Ciao Sacro, non leggo spesso questo genere perché ne preferisco altri e perché le storie tristi non sono il mio forte! Questa apparentemente non lo è, non più del necessario per un qualsiasi lettore...comunque credo che nessuno sia totalmente prevedibile, ma proprio nessuno. Devi ricrederti su persone con cui hai trascorso otto anni della tua vita quando invece poi riesci a fidarti di persone che conosci da qualche mese o poco meno di un anno. Ma è la vita, funziona un po' così, ti butti, fa paura ma è un'esperienza se va bene allora continui a correre altrimenti ti fermi un attimo, ti disinfetti le ferite e ricominci a camminare e poi di nuovo a correre consapevole del fatto che alla prossima caduta saprai come tornare su più velocemente e con un minor numero di graffi quindi invece di avercela con chi ti ha procurato la ferita io voglio ringraziarlo con tutto il mio cuore.... Sto divagando ora ahahah
Tornando alla storia é molto bella, significativa e toccante, ci si puo lavorare ma è già ad un bel punto.

E personalmente credo che si sappia degli altri molto più di quello che si lascia intendere solo che siamo davvero bravi a non notare i dettagli. A prestissimo
Jas :)
(Recensione modificata il 21/06/2016 - 08:01 pm)