Recensioni per
Senza passato, solo il presente
di niane

Questa storia ha ottenuto 30 recensioni.
Positive : 30
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
22/08/17, ore 00:21

Ottima lettura pre coricamento; inizierei così, questa mia recensione notturna. Ho seguito la tua storia come lettrice silenziosa, ma questo capitolo è questa serata mi hanno dato la giusta spinta per lasciarti un commento: che dirti, la storia è molto bella in generale ed è chiara la tua abilità nello scrivere, è tutto molto scorrevole e si legge con grande piacere sia nelle parti descrittive che nei dialoghi, molto brillanti ed IC nonostante lo Sherlock che tu ci presenti non sia più "sé stesso" proprio a livello di trama. Ma sta forse proprio in questo il grande paradosso della storia che hai egregiamente creato: uno Sherlock che ha perso la memoria, ma che in qualche modo ha trovato in ciò un "equilibrio". Ha trovato il coraggio o la lucidità sentimentale che gli mancava; beh, non ho ancora tutto ben chiaro della sua introspezione sicuramente intricata (la reazione alla scena del crimine è stata molto particolare, direi), credo che ci riserverai delle sorprese in ambito emozionale, non so, forse un po' di angst? Non sono brava nelle deduzioni. ;) Beh, comunque questi due si amano da sempre, e questa cosa mi piace un sacco. Passiamo quindi alla parte della storia che mi è piaciuta davvero troppo: in primis, il bacio fine a sé stesso. Stupendo, incerto, emozionale. L'ho apprezzato, me lo sono immaginata con facilità ed è stata una scena stupenda. La parte Lemon, poi: hai fatto benissimo a non farli concludere, sarebbe stato troppo frettoloso. Già John ha accettato il tutto con una tranquillità anche troppo accomodante; ma come ho scritto sopra, mi aspetto del futuro angst. Poi se non c'è e ci regali solo del Lemon duro, crudo e fluffloso al tempo stesso vabbene comunque, eh, la qui presente apprezza lo stesso poiché ha davvero adorato il modo in cui hai descritto gli atti fisici: sei stata specifica ed erotica, ma allo stesso tempo non è volgare, ed è tutto molto amorevole. Un giusto mix, che alza la temperatura della stanza di Sherlock e John, ma anche la mia, alla fine. ;) Beh, la smetto di tediarti. Brava, mi resta da dirti, facendoti davvero i complimenti per questa storia. Ciao :)

Recensore Master
11/08/17, ore 09:24

Ciao! La tua storia mi ha incuriosita sin dalla sinossi: l'idea di partenza, sebbene se ne siano fatti film e libri in abbondanza, non mi sembra di averla mai vista in una ff del fandom di Sherlock, o almeno tra quelle che mi è capitato di leggere. Ma al di là di questo, mi piace come stai mandando avanti la storia: Sherlock è Sherlock anche se non si ricorda di esserlo ed è difficile far risultare IC un personaggio che non si ricorda chi è, quindi complimenti. John è un tenero cucciolo a stargli dietro, as always. Non è facile gestire un rapporto come il loro, specie visto che Sherlock è in se ma non troppo... Mi è piaciuto molto il momento sul divano (non ricordo se fosse in questo o nel capitolo prima ma ho letto il tutto diversi giorni fa) nel quale Sherlock "fraintende" il rapporto che aveva con John cogliendo invece la verità del loro rapporto, quella familiarità così completa e quell'affetto e pazienza così incondizionati che fanno sfociare l'amicizia in qualcos'altro... John nega, vabbè, ma John nega sempre. Aspetto di vedere come si evolveranno le cose. Se Sherlock prenderà a fare il suo vecchio lavoro, se porterà John all'esasperazione, se, ma sopratutto come, i nostri eroi si metteranno insieme in una situazione così atipica persino per loro. Vedere Sherlock dedurre quello che non si ricorda è stato fantastico! Ma del resto lui è un mito! La caratterizzazione dei personaggi è fatta bene, leggo sopratutto per questo!
Ps: risate per la "fidanzata" di Lestrade più ricca di lui...qualcosa mi fa pensare che sia Mycroft!!

