Recensioni per
The Final Problem
di Blablia87
Ed eccoci alla seconda puntata. |
Se inizio con "povero John", ti sembro ripetitiva? |
Bentornata!! Aspettavo con ansia questa seconda puntata, e devo dire che ha superato di gran lunga le mie aspettative!!! Anche questo capitolo è lunghissimo, ma quando sono arrivata alla fine mi è sembrato troppo presto!! Il caso è stato molto interessante, mi è piaciuto anche come hai inserito Victor nella storia, e ho adorato il fatto che ad un certo punto sia morto! Pace all'anima sua!! Ho sofferto tantissimo per la piega che stava prendendo il rapporto tra Sherlock e John, meno male che alla fine quest'ultimo si è svegliato! Perfino Mary si è resa conto che tra lui e Sherlock c'è qualcosa che va oltre la semplice amicizia. Il detective lo ha capito prima di John; non lo allontana solo per proteggerlo, ma soprattutto perché pensa che il dottore abbia scelto la sua famiglia. Se solo Sherlock sapesse che John è ancora in alto mare!! Che Mary nascondesse qualcosa, lo avevo intuito, ma che Mycroft sapesse del suo legame con Moran e tutto il resto, proprio non me lo aspettavo!! Mi è caduta la mandibola a terra mentre leggevo, mi sono dovuta fermare per raccoglierla!! A questo punto mi sorge spontanea una domandina: Perché diavolo non l'ha detto a Sherlock? Magari quest'ultimo avrebbe impedito il matrimonio!! Vabbè, è inutile piangere sul latte versato! 😞 Ho letto che ti ci vorrà un po' per scrivere la terza e ultima puntata..... 😞 Sappi che conterò i giorni!! So già che mi farà rischiare l'infarto più di una volta!!! Spero che ci sarà una sorta di lieto fine, ma ne dubito visto il trailer... 😞 Ormai non mi sembra più di leggere una storia, ma di vedere un film o una serie TV. Non possiamo licenziare Moffat e Gatiss ed assumere te? A presto, spero!! Un forte abbraccio!!! 😊 |
La cosa più interessante, o meglio una delle cose più interessanti, è il capire come un'altra persona abbia interpretato le immagini dal set in una maniera totalmente diversa dalla mia. La storia che hai delineato è molto credibile, plausibile anche se un po' superficiale in certi tratti, soprattutto in alcuni momenti legati a Culverton Smith che ho trovato solo accennato e non approfondito. Il che è un peccao dato che è una delle menti criminali più affascinanti che Doyl abbia ritratto, e molto più di Moriarty secondo me. Ma ci sta, dato che hai evidentemente scelto di concentrarti molto su John, Mary e Sherlock e sul non normale e non possibile rapporto che hanno. La storia gira tanto attorno a John e mostra quanto sia profondamente indeciso e diviso tra la propria famiglia, verso la quale si sente in dovere, e Sherlock verso cui si sente in debito. Il problema è che John ama entrambi e non sa decidersi. Vorrebbe proteggere tutti ma, come dice Mary, finisce col non aiutare nessuno. Questo è il nodo di tutto, secondo me. John ancora non è in grado di stabilire chi ama quanto, è protettivo verso Mary e la piccola, ovviamente e vuole una vita con loro, il che è naturale e giusto, ma allo stesso tempo è anche geloso di Victor e dilaniato dall'idea di essere stato messo da parte o che Sherlock non abbia più bisogno di lui. Il che è un po' il perno attorno cui ruota il racconto di Doyle da cui trai riferimento. In questo capitolo ci sono però altri fattori in gioco, oltre alle pene d'amore di John Watson... |
Ciao! Dovevo assolutamente lasciare un commento. |
È un capitolo davvero avvicente e devo farti tutti i miei complimenti per come sei riuscita ad amalgamare gli spezzoni del setlock e creare una storia che mostra un Moran degno di questo nome che porta avanti il lavoro di Jim (invece di un tizio svaccato sul divano che preme un pulsante) e soprattutto un clima sovraccarico di tensione attorno a John e Sherlock, col primo che sente la sua vita sempre più sbagliata e il secondo che invece crede che John con Mary e la figlia abbia tutto ciò che gli serve. E non trovo nemmeno così terribili i pensieri di John: penso che anche i migliori genitori del mondo a volte abbiano dei rimpianti riguardo alla vita pre-genitoriale, figuriamoci una coppia come quella di John e Mary che è tenuta insieme solo dalla figlia. |
