Recensioni per
La Tempesta Perfetta
di JulyChan

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
23/05/18, ore 22:51

Terzo classificato con 39 punti... 

La tempesta perfetta di JulyChan 

Fandom Harry Potter 

Grammatica 3/5 
Attinenza al tema 12/15 
IC dei personaggi 8/10 
Gradimento personale 7/10 
Titolo 5/5 

Ammetto di non essere una grande fan della coppia Draco/Daphne, ma nonostante ciò la storia mi è piaciuta. 
Il punteggio di 12 su 15 dell'attinenza al tema deriva dal fatto che, nonostante ci fosse l'angst e tutto (tanto angst  ) non ho visto il punti di rottura come argomento centrale della storia. 
Diciamo che l'argomento principale era soprattutto l'amore ferito e la vendetta. 
Per la grammatica (stessa storia, leggendo ho notato delle imorecisioni che rendevano la storia un po' meno scorrevole, percioò ve le segnalo, con quelli che secondo me sarebbero dei cambiamenti adatti): 

-"Che lui evitasse di degnarla di uno sguardo" --- "Che lui non la degnasse di uno sguardo" oppure "che evitasse di incrociare il suo sguardo" 

-"...l'arrivo delle vacanze natalizie continuandosi a passare sottobanco..." --- "...l'arrivo delle vacanze natalizie passandosi sottobanco..." 

Nuovo recensore
06/11/17, ore 22:43

Recensione premio per il contest "Al modo in cui appassiscono le rose".

La storia è assolutamente incantevole, soprattutto comparandola virtualmente con "Quando il tempo non passava": la caratterizzazione dei personaggi nelle due storie, infatti, risponde ad una ben congegnata architettura, in cui la trasparenza esplicativa è fondante. Nel testo, infatti, le emozioni della sventurata Daphne sono perfettamente tangibili, quasi si distaccano dalla pagina per ottenere rilievo plastico; lo stile utilizzato, inoltre, concorre alla creazione di tale suggestivo effetto.
La scelta di declinare il passato della giovane con Draco mediante la voluta iterazione di "si ricordava ancora" permette, a mio avviso, di rafforzare l'intima ispirazione che scorre continua lungo la fic: leggerla d'un fiato, così, appare una necessità logica, prima che morale.
Il sentimento prevalente che ho colto, ad ogni modo, è un ibrido della frustrazione con la rassegnazione, una miscela che riduce lo spazio vitale di Daphne fino al punto del suicidio. Nell'ultima scena, infatti, è chiaro come le sue azioni siano un disperato simbolo vuoto, un tentativo vano di manifestare il bisogno di una persona indifferente a tale volontà. Il dolore di sapere che a tale persona si legano anche ricordi così positivi, infine, colora ulteriormente di tragicità la storia descritta: un lieto fine, forse, davvero avrebbe stonato. Il tuo merito è stato quello di aver creato una sceneggiatura in cui tutto agisce "per rime obbligate", in un perfetto susseguirsi di vicende profondamente avvinte fra loro, evitando qualsiasi disarticolazione di sorta. Complimenti infiniti!

Recensore Junior
01/10/17, ore 18:47

quarto posto - contest Situazioni xy

Grammatica 9,9/10
Scrivi bene e la tua storia mi è piaciuta moltissimo.

“le lacrime invischiate tra le ciglia” -> lacrime che imperlavano le ciglia, o le lacrime erano incastonate tra le ciglia, bagnavano le ciglia. “Invischiare” si usa quando si rimane coinvolti in situazioni pericolose o con il significato di “catturare con il vischio”, “spalmare di vischio”. -0,10

A parte questo non ci sono errori nel testo, quindi i miei complimenti.

