Recensioni per
Millequattrocentosessantacinque giorni
di Daleko

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/05/16, ore 21:55

Buonasera!
Sfrutto questa recensione per poter parlare di quello che la poesia è riuscita a donarmi, una sensazione che sinceramente non credo di aver provato praticamente mai in tanti poemi che ho letto nella categoria stessa.
Questo componimento è molto lento ma certamente sentito, molto musicale e a parer mio anche musicato, in quanto riesce a trasmettere una sorta di dedica ad una persona che oserei definire piccina e molto cara al cuore dell'autore in sè, che ha compiuto un viaggio lasciando solo un cuore pieno di coraggio e buoni sentimenti, realistico, consapevole di come la vita sia un tranello, una sorta di inferno gigantesco anche a causa della sua assenza.
È una ninnananna colorata di tinte oscure e che lasciano presagire un vuoto e un'assenza che difficilmente troveranno una maniera di essere debellate fino al midollo, in quanto quando un angelo arriva nella nostra vita e la incanta, la sua scomparsa rende tutto così complesso e distaccato, al quale non si può trovare una soluzione in quanto evento irreversibile.
Il pregio di questa litania (ed uso questa parola nel senso più positivo del termine, attenzione) è la sua omogeneità di stile e di scrittura (le anafore che traboccano ne sono un esempio, appunto) e il suo lamento angosciante ma non per questo tedioso e fastidioso, un po' come i canti celtici irlandesi che riescono ad intrattenere e ad esprimere un'emozione unica e sentita, personale,
Proprio perché omogenea nel tutto, difficile trovare una parte che è riuscita a colpirmi più di tutte e per rappresentarla come l'highlight del tutto ma posso dire che con il finale si plasma bene la differenza tra quello che fa l'angelo dormiente e la protagonista di questa vita tormentata e tormentosa, che conta gli anni (anzi, forse più i giorni) stando all'inferno, dalla parte opposta a quella di quello che ora è il custode della sua vita e di una sua parte molto importante.
In ogni caso, un componimento che fa riflettere e tratta la morte in maniera molto misterioso e personale, a seconda di come una persona riesce a percepirla e metterla per iscritto con questi componimenti che segnano un pezzetto della nostra anima: scriviamo senza paura perché si cerca sempre di vivere di sensazioni e di empatia, quando si decide di essere così forti a livello personale ed autorale.
Non mollare e continua a vivere anche per questo angelo, anche lui ti spronerebbe.

Un abbraccio,

Watashiwa