Ciao!
Eccomi qui, finalmente, per lo scambio del gioco di Pasqua ^_^
Devo dire che è piuttosto straniante leggere qualcosa di tuo che non riguardi Lady Oscar, ma il tuo stile rimane sempre lo stesso, così fluido e preciso ed illuminante, che è stato un vero piacere leggerti, come al solito.
Ammetto la mia scarsa conoscenza della mitologia Norrena – e quanto ai film di Thor, ne ho visto solo uno, il primo (credo), del quale ho ricordi molto confusi (tranne Natalie Portman che tradisce Anakin Skywalker con Thor, questo mi è rimasto particolarmente impresso XD). Naturalmente, non vivendo in una caverna, conosco la rivalità Thor\Loki – e l'immagine che ormai tutto il mondo ha di questo personaggio controverso, dalle fattezze affilate ed intense di Tom Hiddlestone. In qualsiasi caso, le mie lacune a riguardo non mi hanno certo impedito di godermi appieno la storia, che mi ha colpita molto, soprattutto dal punto di vista umano.
Non nascondo di essere rimasta con parecchio amaro in bocca alla fine: Loki mi ha fatto una tenerezza assurda, costantemente alla ricerca spasmodica non solo di un posto in un mondo al quale sente di non appartenere (e non è che il parentame che si ritrova faccia davvero qualcosa per farlo sentire più accettato), ma anche di una identità che gli sia propria, e non affibbiatagli da qualcun altro – come se dovesse sempre aspettare che siano gli altri a definirlo.
Poi c'è l'amore, naturalmente, l'amore smisurato per questo fratello\non fratello che, sinceramente, non saprei proprio come definire: confuso? Anaffettivo? Emotivamente disturbato? Sentimentalmente incapace? Semplicemente stronzo?
Una cosa è certa, continuare a stargli accanto, continuare a subire le sue bizze e i suoi cambiamenti d'umore e d'atteggiamento non avrebbe fatto altro che gettare Loki in un vortice di autodistruzione: ma per fortuna il nostro (mezzo?) Jotun è forte, e capisce che, per poter crescere, per poter finalmente costruirsi una identità propria, solida ed autonoma (quel "Loki e basta" finale è davvero un colpo al cuore), deve andarsene, e lasciare Thor e Asgard per sempre. Anche per il bene del bambino che porta in grembo, naturalmente.
Come al solito, non posso fare ameno di ritenermi estremamente soddisfatta da questa lettura: l'introspezione psicologica dei personaggi è sempre così azzeccata che sembra di leggere la storia di persone reali, e questa è una dote che in pochi possono vantare, (e io ammetto di invidiare molto questa tua qualità).
Complimenti dunque!
A presto :-)
Con ammirazione,
padme |