Originalità per Biancarcano 9/10
Partiamo dall’originalità del tema scelto: finalmente leggo una storia sul mondo di Harry Potter dove i protagonisti sono i non protagonisti. Inoltre questa storia inizia con un pizzico d’ironia, follia e con qualche risata su succo di zucca corretto e il Wiskey incendiario. Poi i toni si fanno più cupi e, con l’ausilio della spaziatura che hai lasciato, viaggiamo di scena in scena assaporando ogni fotogramma di questa storia, affezionandoci alla protagonista: nella frase “aveva imparato ad amare tutti i suoi demoni, per lui” percepiamo tutto lo struggimento e l’amore per Draco. l’excursus procede in linea retta, dritto dritto verso la morte: qualsiasi cosa poteva sopportare ma quello che l’avrebbe uccisa era altro “... non la gelosia, non il tormento, non l’ossessione: quelle rimasero lì, ad aleggiare tra i due corpi ormai gelidi, fondendosi con l’aria greve di morte”.

Inoltre questo stile mi ricorda molto una battuta di Ron, quando prima della camera dei segreti dice “non io, non Hermione, ma tu”, (spero di non averla stravolta), rivolgendosi ad Harry. Questa tecnica si chiama pastiche ed è stata utilizzata molto bene.

Pertinenza del titolo 0,5/1
Non ho trovato il titolo vicinissimo a quello che narra la storia, perché alla fine si parla di amore, suicidio, tristezza e gelosia, ma questa gelosia non si traduce mai in vera tempesta. Avrei dato un titolo molto più sottile: il suo amore si riversa in eguale odio che pian piano si insinua, come veleno, e con gli anni fa morire Astoria, completando la sua vendetta. La tempesta secondo me è qualcosa di più repentino e immediato, che scatena una grande bufera e poi si calma.

per un totale di 19,4/21

Recensore Master
01/03/17, ore 10:42

Secondo posto
La tempesta perfetta
di JulyChan










Grammatica: 9.9/10

Whiskey Incendiario → -0.1

Un semplice refuso. Per il resto grammatica e sintassi impeccabili!


Stile: 9/10

Ci sono alcune virgole su cui non sono strettamente d'accordo, ma non farò polemica. Complessivamente la punteggiatura è ottima e serva della narrazione. Il narratore esterno ti permette di attuare un gioco che, personalmente, mi è piaciuto molto e per il quale ho due teorie, una che non esclude l'altra: l'inserimento di un accenno apparentemente estraneo alla vicenda principale ma che contribuisce ad arricchire lo sfondo e l'atmosfera. Gli accenni di alcuni personaggi influiscono nell'aumentare il senso di distacco di Daphne con la realtà circostante: è talmente ossessionata dal suo amore da non rendersi conto di ciò che realmente le accade intorno, ricercando la colpa al di fuori di lei e del suo amato; la sua pazzia peggiora e il suo umore è affine con queste frasi di cornice che chiudono le diverse scene da te presentate. Le donne a cui Draco dona le sue attenzioni sembrano misteriosamente avere "incidenti" che, in un primo momento appaiono da cornice, accrescendo l'isolamento intorno alla mente perversa e fissata di Daphne, ma che in realtà sono la conseguenza diretta di questo "pazzo amore". Il tipo di incidenti e la loro gravità sono direttamente proporzionali al disagio crescente nell'animo della protagonista. Con poche frasi, quindi, rendi perfettamente l'idea della solitudine che attanaglia un pazzo amore incompreso e le conseguenze dell'ostacolarlo, anche se involontariamente.
Un altro espediente che ti è ben riuscito è stato quello di non nominare fin quasi alla fine i protagonisti della vicenda: l'ossessione di Daphne, così, è l'ossessione di una qualsiasi donna che ama di un amore folle e senza freni, cambiando e decadendo verso l'insana ossessione di chi è bisognoso di qualcosa che non possiede del tutto. Molto suggestivo e ben riuscito!
Verso il finale hai adottato un senso ridondante che hai applicato alle frasi. Ti faccio un esempio:

- Aveva accettato ogni compromesso, si era adattata a ogni situazione, aveva ricacciato ogni lacrima indietro, per lui. Aveva acconsentito a una relazione segreta, aveva tollerato ogni silenzio e ogni invettiva, aveva chiuso dentro di sé ogni remora, per lui. Aveva messo a tacere ogni dubbio, aveva imparato a conoscere il rovescio della medaglia, aveva imparato ad amare tutti i suoi demoni, per lui. Aveva iniziato a vivere a sua immagine e somiglianza, ad annullarsi completamente, a svestirsi di ogni dignità e compiacerlo in ogni suo desiderio, per lui.