Spero che porterai avanti la storia,
Un saluto,
Lady dreamer

Recensore Master
02/08/17, ore 16:43

Per me, il terzo capitolo è migliore dei precedenti che, pure, sono molto validi. Affermo questo perché hai scritto mescolando ed intrecciando atmosfere e sensazioni diverse, ottenendo un risultato che trovo davvero interessante. Mi ripeto, perché ne vale la pena e penso ti faccia piacere, in un’osservazione fatta precedentemente sul gradimento causato dal tuo modo di scrivere, accurato ed originale. Alla precisa scelta lessicale abbini la capacità di introdurre dialoghi non troppo invasivi rispetto alla parte narrata, ma sicuramente efficaci. Anche qui c’è la tua consueta, divertente ironia che semini qui e là rendendo brioso ciò che racconti. Per esempio, è per me spassosa quell’ indimenticabile quell’immagine di John che, svegliato di soprassalto dalle esercitazioni strazianti di Sh con il violino, fissando la sua fedele pistola, per un attimo pensa al modo più sbrigativo per difendere il suo sonno (“…se fosse più conveniente lasciare il cadavere in salotto…”). Ma l’apice del divertimento per chi legge, secondo me, è quello in cui Sh si presenta in salotto, non solo ancora tutto gocciolante per la doccia appena fatta, ma addirittura “avvolto in giri e giri di…pellicola da cucina”, evidentemente per preservare la medicazione dall’acqua. E, ciò che rende ancora più comica la situazione, è proprio il contrasto tra il macchinoso sistema impermeabile, sicuramente escogitato dalla premura affettuosa di John, e l’espressione oltraggiata, ma dignitosa, del consulting (“…fissando John con sguardo tagliente…”). Sei stata veramente geniale nell’ideare tale situazione, combinando, oltretutto con precisione, i caratteri dei personaggi coinvolti, compresi Mycroft e Greg.
John, per esempio, ti è riuscito splendidamente nella sua infinita pazienza, nella sua umanità così sensibile e nel sentimento, ormai insopprimibile, che lo attira verso Sh da molto tempo. Il capitolo si chiude con il povero Watson, “congelato” dallo sguardo inquisitore di Sh che sembra un felino pronto a ghermire la sua preda.

Recensore Master
02/08/17, ore 16:42

Molto piacevole anche questo secondo capitolo, in cui ritrovo il tuo stile personale ed avvincente e l’originalità della trovata dell’amnesia di Sh. A proposito di questo fatto, mi stanno seriamente venendo dei dubbi sulla reale esistenza di una tale menomazione. Infatti scopro certi atteggiamenti quasi nascosti di Sh che mi fanno pensare ad una finta amnesia (“…soppresse un sogghigno traditore…nascondendo il sorriso sotto uno sbadiglio…”). Potrebbe essere che tu abbia ideato una tale possibilità nella trama narrativa che hai in mente e questo sarebbe senz’altro molto IC, considerando le caratteristiche caratteriali di Sh, tendenti alla manipolazione degli altri per ottenere qualcosa che gli interessa. Qui, però, “gli altri” sono John e la sua evidente attrazione per lui, dunque, visto che non è un sentimento a senso unico, a quanto sembra, è logico che ciò che vuole ottenere Sh è la capitolazione del medico.
Sui due veglia Mycroft, che tu rappresenti in un modo che mi è piaciuto molto, e noto con piacere che, anche per quanto riguarda questo personaggio, ti sei attenuta ad un ritratto che rispetti le caratteristiche IC: il suo autocontrollo, la sua eleganza perfetta, la sua freddezza che, però, non riescono a nascondere del tutto l’affetto che ha per il fratello minore. Ma il fatto che io ritengo particolarmente intrigante, in questo capitolo, è il progressivo indebolimento delle difese di John, assediato da morbidi capelli neri, da “occhi grandi e fiduciosi” e, soprattutto, labbra troppo vagabonde. Tutto ciò l’hai rappresentato con la tua consueta e piacevole capacità di raccontare e divertire senza banalità inutili. Un esempio di questo, fra tanti, è una frase che mi è rimasta impressa per la sua tenera ironia: “…Sherlock si era trasformato in una palla silenziosa annidata nel divano…”. Una storia che si sta confermando molto riuscita e che, per fortuna, non mi è sfuggita.
P.S. Mi permetto di occuparmi di una piccola svista: Anthea, non Altea. A meno che tu non abbia volutamente cambiato il nome della collaboratrice fedele di Mycroft. Comunque non è certamente un particolare rilevante, in un pezzo dove tutto rientra in un equilibrio perfetto.

