Recensioni per
Quake inside.
di PiccolaBlack

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
02/06/09, ore 14:35

Lo scritto non mi dice niente, ma il titolo mi piace pazzamente. Usare "quake" piuttosto che un sinonimo più conosciuto è una scelta bizzarra che attira l'occhio del lettore. E' forte.

Recensore Junior
19/04/09, ore 14:29

Un vuoto che si prende lo spazio dell'anima, lo colma con il suo contentuto, fa male , fa impazzire. Uno scritto molto breve, ma assolutamente pregno di significati;se uno lo legge attentamente, può quasi toccarlo, esperirlo... e ti giuro, fa rabbrividire... perchè è vero. Bravissima

Recensore Veterano
18/04/09, ore 14:17

Bellissima e tremenda poesia, con un verso iniziale che così come posto dà i brividi. C'è autobiografia, attualità e soprattutto una coscienza collettiva, comune, emozionale e solidaristica in quello che scrivi. I drammi non vanno mai dimenticati (e se vissuti in prima persona, non possono proprio essere scordati): devono essere un punto di partenza dal quale ripartire per ritrovare le proprie origini e radici che non posso e non devono mai essere ingioiate dalla terra. Bravissima!!!

Recensore Veterano
17/04/09, ore 18:10

E' un senso doppio quello che scrivi. Una sensazione reale, e una sensazione interiore. Un vuoto di paura, insano e terribile. Sa di solitudine, di inettitudine e debolezza. Il respiro manca, come in te, quando leggo queste parole. Ci vorrebbero comunque infinite pagine per descrivere quella sensazione di niente; oppure il nulla stesso, o un solo respiro impotente. Il silenzio non si può descrivere, è quanlcosa che ci fa sentire inutili e piccoli, ma se c'è silenzio mentre tutto sotto di te crolla, non ti senti nemmeno più umano. La solitudine è un sentimento talmente nostro, eppure talmente fuori dal nostro intrinseco carattere sociale che ci spiazza per la sua naturalezza assurda. Tu sei riuscita a descriverla con parole tue, così vere che le abbiamo provate anche noi sulla pelle. E, credimi Ale, è stata una sensazione agghiacciante e questo (almeno in questo caso) è un vero complimento. Io dedicherei questa emozione a Martina. Deve essere esattamente come si sente adesso, e anche a tutti coloro che hanno sofferto nel perdere qualcuno sotto un terremoto vero, e adesso sono soli. E hai ragione tu, è una follia.

Recensore Junior
17/04/09, ore 17:21

Ok ora sono seriamente senza parole!Mi sono proiettata in ciò che hai descritto in maniera quasi irreale e, giuro, ho ancora i brividi. Non ho potuto fare a meno di sentirmi totalmente impotente, indifesa e inerme. E' terribile dover guardare quello che rimane quando anche dentro di te non c'è più nulla; ed è ancora più terribile doverlo fare con la terra sotto i tuoi piedi che trema, insoddisfatta. Purtroppo quella che racconti non è solo una situazione fisica ma anche mentale e io non posso non piangere pensando a tutto quello che hai scritto, a tutto quello che è accaduto e accade tutt'ora. Ma noi siamo forti e ce la caveremo, ancora. Ti voglio bene piccola, bravissima!