È una storia meravigliosa , assurda , fantastica ... Oddio è una storia che si merita tutti gli aggettivi positivi che distano! È semplicemente perfetta !! Sei meravigliosa davvero!! |
Appena ho notato che la storia fosse tua mi sono illuminata e mi sono fiondata nella lettura! Come al solito è scritta benissimo, i personaggi sono studiati ed elaborati nel dettaglio, la trama non solo regge, ma è interessante e tutto ciò è ancora più ammirevole perché nata dalle poche foto trapelate. La cosa incredibile del tuo modo di scrivere è che davvero crei coinvolgimento e alla fine del capitolo rimane la scintilla di curiosità che spinge ad aspettare sempre quello successivo: ragazza tu devi farti assumere dal duo Moffat-Gatiss! Non vedo l'ora di sapere come prosegue questa tua "quarta stagione" e spero ci regalerai un po' più di soddisfazioni in ambito johnlock di quanto non ce ne siano nella serie reale! |
Ciao, ho trovato con sommo piacere e anche un po' di sorpresa questa nuova storia. Innanzitutto mi scuso perché sono dal cellulare e so già anticipatamente che sarò breve, ma cercherò comunque di dire tutto quello che va detto (o quantomeno ci proverò)! |
Ciao! Ci sarebbero talmente tante cose da dire che avrei dovuto prendere appunti :) |
Hai messo insieme i vari spunti che hai citato all’inizio con abilità narrativa tale che non hai assolutamente lasciato in evidenza le “cuciture”: il racconto scorre avvincente, scivolando sicuro tra i riferimenti alla serie ed allo Special, i richiami al canone e le potenzialità offerte dalle immagini del Setlock di questi giorni. Non ho provato alcuna stanchezza nel leggere, anzi, mi è dispiaciuto accorgermi di essere arrivata alla fine del capitolo. Anche qui, come nell’altra tua bellissima ff “Per me non è finita”, sono stata coperta dal velo di profonda malinconia ed irreparabile fatalismo che sta appannando lo splendore di Sh. Sh talmente disilluso da chiamare Mary sulla scena del crimine, quasi a voler far comprendere ad un John, sempre più confuso, la strada che ormai deve essere percorsa. Veramente toccante il momento in cui Watson sistema tra le braccia del consulting la piccola Sherley, comunica il nome della piccola ed il riflesso di un’umana commozione illumina lo sguardo ora non più altero e glaciale. Non trovo echi di altre cose scritte precedentemente nel fandom, sicuramente le situazioni narrative possono richiamarne altre, del resto è logico ma, credimi, tu le hai animate di una vita interiore e di una credibilità lodevoli. Tutto è perfettamente IC, anche il John padre, perso nella felicità della sua nuova situazione ma consapevole che qualcosa, per lui, sta diventando ingestibile e minaccia quello che riteneva un equilibrio personale stabile, in cui tutto dev’essere contenuto, persino i suoi momenti con Sh, come se nulla fosse successo. Per ora tralascio il commento sul fatto che tu sappia scrivere. Riporto, invece, delle “perle” da non lasciare cadere e perdere di vista: “…John la osservò cadere, come se il tempo si fosse improvvisamente fermato. Una singola goccia che aveva appena scavato una voragine in mezzo al suo petto…” , “…Complementari come sempre, così agli antipodi da riuscirsi a sfiorare…”, “… Baker Street, con i suoi gradini rumorosi e la sua polvere. Con Sherlock…”. |
Hai proprio creato un episodio in piena regola, con prologo, sigla, divisione in parti per gli stacchi pubblicitari (mancano le pubblicità, ma non si può avere tutto! ), epilogo ed anteprima della puntata seguente. |
Bentornata carissima!! |