Una scelta azzardata e un po' rischiosa, perché sembra di leggere sempre con la stessa cadenza, con lo stesso ritmo e il tutto, in un passaggio di questa lunghezza, tende ad appiattire il senso delle frasi, a omologarle. D'altra parte, però, anche questo espediente ha contribuito a esternare il senso di pazzia e di fisima, portando ogni concetto allo stremo, in una cantilena compulsiva e maniacale.
Buono il tono narrativo e il lessico: entrambi sono strettamente collegati. La tua scrittura si legge sempre fluida e scorrevole, invoglia a continuare a leggere e non appesantisce, lasciando che le pagine scorrano e il tempo passi senza che il lettore se ne renda conto. Mi piace! Semplice e leggero, ma non per questo meno suggestivo o ad effetto. Infatti, la semplicità ti aiuta a dipingere nella mente del lettore scene forti, rendendole chiare e nitide, senza dettagli pesanti o lunghe descrizioni.
Ultimo appunto: la cura che metti nell'introspezione, che serve anche a dare il senso interiore dell'atmosfera. Ne parlerò meglio nella caratterizzazione dei personaggi, ma il tuo stile si basa molto su questo ed è un punto a tuo favore, perché a mio avviso è la parte più importante di una storia.


Originalità e trama: 10/10

Riguardo all'attinenza con il bando, questa storia rientra alla perfezione in entrambe le voci, a mio avviso: nella voce "pazza d'amore" e in quella di "pazzie d'amore". Oserei dire che queste categorie sono nate con la tua storia, poiché sei riuscita in maniera sublime a trasferire su carta le dinamiche complesse e un po' assurde di un amore senza senno, privo di un vero affetto o di un sentimento "pulito". Hai ricreato in modo impeccabile il senso negativo di un'ossessione, mostrando la sua evoluzione, da piccolo gesto innocente e quotidiano, in un atto fondamentale che nella mente della protagonista acquista il potere di una molla, un colpo in canna che si prepara a colpire senza ritegno qualunque cosa abbi a tiro, purché non si metta in mezzo tra lei e il suo uomo.
La trama si sbroglia come tanti quadri affissi alla parete: ci mostri una scena, un momento dell'evoluzione di questa pazzia e poi la racchiudi in una cornice, apparentemente di poco conto, irrilevante, quasi fosse un effetto collaterale di questo amore che dev'essere a tutti i costi. Ed è proprio questa sensazione che ho percepito e che mi è piaciuta: i pezzi iniziali sono come quadri, dove un'immagine è piena di angoscia e movimento, e poi c'è la cornice che chiude, dando profondità e senso di maniacale amore.
Non ci sono buchi nella trama, non ho riscontrato incoerenze o assurdità. Ogni azione è fattibile e, se si vuole estrapolarla dal contesto, diventa una realtà forte e, purtroppo, esistente. Mi piace come la pazzia cresce e si evolve, e insieme a lei gli "incidenti"; l'umore va a pari passo con ciò che Draco le offre. Quindi, il matrimonio diventa la tomba, il tradimento di questa pazzia, la quale è giunta a un tale punto da infierire nel modo peggiore e più fatale proprio sulla sorella di Daphne.
La fine è cupa, tetra, ricca di phatos e angst. Un climax ascendente che allo stesso tempo degrada verso l'orrore e la follia, una punizione verso se stessa e l'uomo che le ha strappato involontariamente il cuore con la sua superficialità.


