Recensioni per
Per me non è finita
di Blablia87

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/06/16, ore 10:41

Non so davvero come sia possibile che io non abbia letto questa storia quando l'hai pubblicata! Mi era davvero sfuggita, shame on me! XD poco male... La recupero adesso, meglio tardi che mai.

Dunque, non ho ancora le idee chiare sul finale aggiuntivo ma a caldo posso dire che ho la sensazione che stoni un pochino con il tipo di John che hai voluto delineare nella storia. L'ho trovato, seppur felice, un poco forzato e credo che ora della fine assolva John in modo eccessivo e forse addirittura immeritato. E non so quanto questo sia "giusto", soprattutto nei confronti di questo splendido e sofferente Sherlock. Questo John ha risvolti enormemente negativi, ed è un personaggio che ha completamente perso tutta quella risolutezza e decisione d'intenti che aveva guadagnato dopo l'incontro con Sherlock. Credo che i due anni e Reichenbach, abbiano spazzato via molto di più in lui, di quanto non sembri. Questo John ancora ha dei rimorsi, ancora sembra quasi arrabbiato da quanto successo, dall'allontanamento di Sherlock. Dalla sofferenza provata. Ancora non pare essersi ripreso del tutto. Io creo che tu abbia dato la perfetta e drammatica immagine di un uomo patetico e vile. Il matrimonio, Mary, una famiglia... Non siamo più nell'Ottocento, e certe famiglie acquistano maggior serenità quando i coniugi sono separati. Io credo che si sia aggrappato al senso del dovere, al legame legale che ha con Mary per evitare Sherlock e quello che ancora prova per lui. Beh, è troppo facile pararsi dietro un neonato, per evitare di prendere una decisione che lo spaventa a morte. Davvero troppo comodo. È indubbio che John ami Sherlock, ed è quasi il suo stesso fisico che gli ricorda che la vita con Mary non è felice come cerca di convincersi. John sta male e non dorme. Eppure, vede Sherlock andar lì tutte le notti, su quella panchina, ma non lo raggiunge mai. E non solo rimanda il confronto, ma addirittura non si prende neanche il disturbo di parlare chiaro. Potrebbe allontanare Sherlock in modo definitivo, dirgli che non c'è più speranza. Però non lo fa e, anzi, lo tiene legato a sé, ancora e nonostante sia stato lui a sposare un'altra persona. Sì è decisamente un personaggio pieno di sfaccettature negative. Non lo definirei ooc, ma diciamo che è un'interpretazione diversa dal solito e che si basa su presupposti che potrebbero benissimo esser accaduti realmente. Questo rende il tutto verosimile, il che è la cosa più importante.

Come dicevo, non ho apprezzato il finale aggiuntivo perché ritengo conferisca a John un'assoluzione che non merita per niente. Non basta andare da Sherlock una notte e dirgli due paroline. Dovrebbe staresene un po' sulla corda adesso, ma Sherlock mi sa che è troppo buono. E che non lo "punirà" per aver tenuto il piede in due staffe. Si è comportato peggio del peggiore (?) dei fedifraghi. Aveva una moglie e una figlia che non lasciava, quando in realtà amava un altro e nonostante non ci abbia fatto niente, lo teneva legato a sè. Sapeva ma non faceva nulla. Perché aveva troppa paura anche solo di parlarci con Sherlock. E non capisco come abbia potuto accettare l'immagine di Sherlock tutte le notti davanti alla sua finestra e come riuscisse a non fare niente per alleggerire quella che, lo sapeva di sicuro, era la pena di un uomo che lo amava e lo ama ancora nonostante tutto e per il quale non sarà mai finita.

Insomma un John Watson che non mi aspettavo affatto. Enormemente negativo e lontano di secoli dalla caratterizzazione odiosamente "badass/puppy/santo" che troppo spesso gli ho visto cucito addosso.
Alla prossima!
Koa
(Recensione modificata il 18/06/2016 - 11:04 am)

Recensore Junior
07/06/16, ore 12:22

È la tua seconda shot che leggo e sono affascinata dal tuo modo di scrivere. Questo lieve angst che accarezza, senza mai sbocciare in una soluzione banale è incantevole. Ho adorato quel "luogo" dove sono ancora loro, luce e ombra. le facce di una stessa medaglia costretti a questa vita che li ha separati pur essendo destinati uno all'altro. L'immagine di Sherlock al buio e John alla luce è molto poetica, e i dialoghi sono bellissimi. Spero che continuerai a scrivere perchè sei davvero brava.

