Buon pomeriggio.
In questi giorni sto leggendo proprio il racconto al quale è ispirata questa poesia e... devo dire che leggere questo componimento è stata una bellissima sorpresa, non c'è che dire.
Povera Ranja, certo che per lei è stato un gran trauma scoprire che le persone che l'avevano cresciuta non erano i suoi genitori, e che Burian è il suo promesso sposo...
Bene, bel lavoro anche qui. Credo che tu abbia saputo esprimere al meglio i pensieri della protagonista del racconto del Cuore di Ghiaccio.
Buon proseguimento di giornata e a presto :)

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Ciao Luca.
Questa poesia tratta un argomento molto profondo, ovvero una realtà dove si è succubi di cattiverie e ingiustizie.
I versi sono forti e precisi, anche oggi hai fatto un ottimo lavoro, diventi sempre più bravo!
I versi che ho preferito sono questi:
"alle voci, toglie il suono,
ma il silenzio, nella testa,
è messaggio, la richiesta,
io chi sono?".
Versi perfetti e impeccabili!
-Bigin

PS: esami tutto bene! Voto massimo! Anche in matematica (nella quale io sono negata).

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C'è un grandissimo vortice che cattura trascinando verso il basso. Io l'ho scritto in modo ben più elementare, qua invece tutto acquista un livello esageratamente alto. I termini che usi richiamano alla rottuta fra il prima e il dopo: prima tutto era positivo, Ranja credeva di avere una famiglia ed un ragazzo che sembrava amarla; poi arriva il dopo che equivale al buio più totale. I "cocci che si infrangono", per citare i versi iniziali, rendono alla perfezione il momento in cui tutto svanisce. E nel vortice di questi sentimenti spunta una domanda in modo spontanero: io chi sono? Ranja avrà presto una risposta e i cocci del suo passato pian piano inizieranno a ricollocarsi al loro posto.

Grazie per questo componimento! Come sempre sublime.

A presto!

Cristina

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