Recensioni per
But those are the days that bind us together
di sere221

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/11/16, ore 15:18

Ciao! Questa è la prima tua storia che leggo e ... che dire? è perfetta! Assolutamente! L'ho adorata dalla prima parola fino al punto finale. Hai descritto alla perfezione i personaggi. Leggendola mi sembrava di vedere una scena del telefilm, hai reso i caratteri di Lestrade e di Sherlock in modo impeccabile, riconoscibilissimo e coinvolgente. Mi hai fatto provare la stanchezza e lo stress di Gregory e la noia seccata di Sherlock. La presenza accennata ma non del tutto rivelata di Mycroft poi è un tocco di classe, il maggiore degli Holmes sta sempre nell'ombra ma inevitabilmente risolve i guai del minore e, a quanto pare, anche quelli del caro ispettore.

Complimenti <3
Mins

Recensore Master
19/06/16, ore 20:37

Salve, non credo che ci conosciamo e infatti ho visitato giusto ora il tuo profilo perché non ricordavo il tuo nick e ho notato che ci sono altre storie su Sherlock che non avevo mai letto. Rimedierò presto! Ma detto questo, la mia sorpresa nell'entrare nella sezione e trovare una storia incentrata interamente su Sherlock e Lestrade, è stata enorme. Non sono cose che capitano tutti i giorni e soprattutto non su di loro in quest'epoca specifica, secoli prima di John. Io adoro le ff con Sherlock e Lestrade in questo periodo, perché si va a parlare di un qualcosa che non vediamo e che non conosciamo per certo, ma che intuiamo dalle parole di Lestrade. Qui delinei una situazione molto credibile, con uno scenario quasi divertente in superfice, ma enormemente drammatico se si va a guardare bene. Strappa un sorriso, vedere Sherlock che s'infiltra nelle scene del crimine, che si stupisce dell'idiozia di Anderson e lo insulta com'è ovvio che accada, che "comprende" Lestrade e il fatto che sia stressato (ovvio, dato che i suoi colleghi son tutti incompetenti). In realtà, se si osserva con più attenzione si notano frasi con un peso diverso e significati messi quasi in sotto traccia, e che hai gettato sapientemente in mezzo a tematiche più leggere, senza farcelo caricare troppo. E allora si realizza che Sherlock va su una scena del crimine, ma lo fa da drogato. Ci si rende conto che c'è qualcuno che vigila su di lui (Mycroft) ma che si tratta di un qualcuno che non corre perché in apprensione, uno che forse è abituato a situazioni del genere ma che ciononostante se ne tiene lontano. Il che lascia intuire che, quella che hai descritto, sia un'ennesima volta. Sherlock è un ragazzo solo. Un genio incompreso che vede ciò che gli altri ignorano, e che desidera con tutto sé stesso agire e fare qualcosa di concreto. L'incontro è stupendo. Il modo in cui li fai interagire, come Sherlock deduce Greg. Come Lestrade è prima serio e quasi verbalmente aggressivo, ma come poi cambia il proprio atteggiamento quando si rende conto che un ragazzino un po' sfacciato non solo ha avuto il fegato di andare sulla scena di un crimine e senza farsi vedere, ma che sa chi è l'assasssino (perché lo ha capito) e riesce a dedurgli la vita praticamente in un secondo. Mi è piaciuto in modo particolare l'interessamento e la curiosità di Greg, che nascono poco a poco e che crescono fino ad arrivare a questo finale, che lascia aperte buone speranze. Perché sappiamo quello che avverrà dopo, e non tutto è felice, ma sappiamo anche che Sherlock ha trovato qualcuno.

Complimenti e grazie per averla condivisa.
Koa