Recensore Master
26/05/16, ore 12:53

Con questa (bellissima) oneshot mi hai fatto percepire contemporaneamente un senso di impotenza ma anche la voglia di non volersi arrendere. Impotenza perché John con Mary e la figlia è inquadrato, volente o nolente, in un determinato meccanismo, in una realtà che di certo non può ignorare, ma allo stesso tempo entrambi non si sono ancora arresi del tutto: Sherlock continua ad andare lì ogni sera (se si fosse definitivamente rassegnato, non lo farebbe) e John lo guarda ogni sera (se fosse pienamente soddisfatto con ciò che ha, non lo farebbe).

Recensore Master
22/05/16, ore 23:32

“…un’ombra scura celata tra le altre…”: Sh non può confondersi tra le altre ombre indistinte che animano la notte londinese, troppo grande è il suo fascino, “troppa” la sua intelligenza, troppo insopprimibile ciò che lo lega ancora a John. “… Dormi… lo immagina dirle dolcemente…”: non c’è dubbio che quell’invito alla pace del sonno il consulting lo desidererebbe per sé, per ritrovare ancora vicino il calore dell’affetto gratuito e accogliente del suo blogger. Mi è penoso immaginarlo solo, con lo sguardo che mendica un fugace passaggio di John alla finestra. E provo questa sensazione di angoscia, sinceramente, proprio perché riesci a farmelo “vedere", quasi fossi lì, anch’io, sotto quella fredda pioggia che arriva fin dentro l’anima, tanto efficace è il modo con cui hai descritto la scena.
John percepisce quella presenza ed è lì anche lui su quella panchina in un attimo, giusto il tempo di lasciare a letto la bambina e di raggiungere il punto di quel “richiamo”. Qui trovo una delle più significative ed azzeccate definizioni del legame unico che resiste tra i nostri due (“…Luce ed ombra. Diversi. Opposti. Complementari…”) che, in poche parole lapidarie tu scolpisci perfettamente.
Anche le frasi, nei momenti in cui l’angoscia ed il dolore si fanno più soffocanti, diventano più brevi, più rarefatte, quasi a sottolineare l’impossibilità di trasmettere tutto il peso di quella situazione (“…Che ascolti. Che capisca…”). Riporto, per concludere, una frase splendida, tra tante: “…offrendogli una scusa per annegare in quel frastuono di acqua ed asfalto i propri pensieri…”.
P.S. Ti ringrazio del finale aggiuntivo, ma ormai già avevo constatato in me qualche “sconfinamento” lacrimale di una sincera commozione…
(Recensione modificata il 22/05/2016 - 11:36 pm)

Recensore Veterano
22/05/16, ore 09:05

Ciao,la mia prima reazione come sai, è stata "oh mio dio, è bellissima" :-p non le manca niente: è malinconica, triste, assolutamente IC, suggestiva, evocativa, in un gioco di luci ed ombre in cui vieni trascinato leggendo, al punto che alla fine ti ritrovi con loro su quella panchina.
Il finale aggiuntivo lo preferisco, perché ti risolleva il morale, dandoti un barlume di speranza per il futuro. Anche senza sarebbe stata bellissima, ma sono un'irriducibile dell'happy end, anche accennato.

Recensore Master
22/05/16, ore 02:31

Non ho letto l'aggiornamento della long, quindi non so perché pensi di non riuscire a scrivere di John e Sherlock.
Da questa storia direi che ti viene bene ed anche tanto.
E non lo dico perché sono le 2.30 del mattino! :-D
Mi è piaciuta ed avresti potuto aggiungere il finale direttamente alla fine .... (?!) .... quando si dice la chiarezza! ;-)
Sherlock sotto la pioggia e John che lo raggiunge fanno tenerezza.
Del resto, non hanno mai avuto il tempo di dirsi cosa provino.
L'arrivo della figlia qualche problema lo provocherà, ma tanto faranno fuori la povera Mary! :-)
Alla prossima!
Ciao! :-)

Recensore Master
21/05/16, ore 21:28

E' bellissima...
So che suona banale, ma non trovo altre parole per descriverla...
Mi fai piangere sempre così tanto.. guarda, non riesco neanche a scrivere...
John ha fatto la scelta sbagliata, ha sposato Mary, ha scelto una vita normale, adesso ha una figlia, deve pensare prima di tutto a lei, non può tornare indietro...

Ha ragione quando dice che Sherlock ha scelto per tutti e due.. poteva raccontargli tutto, ma ha preferito tacere, si è finto morto per due lunghissimi anni... Me lo sono sempre chiesto anche io.. perché non si è fidato di John? Voleva proteggerlo? Ma così lo ha solo allontanato, e alla fine lo ha perso...

Grazie mille per il finale aggiuntivo.. mi ha dato una piccola speranza.. forse non è tutto perduto.. forse possono ancora stare insieme.. quanto lo vorrei!!

Grazie mille anche per la dedica iniziale.. sappi che io ci sarò sempre per te!! 

Alla prossima!! Tanti baci!!! :)