Titolo e impaginazione: 4.5/5

Ho tolto 0.5 per la mancanza del testo giustificato. Ci tengo molto alla pulizia della pagina, motivo per cui ho chiesto di correggere i vostri file e non la storia su efp, cosicché l’html non penalizzasse nessuno. Così, mi ha sorpreso il testo “svolazzante”. Comprendo che è una scelta personale, ma ho fissato dei parametri per i miei contest e ho l'obbligo di rispettarli.
Il titolo è una metafora perfetta della trama, del personaggio e dell'aria greve che si respira in questa storia. La "tempesta" emotiva e delle azioni compiute da Daphne si alza come un vento costante che colpisce in faccia tutti: c'è chi ne viene investito, chi – come Draco – ne è infastidito ma lo ignora (poiché il vento glielo permette); poi infuria come annunciatore di tempesta, in un susseguirsi di alti e bassi, di scelte sbagliate, di gesti fuorvianti, di un gioco che viene giocato da entrambi ma con regole diverse; e alla fine, quando Draco infrange le regole di "Daphne", nonostante ella abbia sottostato sempre alle sue, la tempesta diventa un uragano che spazza via la vita che lui si era costruito e le speranze a cui la follia della protagonista si aggrappa disperatamente per tutto il testo, con un sorriso macabro e nefasto.


Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Anche se ai margini, si possono desumere diversi aspetti di Draco: hai reso il suo personaggio freddo e calcolatore, dedito ai piaceri senza essere cosciente delle conseguenze; indifferente ai sentimenti di Daphne. Egli è la causa del malessere crescente nel petto della protagonista. Non si fa scrupoli a giocare con lei, sprezzante quasi, incurante del male che potrebbe causarle ma comunque consapevole dell'influenza che ha su di lei. Tutto ciò è assolutamente adatto a un personaggio che la Rowling ci mostra non farsi scrupoli a sfruttare amicizie e influenza, che si vanta e prende tutto ciò che vuole con la sua superficialità dettata dal suo sangue e dalla sua posizione. Ma non hai neanche trascurato l'orrore di un uomo che, a dispetto di ciò, tenta comunque di salvarla, la vita dei suoi amici (vedi stanza delle necessità nell'ultimo libro); quindi è perfetta la sua disperazione e angoscia nel vedere morta la moglie e la sorella. Mi chiedo quale sia il motivo che addurresti alla seguente domanda: per quale motivo Draco sceglie Astoria dopo aver avuto questa relazione segreta con la sorella? E Astoria non ne sa nulla?
Anche di lei, anche se ai margini del racconto, se ne ha una visione personale, anche se dal punto di vista della sorella: per certi versi, mi è parsa rigida e distaccata (un po' con il naso in su) come la zia Petunia; elegante, una figura fragile e dritta nella sua perfetta postura. Probabilmente qui ho lavorato un po' troppo di fantasia!
E veniamo al personaggio principale, la perfetta protagonista di questa storia tetra e soffocante: Daphne!
Ella è affettuosamente morbosa, bisognosa di questa perversa relazione. Può scendere a patti con tutto, tranne con le altre. Il suo amore la porta quasi a considerarsi un "angelo custode" sul suo uomo: elimina le altre perché sono il male che cerca di traviarlo, e non riesce ad accettare l'idea che sia lui a causare questo, o almeno è qualcosa che raggiunge solo alla fine. E questa doppia visione della sua storia con Draco le causa scatti polari: c'è quando è amante silenziosa, accetta il suo dover stare con gli altri, il non poter dire di loro come coppia; e poi ci sono momenti in cui il dolore è così grande e distruttivo da dover esplodere anche verso di lui, ma sempre senza attaccarlo, è solo un modo per esternare le sue ferite, quasi a dire: "Guardami, sto sanguinando. Guariscimi!"
La sua "vendetta" finale è un tocco di classe: il suo odio le corrode l'anima e il corpo, la sua mente pensa a mille modi per ferire Draco quanto è stata ferita lei; alla fine, però, resta vincolata al loro segreto. L'omicidio/suicidio si svolge in un luogo chiuso, e ancora una volta si riversa in primis verso l'altra donna. Draco raggiunge quel luogo per primo, è l'unico che può comprendere fino in fondo ciò che è successo. La sofferenza rinchiusa in quella stanza soffoca solo lui, aleggia intorno a lui come veleno e si attacca alla sua pelle: è l'unico modo che ella trova per stare finalmente insieme a lui.


