Ciao!
Kuramochi e Ryosuke sono due personaggi che ancora devo analizzare del tutto, tuttavia, trovo che offrano molti spunti interessanti per scriverci su, spunti che sono felice di ritrovare anche in opere di altre autrici.
Io sono d'accordo con te quando scrivi che Ryosuke non è un sadico. Da bravo fratello maggiore è abituato ad avere le cose sotto controllo. E' responsabile e anche un pizzichino stressato da avere a che fare con un adorabile e venerante fratellino che nel baseball è dotato quanto (forse se non più) lui e che vuol pure giocare nello stesso ruolo.
A mio avviso, la sagacia e il sarcasmo pungente di Ryosuke nascono da questo suo legame pesante/bello con Haruichi. Tale peculiarità si ripercuote sui suoi legami sociali, dunque, è impossibile non ritrovarla in amore.
Ho stra-apprezzato il dettaglio del "farsi prendere di schiena" lo hai reso bene. Lo hai spiegato andando a fondo, senza togliere spazio a quei tipici detti-non detti alla giapponese. Youichi, fra l'altro, credo che sia perfetto per Ryosuke, e così come lo hai reso tu, anche io ce lo vedo mooolto innamorato.
Perso.
Anche la leggera allusione al fatto che Kuramochi potesse avere un debole per Miyuki (?) mi è piaciuta. Ha dato un tocco di pepe alla fan fiction, dandole quel punto in più. Le shot, spesso, tendono ad avere un'unica linea narrativa, fine a se stessa. I personaggi s scambiano quelle parole semplici, utili alla trama. La storia viene bene ma inizia e finisce lì.
Quel dettaglio, invece, è come se costituisse una diramazione, forse un sentiero morto, forse no. Forse un domani sarà uno spunto. Forse boh. A me sa di realismo.
Perché se fossi Ryosuke, conoscendo Kazuya, magari qualche dubbio mi verrebbe. - E non perché Kazuya sia uno stronzo, ma perché è un bel ragazzo e Mochi ci è più che legato - E poi chissà, magari è successo qualcosa e...
E... questo è realismo. Un realismo che accresce un racconto nato da un prompt. ^_^
Chiudo questa recensione più che soddisfatta da quello che ho letto. L'aneddoto del petalo di ciliegio è stato più che apprezzato. Ci ricorda che siamo in Giappone ed è un ottimo stratagemma per contestualizzare senza ricorrere a descrizioni che potrebbero uscire pesanti o scontate.
Bel lavoro!
OshiOshiOshi |