Recensore Master
02/08/17, ore 16:40

"Meglio tardi che mai": recensione un po' tardiva ma ugualmente espressione del fatto che la tua storia mi abbia interessato. Piacevole, originale, ben scritta: queste le caratteristiche che mi sono venute in mente dopo la prima, veloce lettura della tua storia. Ad un successivo sguardo più approfondito se ne scopre la struttura agile, senza troppe soste nell’introspezione; la caratteristica per cui, invece, è necessario un maggiore indugio nell’osservazione delle motivazioni psicologiche, causa dei comportamenti dei personaggi, diventa necessaria soprattutto dove predomina l’angst o l’espressione di forti sentimenti. Qui, sicuramente si parla d’amore, ovvio, ma è tutto più sfumato nel sorriso. Il problema medico di Sh, quasi quasi, viene da te trasformato in una nuova opportunità per il consulting di poter ridare un “assetto” più chiaro e definito al suo rapporto con John. Il che significa, e ne sono felice come accanita johnlocker, che, finalmente, non ci sarà più troppo “non detto” e troppo “non fatto”. Efficace l’introduzione iniziale nel clima asettico dell’ospedale in cui si delinea una tua capacità descrittiva molto accurata ed attenta ai particolari. Gustoso il momento in cui la soddisfazione del primario, che sta interrogando Sh per valutarne l’effettivo stato della memoria, viene gelata dalla scoperta che quest’ultimo non si ricorda il suo nome ma lo conosce perché si è sentito chiamare così da John. “… Oddio, mi vesto anch’io come lui?..”: hai seminato, qui e là, delle occasioni di puro divertimento in cui il consueto aplomb di Sh sfuma in un’impertinente e sfacciata mancanza di tatto. Ma, trattandosi di relazionarsi con Mycroft, tutto sommato, siamo nella normalità…

Recensore Veterano
31/07/17, ore 13:48

Quanto mi piace questa storia? I ragazzi sono meravigliosi! "Myc" che aggiorna Greg? La mia passione più sfrenata... La prossima volta, magari?
Ora a noi:
Sherlock ha paura, vero? Non tanto di non ritrovare se stesso, è capacissimo di reinventarsi, ma allontanarsi da John?
L'essere senza ricordi lo libera da certe insicurezze e dubbi che lo frenavano prima, permettendogli di ammettere apertamente, con se stesso almeno, i propri sentimenti, rendendosi conto di essere perciò diventato più vulnerabile: tutto ciò che ha, che vuole, di cui sa di avere bisogno è John. E come sempre arriva la parte difficile, far riconoscere all'altro che prova gli stessi sentimenti.
Ma noi abbiamo te, che lavori per loro, no? ;)
A presto

Recensore Veterano
17/07/17, ore 19:39

ciao
beh, io sono arrivata solo adesso, mi pace tanto questa storia, Lemon?
mai abbastanza, quindi.... Vai baby!

Nuovo recensore
17/07/17, ore 12:30

E' bellissima! Dio mio, quanta dolcezza *^*
Uno Sherlock incerto e vunerabile, ma comunque lo stesso furbone e sfacciato che tutti conosciamo ed apprezziamo :3
Peccato che la storia abbia solamente cinque capitoli, ma non vedo l'ora di leggere i prossimi! Complimenti per l'inventiva, un abbraccio <3