Citazione: 4/4

La citazione rappresenta perfettamente lo sviluppo della trama!
L'amore di Daphne cresce nonostante – oserei dire insieme – all'indifferenza/superficialità di Draco. La purezza di un amore si perde tra i complessi meccanismi di un'ossessione, addentrandosi in un mondo fatto di illusioni solitarie, di distorsioni della realtà, di riconoscimenti in colpevoli innocenti o involontari. Draco diventa ciò che va protetto dalla vicinanza di altre donne, colui che va compreso e non mandato al diavolo; ella cambia e si adegua a regole atte a un gioco di cui lei non è veramente a conoscenza, continuando con il suo bisogno e credendo follemente in qualcosa che non ha nulla a che fare con la verità dei fatti.
Più Draco si allontana, più egli presta attenzioni ad altre donne, e più il suo amore/follia cresce con questo distacco, empiendo la distanza che effettivamente separa le loro emozioni, travisando ogni più piccolo e ovvio segnala. È proprio vero che l'amore annulla la ragione, ma nel suo caso è proprio l'attaccamento morboso verso ciò che, inconsciamente, sa che non le appartiene; e forse anche per questo "elimina" la concorrenza.


Gradimento personale: 4.5/5

L'avrai capito, la tua storia mi è piaciuta. Hai uno stile che rende la lettura un'esperienza piacevole e per niente tediosa e soffocante, un lessico chiaro e nitido che rende altrettanto precise immagini e sensazioni. Giostri molto bene metafore e descrizioni lineari, dando ampio spazio alle emozioni, che è ciò che più mi attira in una storia. La tua Daphne è un personaggio che adoro, anche questo spero sia ovvio, e questa "pazzia d'amore" è stata coinvolgente, appassionante, e vivida. Complimenti!


Punteggio: 51.9/54

Recensore Veterano
15/11/16, ore 23:42

Recensione premio per il contest "Not so Bad, Not so Mad". 2 su 3

Pensavo di buttarmi sotto il piumino ma, vedendo che la storia non era esageratamente lunga, ho pensato di lasciarti comunque la recensione.

La gelosia... che sentimento nobile... XD. Scherzi a parte, dicono che il verde sia il colore della gelosia, dato che parliamo di Serpeverde, è un sentimento che ben si associa alla casa di appartenenza.
Se io vedessi una ragazza flirtare (appurandolo o meno) col ragazzo che mi piace, o peggio, col mio ragazzo, la perdita di capelli è assicurata.
Parli con una che ha avuto DIRETTAMENTE a che fare con due delle tre ex del fidanzato, una delle quali era ancora interessata (tanto che non ha mai perso occasioni di mostrare la cosa...). Quindi "Go, Daphne. Go!".

Tu sei davvero perfida, ragazza mia!
Con il secondo ricordo, mi hai fatta tornare al capodanno del 2010, al primo bacio tra me e il mio moroso... e il successivo rapporto affettuoso che quella sera consumai con la tazza del bagno della mia vecchia compagna delle superiori. Avevamo fatto festa a casa sua, e avevo fatto un pessimo mix di alcolici: l'ultimo della mia vita.
Ah, se te lo stai chiedendo... sì, la nostra storia d'amore è nata quella sera XD, lui si diverte ancora a raccontare di come mi ha, amorevolmente, sorretto la fronte (seguiti da tira e molla vari, ci siamo messi insieme ufficialmente quasi un mese e mezzo dopo).
Non reggo bene l'alcool neanche oggi, ma so fin dove arrivare (poi però mi ricordo del video incriminante di quest'anno, ma almeno non mi son ridotta come la povera Padma).
Rinnovo i miei complimenti per la delicatezza e la sensibilità con cui hai descritto la scena d'amore. Bella, non c'è altro modo in cui descriverla. Delicata come una farfalla, non viene descritto troppo, ma solo il giusto.
Certe cose non son necessarie di spiegazioni, a volte basta lasciare qualche indizio e il resto lo farà il lettore.

