Leggere questo scritto ascoltando la canzone "Under the influence" di Elle King è stato interessante, quasi ipnotico.
Ho ritrovato le mie certezze: il tuo stile lento e ipnotico, le tue virgole prima della congiunzione "e", i punti che spezzano l'atmosfera; ci sei sempre tu, in qualsiasi cosa tu scriva: questo mi fa piacere.
Un primo capitolo deve avere il compito di far interessare il lettore, di spingerlo a proseguire, di fargli bramare qualcos'altro, di fargli venire la voglia di distruggere tutti i surrettizi dell'autrice - perché scrivere un capitolo sintetico e senza giri di parole non è facile e, infatti, io non ne sono capace -, di permettergli di fantasticare, di costruirsi castelli di rame, cosicché possano crollare difficilmente; questo primo capo ha tutto ciò, quindi io non posso che desiderare di poter leggere il resto.
Oh, giusto, la società moralista in cui viviamo e l'interesse che provo nei tuoi confronti mi impone di chiederti come stai; siamo scomparsi entrambi in questi ultimi due mesi, perciò mi chiedevo se stessi bene e se avessi intenzione di continuare "L'equilibrista".
Un abbraccio,
Lorenzo |