto. E lui si comporta da perfetto figlio della sua epoca sentendosi ferito nell'onore e tradito al punto tale da scappare di casa. La descrizione dell'incontro con il maresciallo, l'irritazione di Chris alle parole di questi, la notte insonne trascorsa da Maria, il suo colloquio con il fratello, le parole buone dell'ufficiale al ragazzo e in sottofondo la pioggia battente nelle livide e fredde giornate di febbraio ebbene... mi hanno presa ed emozionato. Ora il milord è pure malato.Sei brava, l'ho detto e lo ripeto, ma sei pure un po' cattivella: quante disgrazie per questi poveretti! |
Tengo fede alla mia promessa di finire di leggere questa bella storia e appena ho un momentino, ne approfitto per vedere un altro capitolo. Mi aspettavo non so quali disgrazie e invece sei stata molto buona: queste pagine sono piene di dolcezza. Mi hai fatto vedere Maria e Christopher attraverso gli occhi del medico, in una prospettiva quindi esterna alla narrazione molto efficace. Due peccatori per l'epoca (more uxorio! Anche i termini che usi sono adeguati alla storia!) ma in realtà due persone innamorate. Lui è generoso, molto generoso e Maria ne è conquistata. Vorrebbe essere sposata per regolarizzare la sua posizione |
Stupenda la scena del giardino, quando nel silenzio rotto solo dalle loro voci e dal gorgoglio della fontana, Christope si lascia andare a confidarle qualcosa della propria infanzia infelice (ed almeno anche io comincio a capire il perché di quel crattere così acido). Ma tutto il capitolo è molto bello, tenero e romantico, soprattutto nella parte ambientata a Venezia. Oramai il giovane nobile e Maria si sentono come se fossero sposati e devo dire che nonostante il suo caratteraccio lui si sta comportando proprio bene. Le dà appoggio anche con i fratelli e non la tratta come un'amante soltanto. Anche Maria è dolce, così presente e attenta ai bisogni del suo uomo da arrivare a dargli dei consigli proprio come farebbe una vera moglie. Ora il capitolo è finito con questo fatto della sorellina. Ho già letto in giro che molte tue lettrici ti giudicano "perfida" ma se fai passare un altro guaio a questa povera figlia già così sventurata, giuro che smetterò di leggere. Scherzo, naturalmente, non vedo l'ora di proseguire nella lettura. |
Come ti avevo promesso appena ho trovato cinque minuti sono tornata a leggere questa storia. Ma la promessa l'avevo fatta più a me stessa che a te perché la trovo troppo bella, quasi magica. Vorrei tanto che fosse un libro da tenere sul comodino e poterne leggere un pezzetto ogni tanto e non solo quando i miei ragazzi sono a scuola e ho libero accesso al computer o quando smetto un attimo le mie incombenze domestiche (destino di noi Elfidomestici d'altra parte). Certo mi beccherei qualche sfottò in famiglia perchè non mi hanno mai visto leggere libri romantici ma io spiegherei che questa storia è ben lontana dai cliché tipo Harmony invece è molto profonda e accurata. Questo capitolo è bellissimo per le ambientazioni, per le descrizioni accurate, per la bravura nel sottolineare le emozioni di tutti personaggi. Carlo che passa dalla sua spensieratezza all'irritazione, Claire che è turbata ma ha sempre una buona parola per tutti, Olimpia, un po' oca, che vede il bel milord e decide di darsi da fare senza nemmeno rendersi conto della situazione e infine Eduardo che oscilla tra la speranza e la paura, deciso a conquistare con ogni mezzo la donna persino con la serenata ("Fenesta vascia" è bellissima ma non è molto conosciuta fuori Napoli, credo). Ma sopra tutti risaltano Christophe e Maria entrambi innamorati, entrambi convinti di non essere ricambiati. E sbagliano, mamma mia quanto sbagliano! Il primo talmente chiuso nel suo passato dolore (ma quando sapremo cosa gli è capitato?) da non rendersi conto di avere accanto una persona che lo ama e arriva a essere addirittura scostante e sgradevole con lei. Però fa pena oltre che rabbia perché è disperato e la sua disperazione arriva al punto da togliergli ogni fiducia in sè stesso. Hai delineato anche bene il contrasto che vive internamente che nonostante tutto il suo self control britannico, come lo definisce il suo amico, all'improvviso viene fuori. Le battuttine acide, i riferimenti alla mattina d'amore che fanno arrossire Claire, lo scatto di fastidio che ha quando lascia il ristorante denotano come quest'uomo sia infelice e quanto sia lontano dalla indifferenza che finge di provare. In quanto a Maria si dimostra sempre abbastanza infantile, capricciosa e vanesia. La civetteria che mostra con Edoardo è quasi disgustosa. Possibile che non si renda conto che è proprio questo a far dubitare al suo compassato amante dei suoi sentimenti, possibile che non riesca mai a mostrargli il lato migliore di sè? Comunque mi è molto piaciuta la scena finale quando lui le dice : "Che vuoi?" e lei risponde con una sola sillaba: "Te!" ed è bella la descrizione della carrozza che si allontana lasciando la spiaggiaalle spalle e loro i due, innamorati, che si ripromettono di lasciarsi alle spalle anche il passato e le incomprensioni andando verso un futuro in cui dovranno imparare a capirsi e soprattutto a parlarsi. Dal canto mio non so quanto ci metterò a leggere questa storia ma il farlo sarà un vero piacere e rinnovo i complimenti per la tua bravura. |