Forse sono io che son maliziosa, ma SEMBRA, che il nostro Draco si aspettasse da lei certe reazioni e che, proprio per questo, ci trovasse gusto a farsi beccare in giro con un'altra. Ma ripeto son solo impressioni eh... U_U

Questa storia lascia con l'amaro in bocca... ma questo non significa che sia brutta, anzi *^*.
È scritta divinamente, e, anche se io adoro i lieti fine, questa storia mi è rimasta nel cuore.
All'inizio ho sorriso, poi, pian piano, quel sorriso è scemato, perché la triste realtà mi è arrivata addosso come un sacco da boxe colpito con la massima forza mentre torna al mittente dopo un bel rimbalzo.

Io non oso immaginare come mi sentirei nel vedere l'amore della mia vita sposare un'altra o, peggio ancora, una parente stretta.
Credo che mi sentirei sgretolare in tanti piccoli frammenti, un puzzle impossibile da ricomporre. Forse non sarei avventata come Giulietta, non son tipo da tragedia... ma non credo che mi riprenderei tanto in fretta.
Io ho provato a immaginarmi nella chiesa, mentre vedo lui, l'unico uomo che sento di poter amare nella mia intera esistenza, che si unisce in matrimonio con un'altra... tu hai saputo descrivere bene il patimento che stava vivendo Daphne, tanto da farmi venire la pelle d'oca e gli occhi lucidi.

L'amore è complicato: può dare tanto, ma ti può anche togliere tutto.

Il finale è un qualcosa di epico!

Complimenti, mia cara.
A presto


Shera♥

Recensore Master
19/09/16, ore 17:26

Recensione premio

L'ho divorata. Amo il modo in cui scrivi, penso che riusciresti a tenermi con gli occhi attaccati allo schermo anche se descrivessi le avventure di Dobby alle prese col moccio di Winky. Giuro, hai un modo di raccontare che tocca corde sensibili nella mente, hai uno stile fluido, elegante, ricercato e ricco di colpi di scena. La cosa più sconcertante, schiacciante e VELENOSA di questa OS è quel barlume d'ilarità che suscitano le sedotte e abbandonate, perché poi l'angst subentra con un'intensità prepotente. Il finale colpisce come un pugno ben assestato, in cui ci si riesce a figurare, per analogia, la fine rapida e sofferta di Daphne e Astoria. Questa storia lascia a tormentarsi per minuti interi, una volta finita, perché non è chiaro se Draco abbia usato anche Daphne come tutte le altre, se l'amasse o se amasse Astoria. E tu tronchi tutto con lui che avverte l'odore letale del veleno, mentre vede i due corpi morti, senza darci uno scorcio del suo strazio. Tutto questo rende l'angst della raccolta più forte e paradossalmente più efficace. Sei cattiva, sappilo. Ma adoro quello che hai creato nella sua atroce tristezza. Complimenti a non finire, il testo mi rimarrà impresso a lungo e avrò sicuramente voglia di rileggerlo, come mi è successo con le tu drabble!

Recensore Master
31/08/16, ore 13:09

... wow o.o
L'ho letta con il fiato sospeso e non riesco a smettere di pensarci. Questa è una psycho!Daphne, totalmente corrosa dall'ossessione, incapace di accettare la fine di un amore mai iniziato.
E certo che anche Draco è stronzo!
Bella, davvero bella, mi ha emozionato tutto il tempo e tenuta con il fiato sospeso fino alla fine.

Recensore Junior
29/07/16, ore 13:48

Ciao, storia molto carina, anche se ovviamente triste.
Ho apprezzato molto la coppia inedita. Anche se ad essere sincera quando ho aperto la pagina l'ho fatto soprapensiero e mi aspettavo una coppia Draco - Astoria.
Ovviamente leggendo mi sono resa conto del mio errore e mi sono sentita una "furbona", ma è stato provvidenziale perché il punto di vista di un personaggio di cui sappiamo veramente poco come Daphne Greengrass è sempre ideale da esplorare come autore di fanfiction.
Complimenti per i risultati ai contest
Un saluto
L.

Recensore Veterano
27/07/16, ore 22:02

Grammatica e stile:
Grammaticalmente non ho nulla da eccepire, la storia è stata scritta davvero bene. Hai uno stile fluido, preciso e hai scelto con molta cura le parole adatte per far emergere la protagonista.