Recensore Master
16/07/17, ore 19:43

Finalmente! Finalmente! Finalmente! ^^
Sherlock è di una tenerezza disarmante, povero dottor Watson!
Il malinteso tra loro è comprensibilissimo e leggere di Watson così impacciato mi fa ghignare.
Inoltre apprezzo molto che, nonostante la perdita di memoria, Sherlock sia rimasto un personaggio riconoscibile, non hai sfruttato l'amnesia per semplificarti le cose trasformandolo in un personaggio diverso e più facile da gestire.
Non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli, dove finalmente il caro dottore cederà all'evidenza dei fatti e Sharlock lo farà ammattire per il resto della sua vita! U.U (vero? *ç*)
Al prossimo capitolo! ^^

Nuovo recensore
30/01/17, ore 15:27

LO ADORO.
Sinceramente, grammatica, punteggiatura e lessico sono perfetti.
Mi ha preso sin dall'inizio e sono rimasta piuttosto male quando ho visto l'ultimo aggiornamento.
Ma, in una folle speranza (?), aspetterò con ansia un aggiornamento.
Baci,
-Alba
(Recensione modificata il 30/01/2017 - 03:28 pm)
(Recensione modificata il 30/01/2017 - 03:28 pm)

Nuovo recensore
09/07/16, ore 20:06

Ottimo. Stupendo. Magnifico.
Potrei continuare, ma so che ho reso bene l'idea che ho di questa tua storia. Un'ottima punteggiatura, un'ottima struttura a livello grammaticale e la storia "prende" - sopratutto se sei fan di Sherlock e se lo shippi in particolar modo con John. Non ho nulla da dirti, se non: spero vivamente di leggere il continuo.
A presto.

Recensore Veterano
18/04/16, ore 19:56

Questa storia mi pare mooolto intrigante! Non vedo l'ora di scoprire cos'è questo novecentocinquatatre, anche se ho già le mie idee...
Mi piace molto il tuo stile di scrittura, fluido e abbastanza descrittivo, anche se spero che i capitoli si allungheranno un po' durante la storia.
Al prossimo capitolo,
xxx

Recensore Master
18/04/16, ore 15:54

*___________* Amo quando scrivi ff a rating rosso e amo come hai iniziato questa: è intrigante e dà l'idea che ci saranno non pochi equivoci, il che suppongo costituirà la parte divertente.
Il modo in cui hai fatto muovere i personaggi fino ad ora li rende subito riconoscibili quindi direi che la caratterizzazione è centrata (ora sì, posso dirlo, avendo concluso la serie ieri sera. Mi manca solo lo speciale).
Resto in attesa del seguito! ^^

Recensore Master
18/04/16, ore 11:41

Ciao!! Questo primo capitolo mi ha incuriosita parecchio.. uno Sherlock smemorato è proprio quello che ci voleva! Sono sicura che ne leggeremo delle belle!!
Credo che Sherlock abbia frainteso il suo rapporto con John.. perché non stanno ancora insieme, giusto?
Ma penso che Il detective sia convinto del contrario.. mi sembra troppo espansivo nei confronti di John.. chissà come reagirà il dottore a tutto questo!!?!!
Aspetto con ansia il prossimo capitolo...

P.S. Sappi che mi piace molto anche la FF "Una donna di troppo".. e non vedo l'ora di leggere l'ultimo capitolo! :)

Recensore Veterano
18/04/16, ore 10:59

Ok, direi che mi hai conquistata ed eccomi qui a recensire. Dovevo assolutamente scrivere qualcosa e dirti cosa ne pensavo, adoro queste idee e leggerle, quindi dovevo farlo, ed eccomi qua ** Che dire? Ovviamente amo l'idea e son curiosa di leggerne il seguito, ma penso tu l'avessi già capito con la prima parte della recensione stessa.
Non solo, ovviamente, sono convinta che Sherlock abbia capito male e pensa che lui e John stiano insieme. Infondo John ha detto 'viviamo insieme' e non 'siamo coinquilini', il che fa capire molto male rispetto alla realtà, ma John è un coglione, lo sanno tutti(?) *si è praticamente offesa da sola*
Quindi Sherlock ha sentito dire questa cosa, la prima persona che ha visto è Watson - il che, in realtà, è più importante di ciò che si può credere - ed inoltre la camera che in realtà è sua, lui pensa sia di entrambi u.u
Molto bene, mo il continuo ♥
A presto c:
~Aka

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