Tipo interessante quell'Edoardo. Io un pensierino su di lui ce l'avrei fatto. |
Perdona questo Elfodomestico Kellina ma i tuoi capitoli sono davvero troppo lunghi e allora ti farò la solita recensione con gli appunti (meno male che c'è questa funzione) che ho preso man mano che leggevo. Non sarà da critico letterario ma è abbastanza approfondita. |
Ebbene sì, lo ammetto, sei riuscita a chiudere la bocca a quel borbottone di elfo domestico. Ora ti parlerò come Maria, omonima della tua protagonista e napoletana come te e lei, perché voglio che tu sappia, al di là di ogni scherzo, quanto sto apprezzando questo romanzo che sarebbe degno di essere pubblicato per quanto è bello. Questo capitolo è superlativo, forse il migliore che ho letto fino a ora. A parte il fatto che è scritto benissimo, soprattutto nelle parti in cui la parlata dialettale che ci hai messo ha reso più vivo il racconto, ma è davvero commovente e intenso. Ci sono talmente tanti particolari che mi sono piaciuti che non so nemmeno da dove cominciare. Forse comincerò proprio dalle citazioni dei luoghi: la bottega alla Riviera di Chiaia, i miseri vicoli dove c’è la casa di Maria, la cantina fumosa, la chiesa dai cancelli chiusi, la funicolare che porta al Vomero arrampicandosi con i suoi vagoncini di legno lungo le pendici della collina, la chiesa di Santa Francesca sui Quartieri. Forse io li ho apprezzati di più perché li conosco, ma credo che nessuno possa essere rimasto indifferente nel leggere la descrizione della ragazza che corre lungo le strade viscide di umidità e silenziose della sera o il suo fermarsi come in pellegrinaggio davanti alla casa che è stata il suo nido. Sono luoghi così ben descritti che pare quasi di vederseli con gli occhi dell’immaginazione così come è coinvolgente il momento in cui lei vede i topi (io sarei svenuta, sul serio). |
Lo so che il mio dovere di Elfo è leggere di Harry Potter, ma dopo essere incappata nella lettura di un paio di cose le cui autrici sembravano essere appena uscite dalle luride mani di un Dissennatore, mi è venuto un "gelo nell'anima" ed ho deciso di continuare nella lettura del tuo. E' un po' impegmativo ma non me ne sono pentita. Il capitolo 6 è bello quanto gli altri. A mano a mano che leggevo ho preso degli appunti e te li riporterò pari pari: |
Questo Elfo mantiene le promesse e sta leggendo anche questa storia a cui tieni (e fai bene). Ma non avendo troppo tempo dovrai accontentarti degli appunti che ho preso a mano a mano che leggevo il capitolo (se ti lamenti... borbotterò peggio di Kreacher). Eccotele (ma rispondi a quella mia domanda, sono curiosa): |
O' presepio, me piace o' presepio! Sarà una fissazione di noi napoletani? E' bello leggerne in una storia, soprattutto quando gli zampognari parlano da zampognari. |
COMPLIMENTI, QUESTA STORIA E' STUPENDA!!! MI HA COMMOSSA TANTISSIMO. IL FINALE DOLCISSIMO, KE BELLI KE SONO..... |
Certo Maria si è sistemata bene: spende e spande e fa la padrona in casa come se non fosse successo nulla. E neanche si può lamentare per le prestazioni sessuali che le vengono richieste, anche a lei il marchesotto gusta (quando un uomo ti attira il gioco padrone-schiava può essere molto eccitante). Non riesco a capire il personaggio di lui, a volte mi sembra innamorato, a volte solo un gran figlio di buona donna come in questo scambio di battute con lo zio: |
Una premessa sincera: io non ho molto tempo da dedicare alla lettura e quello che ho, preferisco usarlo per leggere veri libri. Però questo sito mi incuriosisce e ci sono arrivata soprattutto per Harry Potter. Quindi, dopo aver visto che la tua storia è un "originale-romantico", è di ben 28 capitoli e che ognuno di essi è lungo pagine e pagine, mi ero un po' scoraggiata. E' capitato però che oggi, con una mezzora a disposizione e dopo una ricerca infruttuosa di qualche one-shot decente o almeno di una storia a capitoli ma non in corso da anni e non chilometrica, mi sono decisa a tornare a leggere questa. |
Sono napoletana come te (l'ho letto nel tuo profilo) e mi piacciono molto le storie in costume per questo forse, contrariamente ai miei gusti che mi orientano verso le one-shot, sono stata attirata dalla tua. Devo dire subito che di tempo per leggere ne avrò molto poco e non so se ce la farò a vederla tutta ma già dopo questo primo capitolo devo dirti brava. Sai far entrare subito il lettore nello spirito dell'epoca forse per il modo di parlare dei tuoi personaggi, molto appropriato per delle persone vissute più di un secolo fa, forse per quelle piccole pennellate che dai qui e là (il largo cappello di Maria ornato di piume, la carrozza che ferma davanti alla "moderna" abitazione stile Liberty). Inoltre si vede bene che hai curato i riferimenti storici. Tutti i personaggi, dal compito maggiordomo, alla madre di famiglia che perde il senno per i dolori antichi e presenti , al banchiere in rovina che si suicida per onore, sono perfettamente credibili e ben raffigurati. Ma lo sono soprattutto l'ambiguo lord e la ragazza passata dal benessere alla miseria che preannunciano un intreccio sicuramente interessante. Spero quindi di riuscire a leggere tutto. Intanto ti faccio i miei complimenti per una fiction che ha il fascino dei vecchi romanzi. |
(Preferenza espressa per il concorso 'Storia coi migliori personaggi originali') |