Recensioni per
Il prezzo di una rosa
di tixit
Caspita!! |
Molto belle le descrizion che fai sulle oche, le vie di Parigi....raramente ho letto tue descrizioni così d'effetto e belle. Ed eccoci di fronte a questa Oscar caparbia che non riesce ad accettare e capire il mondo in cui lei vive e che serve, trovando infinite storture. Si vede tutta la sua ribellione interiore verso il ruolo di Andrè che invece di essere diventato un personaggio eroico e avventuroso, è solo un servo e si stupisce che lui possa accettarlo. Ma ci sono ragioni che una persona accetta e sente proprie che un altro non capisce: è storia dell'uomo questa! E Oscar non ha raggiunto ancora la maturità necessaria per capire come va il mondo. Bellissima l'idea di scavallare! Così come l'incontro con le sorelle e la difficoltà a comprendere perchè Maria Antonietta si ostini a non salutare la Du Barry e fare un figlio, ritenendole in definitiva cose per niente trascendentali per poi intuire che la povera austriaca sta solo cercando di adattarsi in un mondo non suo...a modo suo! |
Che tenerezza questa tua Oscar adolescente. Arrabbiata con il mondo e le sue ingiustizie. Oscar é soprattutto una testa pensante ed ecco cogliere le somiglianze con la madre, per trovare qualcosa di lei dentro di sé, per accertarsi di non essere solo il soldatino di papà. Accorgersi che dietro certi silenzi non c'è soltanto la debolezza ma soprattutto la saggezza di non chiedere di più di quello che le persone possono dire, certe difficoltà e sofferenze si intuisco no non c'è bisogno di chiedere. |
Da sola (e per fortuna, altrimenti qui mi prendono per matta!)appena ho finito di leggere ho detto ad alta voce:"Bello!" Un aggettivo anche riduttivo, perché incapace di descrivere il capitolo che mi è piaciuto di più e che dà anche una tua interpretazione dei motivi che portarono Oscar a diventare la più devota e fedele amica della futura regina di Francia, quasi a voler rimediare al suo errore, trovando una similitudine tra sua sorella e la Delfina, vittime di uno scambio per supposti interessi superiori. |
Cara Tiziana, |
Oscar è molto sola, se non fosse per André sarebbe circondata solo dai suoi doveri e dalle false convenzioni di Versailles. |
I gusti del piccolo artista e l'occhio per il bello. Come mi è piaciuta questa frase e tutta l'apertura del capitolo con Oscar che ingenuamente ferma all'apparenza indaga in un'immagine che non riesce a vedere, ma che avrebbe voluto le fosse spiegata perché così forse le caose sarebbero andate diversamente. Ma solo forse, perché come la bambina che è,e che non pare disposta a lasciare andare, si aggrappa ai ricordi felici di momenti ormai passati e si dice che non c'era alternativa, perché lei in fondo non voleva cesure ma solo che tutto continuasse com'era. È ancora così ingenua Oscar nonostante tutta la sua supponenza... Girodelle, è un uomo invece è maturo e intelligente e pronto, per fortuna; e André come lui ed entrambi trovano, capendo al volo il pericolo, il modo di aprirle gli occhi. La scena di Victor che fa cadere l'inchiostro, la sua espressione, lo scambio di sguardi con André, il viso di Oscar... scena perfetta. Il barattolo! Stupendo! |
Un capitolo che, dall'inizio alla fine, è permeato della nostalgia di un tempo perduto; superata l'infanzia tutto diventa formale e non c'è spazio per i regali fatti con il cuore, le persone cambiano così come le abitudini come se fosse facile accettarlo. Un capitolo struggente che fa venir voglia di urlare in faccia ai fautori di questi cambiamenti ingiusti di lasciar libere le persone di vivere e sentire come vogliono....ma non è il secolo giusto, lo so! :-) Quel "mi manchi" finale è di una dolcezza infinita! Volevo sottolineare quanto sIano divertenti i commenti a mente che fa Oscar su Girodelle!!!! Il suo essere scontrosa e ostica nasconde, in verità, il senso di ingiustizia che prova nell'essere trattata in modo diverso, superata la fase dell'infanzia....io lo vedo così.... |
Eccomi in ritardo...se non altro rileggendola ho apprezzato alcuni passaggi che con la prima lettura mi erano sfuggiti: dettagli, sfumature, frasi che costituiscono la ricchezza del tuo modo di scrivere. |
Continua questa bella storia. Questa Oscar scontrosa, preoccupata per la situazione, per il tempo che passa e per come cambia le cose e le persone. Accorgersi che certi piccoli ma gradevoli attenzioni non possono essere più fa male , lasciano dentro un vuoto che bisogna colmare magari con una lettera a chi si vuole bene nella speranza che possa capire, comprendere il perché di certe azioni e gesti. Poi fortunatamente arriva qualcuno che con fare disinvolto , all'apparenza fatuo e vanesio si dimostra assai accorto e conoscitore del loro mondo ed impedisce che la sincerità possa distruggere ciò che è già stato pagato. |
Cara Tiziana, |
Oscar è sempre alle prese con le leziose beghe di corte, ma non per questo riesce a cancellare del tutto i propri sentimenti. |
Ciao ^_^ |
Eh.....quanto darebbe Oscar per essere da tutt'altra parte e vivere un'altra vita?Fai sempre.percepire quel senso di amarezza e di rifiuto che Oscar prova per il suo mondo, falso e ipocrita....Nonostante ciò, divisa tra il suo ruolo, il suo rango, suo padre davvero non riesce e non può ribellarsi!E la si può comprendere....per andare contro a qualcosa che ti hanno inculcato come giusto, ci vuole tempo maturità e consapevolezza.....ogni cosa a suo tempo!Brava Tiziana.....sei sempre the best!!!!! Un bacio.... Sandra |
Bellissimo capitolo dal sapore amaro anche questo, con ilatrimonio che finalmente ha luogo. Ed ecco che percepiamo il distacco insanabile tra le due sorelle, il senso di colpa di Oscar (che probabilmente ha impedito a sua sorella di fuggire, magari spifferando tutto al Generale), fino al finale in cui Girodelle le toglie le castagne dal fuoco. Lui sa...credo. E chissà che quell'ufficiale non sia un parente dello sposo, da cui questa misteriosa e infelice sposa voleva andare... |