Ciao Sonia, parto col dirti che la storia fila. Hai usato un liguaggio semplice, a tratti colloquiale e sei stata capace di coinvolgere il lettore (il che è un punto a tuo favore, sicuramente). Nonostante ciò, ho da dirti che mi aspettavo più riflessioni: il primo paragrafo della tua OS mi ha catapultato in un mondo che si è disintegrato pochi paragrafi dopo. C'è molta narrazione e troppa poca riflessione. Suppongo che si tratti di un argomento autobiografico ed è proprio per questo motivo se mi aspettavo di più. Su un ''argomento'' del genere avresti potuto scrivere un qualcosa di molto più convincente, ma credo che tu non sia riuscita a dare il meglio proprio perché si tratta di un avvenimento tuo personale e non sempre si ha la forza di rigirare il coltello nella ferita (e credimi, comprendo benissimo ciò che si prova).
Non fraintendermi: hai delle solide basi (ci sono parecchi spunti riflessivi, pur se non approfonditi). E sono sicura che col tempo riuscirai a lavorare bene su queste.
Spero tu non ti offenda per questa recensione, ho dovuto essere chiara e limpida perché - come ti ho già detto - sei capace, ed è un peccato sprecare le tue capacità. Spero tanto che tu lavori su questa cosa e spero tanto di poter leggere qualcos'altro di te. 
Mi fido, ti auguro una buona ''evoluzione letteraria''.
Ps. Tutti ci sono passati, anche io ho avuto tanti rimproveri prima di poter essere capace. Il trucco è dare il meglio di sé e soprattutto farlo per se stessi.
Un saluto :)