Questa recensione sarà più breve dell'altra che ho scritto. Non mi sento di dare un'opinione elaborata, non credo che serva o che sia opportuna. Mi sento un pò come in chiesa, quindi in un campo, in un ambito e in un contesto che voglio rispettare non tanto, di più. Sono parole sagge, quelle che ho letto. Dure e crude, ma vere, sia quel che sia. Ho letto tanta tristezza, ma anche tanta serenità, il che mi trattiene dal piangere (anche qui!). E se quello che hai scritto lo hai pure pensato e ancora oggi lo pensi, allora credo che vada bene così, che non c'è modo migliore per ricordarsi di qualcuno che non c'è più tra di noi.

Sai quando... Quando c'è quella strana convergenza, quando tutto punta da una sola parte, e dici "Accidenti, ma è impossibile, che coincidenza."
Ecco.
Non c'entra, ma devo raccontartelo: una volta c'era una band meravigliosa, gli X Japan, in Giappone. Erano di una bravura mostruosa. Hanno fatto storia, e più che una band erano praticamente una famiglia.
Poi un giorno Hide, il chitarrista, morì di colpo. Stavo ascoltando la stupenda, straziante canzone composta da Yoshiki e cantata da Toshi, suoi compagni di gruppo, suoi amici, suoi fratelli semmai. Ed è assolutamente sorprendente, in neppure so quale senso, che le loro parole e le tue riescano a parlare di una perdita così diversa, e diversamente sentita e dolorosa, rendendola concreta e spiazzante, ma commovente e così dolce.
Io credo che non avresti potuto rendergli omaggio migliore, ti giuro.
E se il server mi avesse permesso di scriverti questa recensione stamattina, forse non avrei aggiunto la parte sopra, ma la sostanza non sarebbe cambiata.
E' semplicemente, vividamente così vera.
Ti abbraccio forte forte, cucciola.
Jo

Tremo.
Ed è la terza volta che cancello e scrivo. Perchè non ci sono parole per poter commentare, davvero. E io non so che dire. Cioè, penso che solo il fatto che mi hai lasciata senza parole - me, dico:ME, non so se ci rendiamo conto- basti.
Hai creato qualcosa di spettacolare. Hai preso i tuoi sentimenti, i tuoi pensieri e li hai messi su carta bianca. Ma li hai ordinati in maniera così meravigliosa che mi hai lasciata lì, a bocca aperta, incapace di respirare.
Recensione banale, me ne rendo conto. Perdonami, ma non riesco a commentare un capolavoro del genere. Va a finire subito tra i preferiti, penso che me la rileggerò, ne vale la pena.
E sai una cosa? sono contenta che tu non l'abbia tenuta per te, non ce n'era motivo, davvero. Non potevi privarci di una perla del genere, proprio no.
Dod.