Trovo che la scelta del componimento poetico in relazione a Tolkien, che pure ha scritto una buona fetta della sue opere in versi, sia estremamente intelligente e pertinente. Trovo che i tuoi, di versi, siano fluidi, mai forzati né ridondanti.
Il problema è che hai sbagliato l’argomento su cui basare la comicità del componimento stesso, perché veganismo e vegetarismo difficilmente troverebbero spazio nel Legendarium tolkieniano.
Forse a causa della (deleteria) influenza dei film jacksoniani, si è diffusa l’idea che gli Elfi abbiano tendenza vegetariane o vegane, ma non potrebbe esserci credenza più errata. Gli Elfi di Tolkien sono grandissimi cacciatori, spesso esaltati per le loro abilità in questa pratica, come gli esempi di Celegorm e Beleg Cuthalion (Elfo Sinda al pari di Legolas) dimostrano. Tuttavia è proprio un Vala, Oromë, a configurarsi in quanto cacciatore per eccellenza, e ciò spiega come la caccia, il cibarsi di animali, siano attività assolutamente positive e naturali all'interno del Legendarium, Legendarium di cui i Valar (e gli Elfi) sono espressione saliente.
Quindi buoni i versi, buona la scelta del componimento poetico in relazione a Tolkien, ma peccato per il contenuto: il riferimento agli Elfi vegani “cade” nel vuoto ed essendo il cardine della comicità su cui è improntata la poesia, inficia tutto il resto.
Spero di averti fatto comprendere la ragioni della mia critica e che essa possa servirti in futuro.
(Recensione modificata il 01/06/2016 - 11:41 am) |
