Bellissimo.
Davvero bellissimo.
A dire il vero non ricordo se ho già letto o meno questa storia - anche se è possibile, visto che ho avuto anche io quella famosa sensazione di Dejà-vu di cui parlavi - ma in ogni caso, è sempre un piacere rileggere un racconto tanto bello e sentito come questo.
Mi hai davvero emozionata, leggere i pensieri di Shun durante la possessione di Hades è stato così... Beh, sì, emozionante.
E' un'immagine dolorosa e molto forte, ho sempre pensato che la potenza del Cosmo di Shun, assieme al suo coraggio e alla forza del suo animo, fossero davvero insuperabili per riuscire a tenere testa ad un dio del calibro di Hades. E' stato in quel momento, mentre guardavo quel piccolo cavaliere dal cuore tenero lottare contro il signore dell'oscurità, che ho pienamente realizzato quanta forza si celasse dentro al Cosmo di Andromeda... E quanto coraggio, riprendendo le parole di Ikki! E' pazzesco, ma il piccolo Shun - per il quale non è mai stato un problema sacrificarsi per il prossimo - ha DAVVERO scelto di cedere il proprio corpo ad Hades per annientarlo dall'interno, conscio del pericolo che stava correndo e sprezzante di esso, mosso unicamente dal desiderio di salvare la sua dea ed i propri compagni.
Bellissimo anche il modo in cui hai messo in luce il rapporto fra i due fratelli, smascherando l'insicurezza di Ikki, celata per troppo tempo dietro ad una facciata di arroganza e tracotanza: era il più grande, il più forte, e non poteva permettersi di mostrare le proprie debolezze... Eppure, se al piccolo Shun era concesso di poter crollare, di cercare fra le braccia di suo fratello un tenero conforto, Ikki non ha mai avuto nessuno al quale potersi appoggiare; lui doveva essere quello forte, quello saggio e sicuro di sè... E nonostante la sua grande paura, non poteva permettersi di vacillare, neanche per un istante.
Posso solo immaginare il dolore provato nell'istante in cui si è ritrovato di fronte al suo povero fratellino, posseduto da una creatura oscura come Hades, e ancora di più lo sconforto nel realizzare di doverlo persino UCCIDERE, per portare a compimento la propria missione.
Non era semplice riuscire a raccontare un momento così intenso ed emozionante, ma tu ne sei stata ampiamente capace!
Bravissima, tesoro... Un abbraccio <3 |
