Ecco qui il giudizio del contest:
Le riletture di tutti i lavori che mi sono arrivati sono state d'obbligo, ma alcuni lavori hanno richiesto una maggiore attenzione, come il tuo.
La prima lettura è stata lineare, sembrava mi trovassi a leggere qualcosa di molto semplice che volesse per lo più evocare una malinconica atmosfera invernale (uno scenario molto bello), ma le ultime frasi mi hanno lasciata spiazzata e confusa, così ho riletto un'altra volta e un'altra volta ancora il tuo racconto ed ho iniziato così a notare i particolari, quei dettagli chiave che conferiscono senso a tutto e non banalizzano un dramma che poteva davvero rendere la storia riciclata e noiosa; a mente fredda non c'è effettivamente qualcosa di particolarmente originale e vivace nelle dinamiche, potrebbe quasi essere un racconto introspettivo, ma è indubbiamente qualcosa di più.
Con un linguaggio maturo (con qualche arcaismo, tipo “le gambe intirizzite” che ho dovuto ricercare sul Treccani tanto è antico e regionale) e sciolto (dopo un primo periodo di cui ero dubbiosa), sensibile, evocativo e capace di incidere sulle emozioni del lettore, crei un'atmosfera intima e ben definita, ma anche caratterizzata da una narrativa apparentemente rilassata dove solo piccole sensazioni toccano come fantasmi la pelle di chi legge, mentre i nervi scoperti di umori “blu” (per essere un po' anglosassoni) creano una scena con suspense volta ad alimentarsi anche se i colori freddi sembrano prevalere, perché sì: la tua scrittura riesce a dipingere questa storia, a creare qualcosa di simile a una natura morta o un semplice paesaggio invernale. E poi un paesaggio senza calore, di intimità gelate, viene acceso da un semaforo che lampeggia, rosso, e da questo elemento narrativo si snoda tutto, l'atmosfera si accende, andando a scontrarsi con violenza – proprio come un'incidente automobilistico – contro la realtà, una realtà che esprimi in quattro periodi asciutti, senza mezzi termini, senza lirismi e senza poi dare ulteriori spiegazioni; potrebbe essere un difetto non spiegare un fatto importante in un testo, ma trattato nel modo giusto – come hai fatto tu – diventa un elemento prezioso, sconvolgente, ma anche di incredibile forza per un testo di apparente serenità che non acquista valore non solo nel contenuto a questo punto, ma anche nello stile.
I personaggi di Tooru e Tobio sono più attori fisici, nonostante si parli dei loro sentimenti non è possibile scavare di più nelle loro storie, ma non la considero in questo caso una mancanza, c'è un concept preciso che la tua storia segue e che rende il tuo tema trattato con originalità e maturità. Potrebbero essere chiunque i protagonisti, ma non è importante perché sono attori/modelli di una rappresentazione ciclica, come un incubo volto a ripetersi come un eco, come la voce di un fantasma a cui non importa più la sua identità, ma solo il suo dramma.
Grammatica, morfologia, sintassi, punteggiatura: 14/15.
Stile: 10/10.
Caratterizzazioni: 8/10.
Originalità: 10/10.
Contenuti: 10/10.
Gradimento personale: 5/5.
Punteggio totale: 57/60. |