Originalità:
Sul fandom ultimamente non vado molto, ma questa storia è molto originale. Innanzitutto Draco non è accoppiato con Hermione, quindi qui è già un punto a tuo favore e poi la storia ha uno sviluppo ben preciso: la gelosia inizia come un venticello e alla fine esplode in tempesta. Il tutto è dovuto oltre che al tuo stile e alla conoscenza dei personaggi, anche all'ottimo uso degli elementi del pacchetto.

Caratterizzazione dei personaggi:
Qui naturalmente la protagonista assoluta è lei: Daphne Greengrass. La ragazza traspare a pieno in tutta la storia. La sua gelosia, la sua ossessione e il suo amore per Draco Malfoy sono descritti benissimo e si sviluppano per tutta la trama in modo perfetto. In sostanza il personaggio è sviluppato in tutta la sua integrità, cioè con i suoi gesti e le conseguenze di tali atti. Nulla è tagliato fuori dalla personalità di questa donna che per amore ha fatto una cosa estrema, cioè arrivare a uccidere la propria sorella.

Rispetto degli obblighi:
Gli elementi sono stati usati perfettamente. L'amore ossessivo e la gelosia la fanno da padrone per tutta la trama della storia, infatti emergo e delineano anche il profilo sentimentale della protagonista. La frase della canzone "Like i can" di Sam Smith usata come sottotitolo riassume a pieno il senso della storia.

Gradimento personale:
Ho apprezzato molto il fatto che per una volta Draco non è in coppia con Hermione e come ti ho già detto prima questo è un punto a tuo favore. Senza offesa, ma io la grifondoro non ce la vedo proprio con lui. Il fatto che la storia abbia un filo ben preciso e che mi abbia coinvolta e trasportata all'interno di questa pioggia divenuta tempesta. La frase della canzone è stata azzeccata in pieno, poiché riassume tutto il contenuto di ciò che hai scritto.

Recensore Junior
14/07/16, ore 20:49

Buonasera! Sono capitata qua perché anche io partecipo al contest “Have you ever been in love?”, di Jadis_. Sono una grande appassionata del fandom di HP, sebbene io abbia scritto un’Originale per questo contest ― dopotutto, da scrittrice, saprai perfino tu che quando l’Ispirazione chiama la penna è debole ! Okay, basta divagare: non sono qua a recensire a caso, ma sono qua per la tua storia, è il caso di dirlo. Essendo una Dramione-shipper sfegatata, non shippo molto la Draco/Astoria, figuriamoci la Draco/Daphne! E continuerò a non riuscire a vederli mai insieme, è più forte di me. Tuttavia, tu (non inquietarti per il grassetto inquietante), con il tuo esperimento One-sided perfettamente ben riuscito, mi hai fatto svalvolare ― e non capita spesso! Questa storia è veramente magnifica: adoro il tuo stile, raffinato quanto diretto, e adoro le sfaccettature Angst che trapelano da ogni angolo di questa fanfiction. Adoro la malsana e folle assuefazione di Daphne per il suo Draco; adoro i vari flash con il racconto delle storie delle “ragazze” di Draco; adoro l’inserimento di quelle citazioni che bum, è azzeccatissimo. Il tuo linguaggio è veramente su misura per la storia e, non so se è un’impressione o meno, mi sembra che tu abbia una naturale predisposizione per l’Angst, o mi sbaglio? Se non è così, provaci, sono certa che brilleresti in quel settore. O forse brilleresti in tutti, non so. Hai davvero prodotto una storia meravigliosa, e credo che tu sia una concorrente pericolosa! XD A parte scherzi, in bocca al lupo per il contest e a presto (di sicuro mi leggerò qualche altra tua storia, stanne certa)! ^^

Nuovo recensore
03/07/16, ore 20:04

Per la barba di Merlino!
Questa storia è bellissima. 
Bellissima davvero. 
Triste, senza diventare patetica, profonda, senza essere pesante. 
La tua scrittura è perfetta, impalpabile come la storia stessa. 
Non posso far altro che farti i miei complimenti!