"Sotto il loro candore, il mondo vibrava d’uguaglianza." bella frase che riassume l'inverno del 1789.
Fa effetto pensare che lei è viva, che non c'era il 14 di luglio - del resto le sono mancate tutta una serie di esperienze significative - e fa effetto pensare lui con tutti e due gli occhi, che non è cieco e non beve. Che davvero il loro amore sia tossico e destinato a genrare solo infelicità? Sarebbero stati più felici se ad un certo punto avessero preso strade diverse?

Stupisce anche lui che chiede "Madame Fersen è qui?" e dove dovrebbe alloggiare, di grazia?

E stupisce sapere di questa Bérénice che, come è giusto, è finita malissima ;p

Una nota: non ne so abbastanza, ma credo di aver capito che il sistema di tase non prevedesse uno Stato come lo intendiamo oggi: il re "doveva fre con il suo" per cui provvedeva alle necessità di Capo dello Stato, Corte e quant'altro con quanto era nel suo "domain".
I nobili facevano con il loro, tutte entità separate.
Narrata così fa un po' Robin Hood :)
Ma non è un aspetto fondamentale.

E' un bel racconto e anche scritto bene :)

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Mi piange il cuore ad immaginare Andrè e Oscar così vicini eppure così distanti tra loro!
Oscar che in presenza di Astrèe si sente come un'estranea: ormai la complicità che legava lei ed Andrè sembra essere stata riscoperta con Astrèe..che abbia preso il suo posto?
So che per Andrè non è così, ma il suo comportamento le dimostra altro.
E tutte queste formalità?
Andrè non l'ha mai chiamata 'madamigella Oscar' mentre adesso si sforza di chiamarla 'Madame Fersen' e me ne dispiace.
Questa storia è davvero splendida, poi adesso che Oscar è tornata è ancora più interessante.
La leggo con molto interesse, davvero.
Adesso proseguo nella lettura, alla prossima recensione :)

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Mi sono emozionata quando ho letto questi meravigliosi capitoli. Veramente stupendi!

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Arrivo in ritardo e me ne scuso, ma volevo trovare il tempo per recensire questo capitolo in maniera meno frettolosa, perché credo che sia il più bello che hai scritto (con questo la storia è passata definitivamente tra le preferite!).
I motivi sono diversi... Innanzitutto qui ti confermi Autrice dallo stile raffinato e curato, con una vena di malinconia che trovo molto congeniale; in secondo luogo l'introspezione e lo sviluppo della trama attraverso l'alternanza dei due Pov è stata pressoché perfetta.
Nella prima parte troviamo così un André che con amarezza riflette sul presente incerto della Francia, e allo stesso tempo ci appare turbato dal ritorno di Oscar... un ritorno che riapre antiche ferite e risveglia la sua gelosia. Lo assalgono ricordi di un passato doloroso, trascorso tra le braccia di altre donne prima nel tentativo di soffocare i propri sentimenti, quindi per dimenticare. Ne esce così un ritratto intenso, realistico, vero...ma non sconsolato: il tuo André conserva intatta una fiera dignità. Nel secondo pov, dedicato a Oscar, troviamo la stessa malinconica amarezza, col desiderio forse di tornare ad un passato che non è più.Il cavaliere nero ha risvegliato il soldato, e rappresenta in mezzo per non pensare ai suoi fallimenti sentimentali...ma non può cancellare di colpo i mesi trascorsi. La complicità con André è ormai solo un ricordo, e ora c'è l'ingombrante presenza di Astrée. Ecco quindi il sottile e ben articolato confronto tra le due donne e, a cavallo tra i due pov, l'amaro dialogo con André, dominato da una sostanziale e fredda incomunicabilità (soprattutto da parte di lui).
Alla fine però abbiamo il colpo di scena, che non mi aspettavo in questo momento: la ferita svelata. Quella macchia dell'inizio che si fa protagonista nella chiusa. Brava davvero.
Un abbraccio
Silvia

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Sono molto in ritardo, e me ne scuso, così come mi scuso di lasciarti una recensione soltanto, per questi quattro capitoli così densi, ben strutturati e scritti in modo piacevolissimo. Indugi con misura sull'interiorità dei personaggi, ci descrivi le loro emozioni ed i loro sentimenti ma li associ a momenti di azione e all'introduzione di un nuovo personaggui ricco di spessore e molto, molto intrigante. Ci hai fatto comprendere molto bene l'amore ancora molto intenso che avvelena il cuore di André ma, e sono certa che l'hai fatto volontariamente, non ci riveli quale sia il vero motivo del disagio di Oscar, quello che la spinge a tornare. Ed ora siamo ad un momento cruciale: lui, lei, l'altra e l'ombra del Cavaliere Nero... Aspetto di vedere che succederà. Per ora complimenti, davvero, e un grande abbraccio!

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Un modo semplice e allo stesso tempo vezzoso di raccontare, scivoli lentamente ma inesorabilmente nel racconto e ti senti come se stessi li con loro, a guardarli, ad osservarli da vicino: sono colpita. Complimenti, una storia diversa dal solito che sono sicura, riserverà tante piacevoli sorprese al lettore.

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Ho inserito questa tua storia nelle seguite tempo fa perchè scrivi bene e sai tenere desta l'attenzione del lettore. La tua Oscar è abbastanza simile all'originale, se non per il fatto che sposa Fersen, cosa che proprio fatico ad immaginarmi. Ma è un problema mio, perchè mi capita anche con altre ff che sviluppano questo tema. Nonostante questo, la trama è per ora avvincente e, ad ogni capitolo terminato, rimpiango che non ce ne sia subito un altro da leggere.

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Bello!!! Davvero bello e intrigante. Mi piace molto come scrivi e mi piace anche come descrivi Oscar e André. Lei è molto simile all’originale nel carattere e nel compostamente anche se mi è davvero difficile pensarla la moglie di Fersen...

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La storia si fa sempre più interessante e intrigante con André e Oscar schierati su opposti fronti e questo André così veemente.

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