Recensione-premio per il contest "Quattro modi di vivere l'amore"
Quando in Switch Girl sono comparsi i primi accenni di una possibile coppia Someya/Reika (mi pare che la Scimmiaccia si chiami così!) non vi ho prestato nessuna attenzione. La relazione tra un professore e una studentessa mi sembrava totalmente assurda, e soprattutto banale, dato il cliché tipico da shoujo-manga. Solo successivamente questa coppia ha cominciato a guadagnare punti nel mio gradimento personale, fino a che non sono diventata una loro sostenitrice ^^
Mi ha fatto piacere trovarli nella tua raccolta, come rappresentanti dell’amore platonico. In effetti, il loro rapporto incarna bene questo tipo di sentimento – inteso nella versione più classica di amore vissuto a distanza, e non di presa di coscienza dell’innamoramento - almeno finché la Scimmiaccia non arriverà al diploma e i due innamorati potranno finalmente unirsi.
Riguardo la tua storia, mi è piaciuto molto il modo in cui hai scelto di rendere l’idea del loro amore, ovvero il fatto che un solo tocco appena accennato, il solo sfiorarsi di una mano, sia sufficiente per accendere in entrambi un’agitazione apparentemente esagerata. È un modo semplice e delicato per far comprendere quanto in realtà i due innamorati siano coinvolti dal sentimento che li lega. Questo ha fatto da contrappeso ad alcune sviste che ho notato nel testo, e che hanno abbassato un po’ il giudizio finale: ho adocchiato un po’ di ripetizioni, e qualche errore di ortografia e concordanza di verbi, ma tutto sommato trama, stile e caratterizzazione hanno bilanciato il punteggio. |
