Ciao Michela!
Sì sì, sono io, non sono un miraggio da esaurimento mentale (?) – anche se temo che continuando di questo passo lo diventerò > w <
A parte gli scherzi, so di aver ritardato parecchio e sono davvero dispiaciuta: purtroppo quest’anno scolastico ha portato parecchie complicazioni in itinere e questo non ha agevolato la mia presenza assidua qua sul fandom: farò il possibile per recuperare adesso, l’estate che mi si para davanti si prospetta ricca ed entusiasmante ma se c’è una cosa a cui non voglio assolutamente rinunciare è la scrittura quindi troverò senz’altro la maniera! Bando alla mia vita, tu come stai? Mi auguro che la fine dell’anno scolastico e l’estate imminente sia per te altrettanto promettente ^^
Ora parliamo di questa fanfic, aaaah l’hai pubblicata parecchi mesi fa perbacco, che imbarazzo *^*
Stando sul generale, posso dire che è una fanfic in cui si sente fortissimo il dispiacere e l’amarezza di Kidou di fronte alla perdita, annunciata in modo così impersonale e privo di dettagli. E’ un crescendo di emozioni, prima stupore, poi rabbia, delusione, infine sconforto e disperazione. Un ultimo addio in un abbraccio, non c’è niente di più umanamente commovente per due personaggi che si sono voluti bene in modo così combattuto e ambiguo. Le frasi che hai utilizzato per tutta la fanfic sono brevi, incisive, pressochè prive di aggettivi o comunque abbellimenti vari. Questo da una parte contribuisce alla rapidità del messaggio che trasmetti al lettore, gli dai subito l’idea di cosa Kidou sente o non sente, pensa o non pensa, vede o non vede e così via: tuttavia rischia di essere un po’ scarno alla lunga, per la prossima volta, se mi posso permettere un consiglio, ti proporrei anche solo di provare, man mano che fai questo azzeccato crescendo di emozioni, ad arricchire le tue frasi. Così anche a livello di forma e struttura si sentirà e sarà ancora più commovente ^^ Per il momento comunque va benissimo anche così, non ho errori da segnalare, sei stata diretta e le emozioni contrastanti provate da Kidou mi sono arrivate dritte al cuore, al punto che a fine lettura avevo gli occhi lucidi – io ho la lacrima facile con questi due, non riesco davvero a non prenderla sul personale <3<3
Scendendo invece nello specifico posso dire di aver colto due scene principali: nella prima Kidou che viene avvertito attraverso la notizia in televisione della dipartita del suo comandante, nella seconda invece i due che si percepiscono fino all’abbraccio che chiude la fanfic.
Nella prima parte prevale senza dubbio lo stupore del ragazzo, l’incredulità: la notizia è talmente tanto inaspettata che è addirittura impossibile da metabolizzare per lui, infatti si guarda attorno, chiede conferma ai suoi compagni perché lui senza dubbio non ha capito bene. Dal commento perspicace di Endou prende avvio in Yuuto un mutamento di emozioni fortissime che lo porta al pianto.
Una cosa che ha piacevolmente attratto la mia attenzione è il modo in cui Kidou si è comportato nella seconda parte. Innanzitutto è rimasto solo, i suoi compagni se ne sono andati e lui è rimasto a riflettere con se stesso: questo non vuol dire che loro sono degli egoisti e nemmeno che lui non ha bisogno di loro. Semplicemente che in quel momento Kidou doveva trovare, capire qualcosa di sé che per stare con gli altri aveva trascurato. Non c’è niente di male neanche in questo, io penso: con le persone care bisogna essere se stessi, tuttavia ci sono quelle piccole cose che vanno a formare il nostro essere e che solo da determinate persone sono conosciute (non perché le altre non meritino di conoscerle, ma perché semplicemente è così che si creano i legami umani)
Dunque Kidou rimane con se stesso e ritrova quella parte di sé spaventata da Kageyama, delusa, arrabbiata, che lo detesta e che ormai non ci vuole avere più nulla a che fare… quella parte che vuole delle risposte, che vuole sapere il perché, perché non lo lascia in pace, perché l’ha abbandonato, perché prima l’aveva voluto con sé… quella parte che gli vuole bene e che nonostante tutto, nonostante i ma di ieri, avrebbe voluto passare del tempo con lui. Mi sono innamorata di questo crescendo formidabile, perché anch’io l’ho strutturato in miei diversi testi e vederlo proposto da te con queste parole mi ha davvero emozionato.
Anche il fatto che prima sente solo la voce di Kageyama non riesce a toccarlo, non riesce a vederlo, addirittura arriva a pregarlo di farsi vedere… è perché in realtà sta pregando se stesso di venire fuori, di ammettere che lo vuole vedere… lotta con sé il ragazzo, finchè la verità schiacciante non lo butta in ginocchio e, in lacrime, gettando da un lato tutte le maschere che con difficoltà è riuscito a levarsi, finalmente vede Kageyama e può abbracciarlo. E’ tutto nella testa di Kidou, s’intende, perché noi sappiamo che Kageyama è vivo e tornerà ad allietare i nostri cuori (?) <3 però è tutto toccante comunque!
E, pardon, ma quando Kidou si è sentito soffiare sul collo per un momento ho pensato male – che bestia che sono, dovrei vergognarmi ma non lo faccio muahahah
Benone, ora ti saluto: ho visto che hai pubblicato un’altra fanfic e la recensirò al più presto, cara!
Ciao ciao,
Sissy <3 |
